È nata il 3 luglio 1944 a Roma dove nel 1963, al Liceo Goffredo Mameli, ha conseguito la maturità classica.
Nello stesso anno si è iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma.
Nel 1965 ha raggiunto il marito a Padova, presso la cui università si è laureata nel 1970 in Lettere e Filosofia con una tesi in Storia dell’architettura (relatore Prof. Lionello Puppi, 110/110 e lode).
Per preparare la tesi, su Palladio in America, ha trascorso gli anni accademici 1967-68 e 1968-69 a Philadelphia, dove ha seguito corsi ed effettuato ricerche alla University of Pennsylvania (e in altre istituzioni culturali americane) sotto la guida del Prof. James O’Gorman, docente di Storia dell’architettura. La tesi di laurea ?tata alla base delle sue prime pubblicazioni. Da allora ha mantenuto rapporti scientifici con istituzioni culturali e colleghi americani, solidificati da regolari soggiorni negli Stati Uniti.
Dopo aver collaborato per due anni (1971-72), con circa 5000 schede, alla catalogazione del patrimonio artistico mobile della Provincia di Padova, su incarico della Soprintendenza alle Gallerie di Venezia (Prof. Francesco Valcanover), ed aver insegnato History of art e svolto la funzione di tutor alla University of Pittsburg, sede di Verona (anno accademico 1972-73), nel 1973 ha iniziato la carriera universitaria a Padova, come incaricato di esercitazioni, titolare di una borsa di studio, contrattista e, dal 1978, ricercatore presso la cattedra di Storia dell’Architettura e dell’urbanistica, titolare Prof. Lionello Puppi. I suoi interessi sono allora passati dalle colonie inglesi d’America al palladianesimo in Europa, e soprattutto al Veneto, alle ville e, quindi, ai loro giardini, un argomento, quest’ultimo, fino ad allora trascurato dalla critica, sul quale Lionello Puppi proprio in quegli anni aveva avviato i primi, pionieristici studi, coinvolgendo collaboratori e studenti.
Nel 1977 la famiglia si è trasferita in Svizzera. Pur continuando a risiedere e lavorare nel Veneto, ha avuto la possibilità di avviare studi e ricerche sul patrimonio artistico e paesaggistico della Confederazione elvetica, e di stabilire rapporti scientifici che durano tuttora.
Nel 1978 ha ottenuto il diploma di specializzazione in Storia dell’arte, indirizzo scientifico, presso l’Università di Padova (tesi: L’Orto Botanico di Padova e il giardino del Rinascimento, 90/90 e lode, base di una sua monografia e di svariate pubblicazioni).
Nel 1989 ha trasferito il posto di ricercatore confermato al Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, dapprima collaborando al corso di Storia dell’architettura di cui era titolare il Prof. Bruno Adorni e quindi tenendo una supplenza di Storia dell’architettura. Da allora si interessa di argomenti legati alla cultura architettonica lombarda.
Vincitrice di un concorso per Professore associato nel 1992, ha tenuto la cattedra di Storia della città e del territorio presso la Facoltà di Beni culturali dell’Università di Udine per un triennio, conservando la supplenza di Storia dell’architettura presso il Politecnico di Milano, dove nel 1995 è stata richiamata, e dove dal 2007 insegna History of modern and contemporary architecture nel corso di laurea specialistica in Architettura per studenti stranieri.
Da oltre trent’anni partecipa attivamente all’attività scientifica nel suo settore, in Italia e all’estero. Si è occupata soprattutto del Palladio, della sua fortuna nel mondo anglosassone, dell’architettura della villa e del giardino in età moderna, con particolare riguardo all’area veneta e alle Isole Borromeo, ma anche delle fonti per lo studio del giardino storico italiano, della sua fortuna critica, e, ultimamente, di problemi legati all’architettura e alla civiltà veneziana tra rinascimento e neoclassicismo.
Dal 1972 collabora con il Centro Internazionale di Studi di Architettura A. Palladio (Vicenza).
Dal 1988 collabora con la Fondazione Benetton Studi Ricerche (Treviso), del cui comitato scientifico è membro dal 2006.
Dal 1989 al 2003 è stata membro del Comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici (Ministero per i Beni culturali), e ha partecipato attivamente all’organizzazione dei convegni annuali organizzati dal Comitato in collaborazione con le Soprintendenze.
Dal 2006 al 2011 è stata membro della giuria del Premio Mazzotti, San Polo di Piave (Treviso).
Dal 2000 collabora alla rassegna Verbania Editoria & Giardini, promossa dal Comune di Verbania con la Regione Piemonte, e dal 2006 è Presidente della giuria del “Premio per una tesi di laurea sul giardino Verbania Editoria & Giardini”.
Dal 1978 collabora con istituzioni culturali svizzere tra cui la Abegg Stiftung di Riggisberg, la Schweizerische Gesellschaft f?artenkultur, ICOMOS CH, l’Associazione per gli scambi economici e culturali tra Italia e Svizzera, Zurigo (del cui Comitato scientifico è membro dal 1996), e l’Archivio del Moderno, Accademia di Architettura, Mendrisio.
Dal 1996 collabora con il Centro di studi per la storia e l’immagine di Roma. Ha curato le sezioni su Venezia e il Veneto in diverse ricerche interuniversitarie coordinate dal Prof. Marcello Fagiolo (fondi prin), pubblicate nella collana “Atlante del barocco”, De Luca, Roma, e presso altri editori italiani e stranieri.
È stata visiting professor al Center for Landscape Studies di Dumbarton Oaks, Washington (1986, 1990 e 2000), al Yale Center for British Art, New Haven (1993), e al CASVA (Center for Advanced Studies in the Visual Arts), National Gallery, Washington (2002), mentre ha dovuto rinunciare, per motivi di famiglia, ad una fellowship presso Huntington Library and Gardens, San Marino, California (1996).
È rappresentante per l’Italia del “Comitato Internazionale ICOMOS/IFLA for cultural landscapes” dal 2001; è membro dell’Ateneo Veneto dal 1985, dell’AIAPP dal 1988, e senior member della Society of Architectural Historians, del cui “Landscape Chapter” ha fatto parte dal 2005 al 2009. Dal 2008 è membro del comitato scientifico del Centro di studi sul Vignola, Roma.
Tra le sue oltre duecento pubblicazioni i volumi: Il palladianesimo in America e l’architettura della villa, Milano, Il Polifilo, 1976; L’Orto Botanico di Padova e il giardino del Rinascimento, Milano, Il Polifilo, 1984; Il giardino veneto tra Sette e Ottocento e le sue fonti, Milano, Il Polifilo, 1988; La villa in Italia. Quattrocento e Cinquecento, Milano, Electa, 1995.
Ha curato i volumi: Il giardino veneto dal tardo medioevo al Novecento, Milano, Electa, 1988; L’arte dei giardini, scritti teorici e pratici dal XIV al XIX secolo, 2 voll., Milano, Il Polifilo, 1999 e 2000; Il giardino delle Esperidi. Gli agrumi nella storia, nell’arte, nella cultura, Firenze, Edifir, 1996 (con Alessandro Tagliolini); Topiaria. Architetture e sculture vegetali nel giardino occidentale dall’antichità a oggi, Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche/Canova, 2004. Si veda inoltre Islands of Delight: Shifting Perceptions of the Borromean Islands, in Baroque Gardens Culture: Emulation, Sublimation, Subversion, a cura di Michel Conan, Washington, Dumbarton Oaks, Trustees for Harvard University, 2005, pp. 245-89, argomento al quale è dedicata una monografia in corso di pubblicazione presso Leo Olschki, Firenze.
Parla e scrive correntemente in inglese e in francese, ha una buona conoscenza del tedesco.Margherita Azzi Visentini
Elenco delle pubblicazioni (escluse recensioni e articoli in giornali) aggiornato al dicembre 2011.Volumi di cui è autrice unica:1 – Il Palladianesimo in America e l’architettura della villa, con prefazione di James F. O’Gorman, Edizioni “Il Polifilo”, Milano 1976, pp. 278, ill. 218.
2 – L’Orto Botanico di Padova e il giardino del Rinascimento, Edizioni “Il Polifilo”, Milano 1984, pp. 290, ill. 89.
3 – Il giardino veneto tra Sette e Ottocento e le sue fonti, Edizioni “Il Polifilo”, Milano 1988, pp. 283, ill. 52.
4 – La villa in Italia. Quattrocento e Cinquecento, con prefazione di Andrá Corboz, pp. 364, ca. 350 ill., Milano, Electa, 1995 (edizione francese: Histoire de la villa en Italie. XVe – XVIe siàcles, Paris, Gallimard-Electa, 1996; edizione tedesca: Die italienische Villa. Bauten des 15. und 16. Jahrhunderts, Deutsche Verlags-Anstalt, Stuttgart 1997).Volumi di cui è curatrice unica:5 – Il giardino veneto. Dal tardo Medioevo al Novecento, a cura di Margherita Azzi Visentini, Edizioni “Electa”, Milano 1988, pp. 359, ill. 448 (M. Azzi Visentini ha scritto le pp. 7, 34-68, 79-81, 90-103, 110-117, 120-122, 126-131, 138-151, 160-168, 179-181, 343-348; edizione tedesca: Die Gärten des Veneto, M?en, E. Diederichs Verlag, 1995).
6 – L’arte dei giardini. Scritti teorici e pratici dal XIV al XX secolo, a cura di M. Azzi Visentini, 2 voll., Milano, Edizioni Il Polifilo, 1999 e 2000, pp. 1250 ca., ill. 120 ca. M. Azzi Visentini ha scritto la premessa (vol. I, pp. XIII-XLVI), i capitoli introduttivi alle singole sezioni (vol. I, pp. 1- 42 e 137- 206; vol. II, pp. 1- 72), e i commenti ai testi.
7 – Topiaria. Architetture e sculture vegetali nel giardino occidentale dall’antichità a oggi, a cura di M. Azzi Visentini, Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche-Canova, 2004, pp. III-XIII, 1-260, ill. 212 (oltre all’Introduzione, è autrice di un saggio: pp. 83-94, si veda qui, n. ).
Saggi, articoli in riviste, “voci” e schede in cataloghi ed enciclopedie, scritti vari:
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VISENTINI AZZI MARGHERITA
Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: ARTI FIGURATIVE, MUSICA E CINEMA
Data elezione: s.c.n.r. 30 maggio 2012, s.c.s. 1 settembre 2024
Professore associato di Storia dell'Architettura nel Politecnico di Milano
Margherita Visentini Azzi** è **Professore associato di Storia dell’Architettura** nel Politecnico di Milano. È **socio corrispondente non residente** dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal **30 maggio 2012** e in soprannumero dall’**1 settembre 2024**. Si è formata all’Università di Padova, dove ha studiato storia dell’architettura, e ha svolto ricerche negli Stati Uniti. La sua vasta attività scientifica verte su **Palladio**, l’architettura di **ville e giardini** in età moderna, con focus sul Veneto e l’Italia. È autrice di **oltre duecento pubblicazioni** e ha ricoperto ruoli in comitati scientifici nazionali e internazionali.