ZAMPIERI SANDRO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: INGEGNERIA
Data elezione: s.c.r. eletto il 15 giugno 2024

Professore ordinario di Automatica nell'Università di Padova

Sandro Zampieri** è **Professore ordinario di Automatica nell’Università di Padova**. È stato eletto **socio corrispondente residente (s.c.r.)** dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il **15 giugno 2024**. La sua ricerca si concentra nei campi dei **Controlli Automatici, Teoria dei Sistemi Dinamici e Teoria dei Codici**. Ha studiato modelli multidimensionali, metodi per codici a correzione d’errore, sistemi multi-agente e controllabilità di reti dinamiche. Autore di numerose pubblicazioni e brevetti, dal 2023 è **Fellow dell’Institute of Electrical and Electronics Engineering (IEEE)**.

Curriculum Vitae di ZAMPIERI SANDRO

Posizione attuale. Professore Ordinario di Automatica, Università di Padova (dal 2002).
Precedenti posizioni e formazione
1988 Laurea in Ingegneria Elettronica presso l’Università of Padova 2002 Dottorato di Ricerca in Ingegneria dei Sistemi presso l’Università di Bologna 1992-1998 Ricercatore di Controlli Automatici, Università of Padova
1998-2002 Professore Associato di Controlli Automatici, Università of Padova 1991-92 e 1993 Visiting Scholar, MIT, USA.
1998 Visiting Professor, University of Groningen, Paesi Bassi
2011 e 2013 Visiting Professor, University of California, Santa Barbara, USA
Comitati editoriali e organizzativi
Associate Editor delle riviste scientifiche: Siam Journal on Control and Optimization (2002-2004); IEEE Transactions on Automatic Control (2012-2014). General chair del 1st IFAC Workshop on Estimation and Control of Networked
Systems (Venezia, 2009), Program chair del 3rd IFAC Workshop on Estimation and Control of Networked Systems
(Santa Barbara, 2012) e Publication chair del 2011 IFAC World Congress (Milano, 2011). È stato membro del Technical Program Committee di numerose altre conferenze internazionali.
Ricerca Scientifica
La sua ricerca si è sviluppata nell’ambito dei Controlli Automatici, della Teoria dei Sistemi Dinamici, della Teoria dei Codici. In particolare, si è occupato di:
Modelli matematici per sistemi multidimensionali. SI tratta di modelli che descrivono dinamiche spazio-temporali in cui il concetto di causalità deve essere indebolito e analizzato con sofisticati metodi matematici.
Metodi di analisi e sintesi di codici a correzione di errore. SI tratta di metodologie che permettono di proteggere l’informazione trasmessa attraverso un canale di comunicazione rumoroso.
Sistemi multi-agente. Si tratta di sistemi dinamici che consistono in molte unità semplici che, interagendo, possono far emergere comportamenti globali complessi, i quali possono essere utilizzati per il controllo di sistemi ingegneristici quali, ad esempio, reti di sensori o reti per la distribuzione dell’energia elettrica.
Controllabilità di reti dinamiche. Sistemi dinamici complessi, come quelli che, ad esempio, possono descrivere il funzionamento del cervello, richiedono nuovi strumenti di analisi. La controllabilità è utile per determinare l’efficienza della comunicazione tra diverse parti di tali sistemi.
Pubblicazioni. Autore di più di 120 articoli pubblicati su riviste o come atti di congressi internazionali. Sul data-base Google Scholar risulta aver ricevuto più di 8.600 citazioni e h-index 37.
Premi e riconoscimenti. Nel 2016 ha ricevuto il IEEE Transaction on Networked Systems Outstanding Paper Award.
Dal 2023 è Fellow dell’Institute of Electrical and Electronics Engineering (IEEE).
Ruoli istituzionali. È stato direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova dal
2014 al 2018
Coordinamento di progetti di ricerca e brevetti
Ha partecipato a vari progetti nazionali ed Europei. In particolare, è stato responsabile dell’unità Padovana dei
progetti Feednetback (2009-2012) e HYCON2 (2010-2014).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.