ZUCCONI GUIDO VITTORIO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: ARTI FIGURATIVE, MUSICA E CINEMA
Data elezione: s.c.r. eletto il 15 giugno 2024

Professore già ordinario di Storia dell'Architettura nell'Università IUAV di Venezia

Guido Zucconi** è **Professore già ordinario di Storia dell’Architettura** all’Università IUAV di Venezia, e insegna anche a Padova. È stato eletto **socio corrispondente residente** dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il **15 giugno 2024**. Nato nel 1950, si è formato al Politecnico di Milano e all’Università di Princeton. Le sue ricerche si concentrano sulla **storia dell’architettura e della città** in Italia tra Otto e Novecento, con particolare attenzione a **Venezia contemporanea**. Ha ricoperto ruoli direttivi in associazioni di storia urbana e all’Ateneo Veneto, ed è autore di numerosi volumi.

Curriculum Vitae di ZUCCONI GUIDO VITTORIO

Nato a Modena nel 1950, Guido Zucconi vive a Venezia dove, fino al 2020, ha insegnato Storia dell’architettura presso l’Università IUAV. Laureato in architettura prima al Politecnico di Milano, poi presso l’Università di Princeton (USA). Tra i fondatori dell’Associazione italiana di storia urbana (AISU), ne è stato presidente dal 2009 al 2013; dal 2014 fino al 2017 ha presieduto l’Ateneo Veneto di Venezia. Già membro del Collegio di Dottorato in Storia delle arti presso l’Università Ca’Foscari di Venezia. E’ stato coordinatore scientifico e membro di programmi di ricerca nazionali e internazionali. Attualmente tiene corsi all’Università di Padova, nell’ambito del programma internazionale “Erasmus Mundus”, coordinato dall’Université Sorbone Panthèon
Tra il 1999 e il 2013, “visiting professor” presso università britanniche (Edimburgo), francesi (EPHE e Sorbona 1 Panthèon), finlandesi (Helsinki), cinesi (Fudan/Shanghai) e cubane (CUJAI/Avana). Ha tenuto conferenze e cicli di lezioni sia in Italia, sia in Francia, Spagna, Svezia, Finlandia, Belgio, Portogallo, Brasile e USA. Nell’ambito della storia dell’architettura e della città, ha concentrato il suo interesse sul caso italiano tra Otto e Novecento, approfondendo il rapporto tra conservazione e urbanistica, tra professione e formazione didattica. Venezia contemporanea ha rappresentato uno dei principali campi di interesse e di ricerca.
Trai volumi pubblicati: La città contesa. Dagli ingegneri sanitari agli urbanisti, 1885-1942, Milano 1989; L’invenzione del passato. Camillo Boito e l’architettura neo-medievale, 1855-1890 , Venezia 1997; Gustavo Giovannoni. Dal capitello alla città, (curatore) Milano 1997; Camillo Boito, un’architettura per l’Italia unita, (curatore, con F. Castellani), Marsilio, Venezia 2000; La città dell’Ottocento, Laterza, Roma-Bari 2001; La grande Venezia. Una metropoli incompiuta tra Otto e Novecento, (curatore) Venezia, 2002; Officina I U A V, 1925-1980. Saggi sulla scuola di architettura di Venezia, (curatore con M. Carraro) Venezia 2011; Il bello e l’utile. Prato della Valle nella Padova di Memmo, Venezia, 2012; Guido Cirilli. Architetto dell’accademia, Venezia 2014 (curatore con G.A.Cassani). Giovanni Bordiga nel risveglio culturale di Venezia tra fine Ottocento e inizio Novecento, (curatore) Venezia, 2014; La città degli igienisti: riforme e utopie sanitarie nell’Italia umbertina, Roma, 2022; Ricostruire Longarone. I piani e le architetture, 1963-1972, (curatore), Milano 2023.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.