PACCHIONI GIANFRANCO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA
Data elezione: s.c.n.r. eletto il 29 marzo 2025

Professore ordinario di Chimica dei materiali nell'Università Milano Bicocca

Gianfranco Pacchioni è Professore Ordinario di Chimica dei Materiali presso l’Università Milano Bicocca, dove ha ricoperto anche il ruolo di Pro Rettore alla ricerca. La sua vasta ricerca si concentra sulla teoria quantistica della materia, con particolare riferimento a materiali inorganici, cluster metallici, nanoparticelle, catalisi e fotocatalisi. Autore di oltre 600 pubblicazioni scientifiche e altrettante conferenze, ha ricevuto numerosi e prestigiosi premi, tra cui le medaglie Nasini, Pisani e Cannizzaro della Società Chimica Italiana. È membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Academia Europea e di altre accademie scientifiche. Ha anche pubblicato diversi volumi di divulgazione scientifica ed è stato eletto s.c.n.r. dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 29 marzo 2025.

Curriculum Vitae di PACCHIONI GIANFRANCO

Gianfranco Pacchioni è Ordinario di chimica dei materiali presso l’Università Milano Bicocca dove ha anche ricoperto il ruolo di Pro Rettore alla ricerca e direttore del Dipartimento di Scienza dei Materiali. Si occupa di teoria quantistica della materia, con particolare riferimento a materiali inorganici e loro superfici, cluster metallici (aggregati di pochi atomi) e nanoparticelle, catalisi e fotocatalisi. È autore di oltre 600 pubblicazioni scientifiche (h index 110) e ha tenuto oltre 600 conferenze a invito a convegni e presso centri di ricerca nazionali e internazionali.
Ha conseguito la laurea in chimica a Milano (1978), il dottorato di ricerca presso la Freie Universität di Berlino (1984), e ha lavorato presso il Centro di Ricerche IBM di Almaden, in California, il Politecnico di Monaco di Baviera, l’Università di Barcellona, l’Università di Paris VI e il Fritz-Haber Institut di Berlino. Per le sue ricerche ha ricevuto le medaglie Nasini (1994), Pisani (2017) e Cannizzaro (2024) della Società Chimica Italiana, il Premio Nazionale Federchimica (1996), l’Humboldt Research Award (2005), la medaglia Pascal della European Academy of Sciences (2016). È membro della Accademia Nazionale dei Lincei, della Academia Europea, della European Academy of Sciences, e dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere.

Ha pubblicato alcuni volumi di divulgazione scientifica: “Idee per diventare scienziato dei materiali: dall’invenzione della carta alle nanotecnologie” (Zanichelli, 2006); “Quanto è piccolo il mondo: sorprese e speranze dalle nanotecnologie” (Zanichelli, 2008); “Scienza, quo vadis? Tra passione intellettuale e mercato” (Il Mulino, 2017) (traduzione inglese Oxford University Press, 2018; traduzione spagnolo Alianza Editorial, 2021); “L’ultimo Sapiens. Viaggio al termine della nostra specie” (Il Mulino, 2019); “W la CO2. Possiamo trasformare il piombo in oro?” (Il Mulino, 2021); “Il nanomondo: dai virus ai transistor” (Dedalo, 2021); “Materiali fantastici e come crearli” (Zanichelli, 2023); “Scienza chiara, scienza oscura” (Il Mulino, 2025).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.