CORSI PIETRO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA
Data elezione: s.s. eletto il 29 marzo 2025

Professore emerito di Storia della Scienza dell'Università di Oxford

Pietro Corsi è Professore emerito di Storia della Scienza all’Università di Oxford, con un Ph.D. dalla stessa università e incarichi precedenti a Harvard e Parigi. Le sue ricerche si sono concentrate sul rapporto scienza-religione nell’Inghilterra primo-Vittoriana, le teorie dell’evoluzione prima di Darwin (in particolare Lamarck) e la storia delle scienze della terra in Italia. Ha ideato e curato importanti mostre scientifiche, come “La fabbrica del pensiero”, e ha ricoperto ruoli chiave nella sezione scientifica di dizionari biografici. Ha anche sviluppato siti web per l’editoria elettronica dedicati a Lamarck e Buffon. È stato eletto s.s. dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 29 marzo 2025.

Curriculum Vitae di CORSI PIETRO

Pietro Corsi é diplomato della Scuola Normale Superiore dì Pisa (1971) e dela Facoltà di Filosofia dell’Università di Pisa. Beneficiario di una Lord Florey Scholarship presso il Queen’s College di Oxford (1973-1977), ha ottenuto un Ph.D. in storia della scienza presso la stessa università (1980). A un anno di ricerche al King’s College di Cambridge (1980-1981) è seguito l’incarico di Assistant Professor di Storia della Scienza presso l’Università di Harvard (1983-1987). Dopo un períod di insegnamento all’Università di Ca.ssino, è stato Professore presso 1’Université Paris 1 (1999-2006), Directeur d’études cumulant presso I’EHESS di Parigi (2000-2018), e Chair Professor of the History of Science dell’Università di Oxford (2006-2016), dove è attualmente Emeritus. Le sue ricerche si sono concentrate sul rapporto scienza-religione nell’Inghilterra primo-Vittoriana, cui ha consacrato una monografia. Science and Religion: Baden Powell and 11w Anglican Debate, Cambridge, Cambridge University Press 1988 (paperback ed. 2008), edizione aggiornata e traduzione in lingua italiana, L’evoluzionismo prima di Darwin. Baden Powell e il dibattito anglicano (1800-1860). Editrice Moreelliana, Brescia, 2014. Ha pubblicato diversi studi sulle teorie dell’evoluzione in Europa prima di Darwin, con particolare attenzione all’opera di Lamarck (The Age ofLamarck, University of California Press, 1988, edizione ampliata in lingua francese, CNRS Editions, Paris 2001). Un terzo filone di ricerca si è concentrato sulle complesse vicende della Carta Geologica del Regno d’Italia e alle scienze della terra nell’Italia pre- e post-unitaria, esaminate nei loro rapport con la comunità scientifica Europea (Fossi& and Reputations. A Scientffic Correspondence (Pisa, Paris, London), Pisa, Pisa University Press, 2008). Ha ideato la mostra “La fabbrica del pensiero. Dall’arte della memoria alle neuroscience” (Firenze, 1989; Cìté des Sciences, Paris, 1990-1991; Museurn Nacional de Historia Natural, Madrid, 1991-1992). di cui ha curato il catalogo, The Enchanted Loom. Chapters in the history of neuroscience, Oxford, Oxford University Press, 1992. E’ stato membro del consiglio scientifico e autore di contributi per le mostre “L’ame au corps”, Grand Pelai% Paris (1994). “Tous les savoirs du monde”, Paris, Bibliothèque Franeois Mitterand (1996-1997) c aLcs Origines du Monde”, Paris. Musée d’Orsay (2022). Dal 1993 al 2004 è stato responsabile della sezione “Science 1600-2000” del Dictionary ofNational Biography inglese (Oxford University Press, 2004, 67 vol.). Ha ricoperto ruolo analogo per il Dizionario Biografico degli Italiani (2013-2020. Istituto dell’Enciclopedia italiana, 100 vol.). Nel campo dell’txlitoría elettronica, ha ideato e infima° i siti http://www.larnarck.cnrs.fr/ e http://www.buffon.cnrs.fr, in corso di trasferimento presso i Silicon Valley Archives, Stanford University.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.