Laureatosi a Padova nel 1931 con una tesi su Giambattista Piazzetta, si indirizzò rapidamente verso il settore operativo della tutela artistica. Nel 1933 ottenne il diploma di perfezionamento a Padova e nel 1935 vinse il posto di ispettore alla Estense di Padova. Nel 1937 approdò alla docenza universitaria e nel 1939 organizzò per la città di Venezia una notevole mostra su Paolo Veronese. La dualità tra operatore culturale e ricercatore pervase anche gli anni successivi della sua carriera: dal 1941 al 1950 fu direttore delle Belle arti del comune di Venezia, mentre contemporaneamente divenne il leader indiscusso della storiografia artistica veneta. Il tutto mediato dall’attività universitaria divisa fra Bologna (1950-55) e Padova (1956-78). Fra le principali mostre da lui curate si ricordano almeno quelle sugli Incisori veneti del 1941, su Bellini del 1949 e sul Manierismo veneto del 1981. Tra la estesa pubblicistica invece sono da menzionare le tre sintesi dedicate al Trecento, Seicento e Settecento sulla pittura veneta. Fondò e diresse le riviste “Arte Veneta” e il “Bollettino” del Centro Andrea Palladio di Vicenza.
Vicesegretario dal 29 novembre 1969-1971, dal 19 dicembre 1971-1973; vicepresidente dal 10 luglio 1973-1975.