ANGRILLI FRANCESCO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: INGEGNERIA
Data elezione: s.c.r. 12 settembre 2000; s.e. 30 aprile 2015; s.e.s. 1 settembre 2017

Professore emerito di Misure meccaniche e termiche dell'Università di Padova

Francesco Angrilli è Professore emerito di Misure meccaniche e termiche all’Università di Padova, dove è stato Professore ordinario dal 1985. La sua attività didattica e di ricerca si è focalizzata su Misure Meccaniche e Termiche, Robotica Spaziale e Ingegneria Aerospaziale. Ha diretto il CISAS “G. Colombo” ed è stato premiato dalla NASA per il suo contributo alla missione Cassini-Huygens. Autore di numerose pubblicazioni, ha ricevuto vari riconoscimenti, incluso l’intitolazione di un asteroide. È membro dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 1999, con progressione da socio corrispondente residente a effettivo in soprannumero.

Curriculum Vitae di ANGRILLI FRANCESCO

– Professore ordinario di Misure Meccaniche e Termiche all’Università di Padova dal 1985;
– Dal 1987 come attività didattica aggiuntiva tiene i corsi di Meccanica e Controllo dei Servomanipolatori e di Robotica Spaziale fino al 2011.
– Docente del corso di robotica per l’ “European Master Degree” alla Technical University di Gdansk, Poland, negli anni 1992 e 1993;
– Tiene il corso di Misure Meccaniche e Termiche, 1a Parte, per il consorzio nazionale di didattica a distanza NETTUNO.
– Istituisce e dirige il Corso di “Perfezionamento in Sistemi Spaziali” trasformato poi in Master in “Astronautica e Scienza da Satellite” fa parte del corpo docente fino ad oggi.
– Direttore del Centro di Studi e Attività Spaziali CISAS “G. Colombo” all’Università di Padova, (da gennaio 1994 a ottobre 2008)
– Coordinatore del Dottorato consortile di Ricerca in misure Meccaniche tra le Universit?i Padova, Brescia ed Ancona (da Ottobre 1991)
– Coordinatore del Dottorato consortile di Ricerca in misure Meccaniche tra le Università di Padova , Ancona, Perugia, Roma “La Sapienza” (dal 1999)
– Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie Spaziali tra i dipartimenti di Astronomia, Geodesia, Ingegneria Meccanica ed Elettronica, Fisica, dell’Università di Padova (1991-96)
– Presidente di Commissioni per borse di studio post-dottorato.
– Membro di numerose commissioni di concorso per i ruoli di Ricercatore, Associato e Ordinario per il raggruppamento I06X ora ING-IND/12
– Presidente del Gruppo Nazionale dei docenti di Misure Meccaniche e Termiche (dal 1998 al 2004).
– Presidente della sezione veneta dell’Associazione Italiana di Aeronautica e di Astronautica AIDAA
– Propone e ottiene l’istituzione e l’attivazione del corso di laurea in ingegneria aerospaziale (2001), che in cinque anni raggiunge il numero di oltre 500 iscritti nell’intero corso di studi.
– È stato relatore di oltre 220 tesi di laurea in Ingegneria e di 28 tesi di dottorato di ricerca.
– È autore di oltre 280 articoli presentati a congressi o pubblicati su riviste nazionali ed internazionali. – Socio dell'”Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti” per Scienze e Tecnologie Astronautiche dal 1999.
– Membro della commissione d’indagine NASA/ASI per l’interruzione della missione TSS1R, che ha concluso i lavori escludendo ogni responsabilità italiana e riconoscendo la completa responsabilit?mericana.
– Consulente d’Ufficio e di Parte per Controversie anche internazionali per il Tribunale di Padova.
– Premio della NASA per la missione a Titano Cassini-Huygens: “For designing developing and successfully implementing the Huygens Atmospheric Structure Instrument experiment aboard the Huygens Titan atmospheric Probe”.
– Dal planetologo M. Fulchignoni gli viene intitolato l’asteroide 18102, 2000 LN34 della fascia principale, quale pioniere della ricerca aerospaziale.
– Dal 2006 appartiene all’ordine dei “Padovani Eccellenti”, e riceve le chiavi della città.
– Il 23 04 2010 viene proclamato Professore Emerito dal Ministro della PI su indicazione unanime della facoltà di ingegneria dell’Università di Padova.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.