ARMELAO LIDIA

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA
Data elezione: s.c.r. eletta il 15 luglio 2021

Professoressa ordinaria di Chimica generale ed inorganica nell'Università di Padova

Lidia Armelao è Professoressa ordinaria di Chimica generale ed inorganica nell’Università di Padova. È stata eletta socia corrispondente residente (s.c.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 15 luglio 2021. Ha ricoperto ruoli di Ricercatore e Dirigente di Ricerca, dirigendo Istituti e Dipartimenti del CNR. La sua ricerca si focalizza sulla Chimica Inorganica e dei Materiali, studiando complessi luminescenti per applicazioni nell’energia e nella termometria. È attiva in ambito internazionale (es. IUPAC) e ha ricevuto diversi riconoscimenti per la sua attività.

Curriculum Vitae di ARMELAO LIDIA

Laurea in Chimica Industriale con lode (1990), Scuola annuale in Ingegneria del Vetro (1991) e Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche (1994) nell’Università di Padova. Post-doc fellow alla Université Pierre et Marie Curie (UPMC) di Parigi (1995) e visiting scientist alla University of Western Ontario (Canada) (2005-2008, 2011). Nel 1996 diventa Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e successivamente Primo Ricercatore (2001) e Dirigente di Ricerca (2007). Dal 2016 è Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica nell’Università di Padova. Ha ricoperto il ruolo di Direttore di Istituto CNR (Istituto di Chimica della Materia Condensata e di Tecnologie per l’Energia, ICMATE, 2014 – 2020) e di Direttore di Dipartimento CNR (Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali, DSCTM, 2020 – 2024). È stata confermata come Direttore del Dipartimento CNR DSCTM per un secondo quadriennio, a partire dal 1 ottobre 2024. È stata membro della Commissione Scientifica della Società Chimica Italiana (SCI) e del Consiglio Scientifico del Consorzio Interuniversitario per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM). È membro del Scientific Board della International Union for Pure and Applied Chemistry (IUPAC), del Tavolo tecnico governativo sulle Materie Prime Critiche, del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ri.MED e del Consiglio Direttivo della Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze Molecolari dell’Università di Padova. Nella IUPAC è Presidente della Divisione di Chimica Inorganica (dal 2022) e rappresentante per l’Italia (dal 2017). Dal 2017 è esperto governativo presso la European Defence Agency (EDA), nella CapTech Materials and Structures. È stata invitata a tenere numerose conferenze a congressi nazionali ed internazionali (es. 49th IUPAC World Chemistry Congress, 2023; Women Economic Forum, 2023; Materiali ed Economia Circolare, Accademia Nazionale dei Lincei, 2023; 44th International Conference on Coordination Chemistry, 2022, 102nd Canadian Chemistry Conference, 2019; 2nd Symposium on Organic and Inorganic Chemistry in Southern Africa, 2018) e svolge attività di divulgazione scientifica (es. RAI Casa Italia: le materie prime critiche, 2024; TG Leonardo: Chimica, un Nobel multidisciplinare, 2023; RAI Scuola Nautilus: la tavola periodica degli elementi, 2019; RAI Scuola Memex: i luoghi della Scienza Padova, 2017).
L’attività di ricerca, documentata da oltre 260 pubblicazioni su riviste internazionali con peer review, si sviluppa principalmente nel settore della Chimica Inorganica e dei Materiali. Tra le attuali attività scientifiche si segnalano quelle collegate allo sviluppo di diverse classi di complessi di ioni lantanoidei dotati di peculiare emissione luminosa. Questi complessi, ancorati su materiali diversi, consentono di realizzare sistemi altamente luminescenti per applicazioni che spaziano dal settore delle energie rinnovabili, con i concentratori solari luminescenti (LSC), sino alla termometria molecolare, che permette di misurare e mappare la temperatura di oggetti, anche molto piccoli, in assenza di contatto attraverso la modulazione del segnale di emissione. Ha ricevuto il Premio internazionale IUPAC Distinguished Women in Chemistry and Chemical Engineering (2023), il Premio Anassilaos Arte, Cultura, Economia e Scienze (2023), il Premio Ugo Croatto (1995) e il Premio EniChem per la tesi di Laurea (1990).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.