ARSLAN ANTONIA

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: LETTERATURE ITALIANA E STRANIERA
Data elezione: s.o. eletta il 23 febbraio 2019

già professoressa di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università degli studi di Padova

Antonia Arslan è scrittrice e saggista italiana di origine armena. È stata per molti anni professoressa di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È socia onoraria dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, eletta il 23 febbraio 2019. La sua attività di ricerca ha incluso la narrativa popolare e le scrittrici italiane dell’Ottocento e Novecento. È nota per la sua opera letteraria legata all’identità e al genocidio armeno, culminata nel bestseller La masseria delle allodole.

Curriculum Vitae di ARSLAN ANTONIA

Scrittrice e saggista italiana di origine armena. Laureata in archeologia classica, è stata per molti anni professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. Ha pubblicato, fra l’altro, un fortunato volume su Dino Buzzati e alcuni saggi fondamentali sulla narrativa popolare e d’appendice (Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla galassia delle scrittrici italiane dopo l’Unità d’Italia (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900). Ha ristampato alcuni dei loro romanzi più importanti e curato molti carteggi dell’epoca. L’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, del quale ha pubblicato le raccolte II canto del pane e Mari di grano, ha rivelato la sua profonda identità armena, dandole voce e sostanza. Dopo aver tradotto e curato un libretto divulgativo sul genocidio (Metz Yeghèrn. Breve storia del genocidio degli armeni, di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni), ha seguito e curato l’edizione italiana di moltissimi libri sull’Armenia, la sua cultura, la tragedia del genocidio vista attraverso le voci dei superstiti. Nel 2004 ha pubblicato il bestseller La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto numerosissimi premi letterari (dal Berto Opera Prima al Fenice-Europa, dal Pen Club allo Stresa al Campiello), è stato tradotto in ventitré lingue e portato sullo schermo nel 2007 dai fratelli Taviani.
Il seguito, La strada di Smirne (Rizzoli) è del 2009. Nel 2010, dopo una drammatica esperienza di malattia e di coma, scrive Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio (Rizzoli). Negli anni successivi, pubblica con Piemme i racconti del Cortile dei girasoli parlanti e del Calendario dell’Avvento. Il libro di Mush, sulla strage degli armeni di quella valle avvenuta nel 1915, esce per Skira nel 2012; Il rumore delle perle di legno (Rizzoli), terzo libro della saga armena, nel 2015; Lettera a una ragazza in Turchia (Rizzoli) nel 2016; e infine La bellezza sia con te (ancora Rizzoli) nel 2018.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.