BAGLIONI DANIELE

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: LETTERATURE ITALIANA E STRANIERA
Data elezione: s.c.r. 15 luglio 2021

Professore ordinario di Linguistica italiana nell'Università Ca' Foscari di Venezia

Daniele Baglioni è Professore ordinario di Linguistica italiana all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nato a Roma nel 1977, ha completato i suoi studi e la sua formazione tra La Sapienza di Roma e diverse sedi in Italia e all’estero. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla linguistica storica italiana, la storia dell’italiano nel Mediterraneo e il contatto tra lingue. Autore di circa 60 contributi e 3 monografie, coordina il Dottorato in Italianistica a Ca’ Foscari. È stato eletto socio corrispondente residente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 15 luglio 2021.

Curriculum Vitae di BAGLIONI DANIELE

Nato a Roma nel 1977, compie gli studi universitari all’Università La Sapienza, dove consegue la laurea in Lettere (2000) e il dottorato in Linguistica storica e storia linguistica italiana (2004). Dopo aver insegnato a contratto alle Università di Cassino (2004-2005), dell’Aquila (2004-2005) e La Sapienza (2005-2006) e aver fruito di diversi finanziamenti per soggiorni di ricerca all’estero (Cipro 2002-2003, Tunisi 2005), è borsista post-doc presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane – SUM di Firenze (2006-2008) e assegnista di ricerca all’Università La Sapienza (2009-2011). Dal 2010 al 2013 è titolare di un progetto triennale del Fondo Nazionale Svizzero (Programma Ambizione), sviluppato presso l’Università di Zurigo. Dal settembre 2011 lavora all’Università Ca’ Foscari di Venezia, prima come ricercatore (2011-2018), poi come professore associato (dal 15 marzo 2018), infine come professore ordinario (dal 15 giugno 2020), tenendo corsi di Storia della lingua italiana, Linguistica italiana e Dialettologia italiana per le lauree triennali e magistrali e seguendo da relatore circa 60 tesi di laurea e da supervisore 5 tesi di dottorato. Dal 2019 è Coordinatore del Dottorato di ricerca in Italianistica di Ca’ Foscari e componente del Presidio di Qualità dello stesso Ateneo.

I suoi interessi di ricerca sono orientati verso:
1. la linguistica storica italiana, in particolare l’etimologia e la fonetica storica dell’italiano e dei dialetti;
2. la storia della lingua italiana fuori d’Italia, specie dei volgari e dell’italiano nel Mediterraneo medievale e moderno (stati crociati, possedimenti veneziani nel Levante, impero ottomano);
3. il contatto tra le lingue romanze e le altre lingue del Mediterraneo, per quel che riguarda sia i prestiti lessicali (l’elemento romanzo nel greco di Cipro e in maltese, gli arabismi e i turcismi in italiano, il lessico della lingua franca), sia la commutazione di codice nella scrittura e le tradizioni allografiche (cioè la resa delle varietà italo-romanze in scrittura greca, ebraica e araba in testi medievali e rinascimentali);
4. la storia della linguistica e della dialettologia italiane e romanze (Cesarotti, Schuchardt);
5. le lingue inventate e le grammatiche immaginarie nella letteratura italiana (Buzzati, Maraini, Wainstein).

È autore di circa 60 contributi scientifici, fra cui 3 monografie. Ha organizzato 2 convegni internazionali e partecipato a circa 40 convegni in Italia e all’estero (di cui la metà su invito). Ha tenuto lezioni e seminari su invito per studenti universitari e dottorandi in Università ed enti di ricerca italiani (Univ. La Sapienza, Univ. per Stranieri di Siena, Univ. Federico II di Napoli, Univ. di Padova, Univ. di Bologna, Univ. di Trento, Biblioteca Passerini-Landi di Piacenza, Univ. Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, Fondazione Besso di Roma, Univ. per Stranieri di Perugia, Accademia della Crusca, Venice International University, Univ. di Pisa) e stranieri (Univ. di Zurigo, Univ. di Losanna, Centro di Dialettologia ed Etnografia di Bellinzona, Univ. Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera). È stato inoltre professore ospite presso le Università di Regensburg (a.a. 2013-2014) e di Zurigo (a.a. 2018-2019), dove ha tenuto corsi sul contatto linguistico per studenti di Bachelor e di Master.
Partecipa al comitato editoriale degli “Studi linguistici italiani” (fascia A per l’area 10) e al comitato scientifico dei “Romanica Olomucensia”. Collabora con il Lessico Etimologico Italiano (dal 2000 al 2016 come redattore, dal 2016 a oggi come revisore delle voci). Dal 2017 coordina presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il corso di aggiornamento di italiano della Fondazione “I Lincei per la scuola” (Polo veneto), rivolto a docenti della scuola secondaria di I grado. In passato, ha collaborato con la Società Dante Alighieri (2004-2009) e RAI Storia (2011-2012).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.