BALLINI PIER LUIGI

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: STORIA E FILOSOFIA
Data elezione: s.c.n.r. 30 giugno 2004; s.e. 27 maggio 2008; s.e.s.1 settembre 2022

Professore ordinario di Storia contemporanea nell'Università di Firenze

Pier Luigi Ballini è Professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Firenze. La sua ricerca si concentra sulla storia italiana dall’Ottocento al secondo dopoguerra, con particolare riferimento a istituzioni politiche e attività parlamentare. Ha insegnato precedentemente nelle Università di Bologna e Firenze ed è autore di diversi volumi e saggi. Collabora con importanti riviste di storia contemporanea e fa parte di direttivi di società storiche. È socio dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e collabora al progetto di riordino e valorizzazione dell’archivio di Luigi Luzzatti.

Curriculum Vitae di BALLINI PIER LUIGI

Ha insegnato nelle Università degli Studi di Bologna e di Firenze; è professore ordinario di Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze Politiche “C.Alfieri” dell’Università di Firenze.
Ha dedicato ricerche, saggi e volumi a periodi diversi della storia italiana dall’Ottocento al II dopogueraa, con particolare riferimento alle istituzioni politiche e alla attività del Parlamento nel Regno d’Italia.
Collabora alle più important riviste di storia contemporanea. Ha diretto “In/Formazione”.
Ha fatto parte del Direttivo della Società italiana per lo studio della storia contemporanea; fa parte attualmente del Direttivo della Società Toscana per la Storia del Risorgimento e di quelli dell’Istituto per la Stora della Resistenza i Toscana e della Società Italiana di Studi Elettorali (SISE)
Fra le sue pubblicazioni: Antologia di documenti e bibliografia, in P. Renouvin, La crisi del secolo XX. I. Dal 1914 al 1929, Vallecchi, Firenze 1974; La Destra mancata. Il “gruppo rudiniano-luzzattiano” fra ministerialismo e opposizione (1901-1908), Le Monnier, Firenze 1984; Le elezioni nella storia d’Italia dall’unità al fascismo, il Mulino, Bologna 1988; La questione elettorale nella storia d’Italia. I. Da Depretis a Giolitti (1876-1892), Camera dei Deputati-Archivio Storico, Roma 2003.
Ha in corso di stampa: Luigi Luzzatti e la conversione della renditadel 1906. Italia e Francia fra ‘800 e ‘900, per l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; L’Italia e l’Europa (1948-1979). Dalla prima legislatura repubblicana alle prime elezioni a suffragio universale per il Parlamento europeo (con A.Varsori), Editore Rubbettino.
Da numerosi anni fa parte della commissione incaricata dalla presidenza dell’Istituto Veneto, e di cui fanno parte i professori Leopoldo Mazzarolli e Paolo Pecorari, di riordinare, inventariare e valorizzare l’archivio delle carte e la biblioteca di Luigi Luzzatti. E’ membro del comitato di redazione della collana “Bibliotevca Luzzattiana. Studi e fonti”, nella quale sono usciti nove volumi.
Ha curato inoltre numerosi volumi e Atti di Convegni ( che ha contribuito a organizzare) fra cui alcuni dell’Istituto Veneto, pubblicati nella collana “Biblioteca Luzzattiana”.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.