BALZANI ROBERTO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: STORIA E FILOSOFIA
Data elezione: s.c.n.r. eletto il 29 marzo 2025

Professore ordinario di Storia contemporanea nell'Università di Bologna

Roberto Balzani è Professore Ordinario di Storia contemporanea all’Università di Bologna, dove dirige il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dal 2024. Ha ricoperto importanti ruoli istituzionali, tra cui Sindaco di Forlì (2009-2014) e Presidente dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (2017-2020). Nel 2024 è stato nominato Presidente del Comitato Direttivo del Museo storico della Liberazione di Roma. È autore di oltre 360 pubblicazioni scientifiche e collabora con diverse riviste e supplementi giornalistici. È stato eletto s.c.n.r. dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 29 marzo 2025.

Curriculum Vitae di BALZANI ROBERTO

Attuale posizione accademica Professore ordinario, SSD HIST-03/A, Storia contemporanea, Settore concorsuale 11/A3, presso l’Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà (DISCI). Formazione e attività Laureato in storia del Risorgimento presso la Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze, borsista presso l’Istituto Universitario Europeo di S. Domenico di Fiesole, Dipartimento di Storia e Civiltà (1986-89), dal 1992 ricercatore di ruolo di Storia contemporanea, Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze, mi sono trasferito all’Università di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia nel 1995 e quindi (1996) alla Facoltà di conservazione dei Beni Culturali (Sede di Ravenna). Professore associato dal 2000, straordinario dal 2005 e ordinario dal 2008, sono stato preside della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali (2008-09). Eletto sindaco di Forlì (2009­14), una volta tornato all’Università sono passato al Dipartimento di Storia Culture Civiltà, a Bologna (2015), che dirigo dal 2024. Fra il 2015 e il 2024 sono stato Presidente del Sistema Museale di Ateneo e dal 2017 referente scientifico dell’Archivio Storico dell’Università. Dal 2022 sono inoltre componente del Collegio di Dottorato in Patrimonio Culturale nell’Ecosistema Digitale dell’Università di Bologna; dal 2024 faccio parte del Senato accademico dell’Alma Mater. Fra le esperienze esterne all’Accademia, oltre a quella di Sindaco, segnalo la partecipazione al Consiglio generale della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì (2001-09 e di nuovo dal 2025) e soprattutto la Presidenza dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (2017-20). Ho inoltre fatto parte, per ANVUR, del gruppo di lavoro “Terza Missione e Impatto Sociale” (TeMI) (ambito patrimonio culturale) nel 2017-18 e ancora, nel 2020­22, quale esperto GEV per la valutazione della qualità della ricerca (VQR) 2015-2019 in ambito Terza Missione (patrimonio culturale). Nel 2024, infine, sono stato nominato dal Ministro della Cultura Presidente del Comitato Direttivo del Museo storico della Liberazione di Roma. Partecipazione a riviste e giornali Sono componente del Comitato direttivo de “Il Risorgimento” (fascia A); del Comitato di direzione di “Rassegna Storica del Risorgimento”; del Comitato di consulenza di “Memoria e Ricerca. Rivista di storia contemporanea” (fascia A); del Comitato di direzione di “Ventunesimo Secolo. Rivista di studi sulle transizioni” (fascia A); del Comitato scientifico di “The International Journal of Museum Studies”. Collaboro a Domenica, supplemento settimanale de “Il Sole 24 Ore”. Sono autore di oltre 360 pubblicazioni scientifiche.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.