BASSI ROBERTO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: SCIENZE BIOLOGICHE
Data elezione: s.c.r. eletto il 15 luglio 2021

Professore ordinario di Fisiologia vegetale nell'Università di Verona

Roberto Bassi è Professore ordinario di Fisiologia vegetale presso l’Università di Verona. È stato eletto socio corrispondente residente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 15 luglio 2021. Le sue ricerche si concentrano sulla fotosintesi, la fotoprotezione e i complessi Light Harvesting Complexes (LHCs), di cui è considerato un pioniere. È membro di diverse accademie nazionali e internazionali prestigiose (come Lincei, Academia Europaea, EMBO). Vanta una notevole produzione scientifica con oltre 290 articoli e ha ricevuto importanti premi, ed è Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn.

Curriculum Vitae di BASSI ROBERTO

Vicenza, 22 febbraio, 1955
Membro dell’Accademia dei Lincei”
Membro dell’ “Academia Europaea”
Membro EMBO

Studi:1977: Laurea in Biologia, Università di Padova.
Storia Accademica: 1983-1991 Ricercatore Universitario, Orto Botanico/Dipartimento di Biologia, Università di Padova.
1992-1993: Professore Associato di Fisiologia Vegetale, Università di Urbino (Pesaro, I).
1993-2002: Professore Associato di Fisiologia Vegetale, Università di Verona (Verona, I).
2002-2005: Professore di “Biochimie et Biologie Moléculaire”, Université de Aix-Marseille (Marseille, F).
Dal 2005-to present: professore ordinario di Fisiologia Vegetale, Università di Verona (Verona, I).
Ambito di Ricerca: Si è sempre interessato di produttività primaria ed in particolare di fotosintesi, fotoprotezione, biogenesi del cloroplasto, fotoprecezione, bioenergia, biocombustibili. E’ stato un pioniere nello studio dei sistemi di raccolta della luce delle piante, muschi e alghe unicellulari (Light Harvesting Complexes , LHC): i complessi sovramolecolari di pigmenti e proteine che sono i primi responsabili dell’assorbimento dei fotoni e determinano l’efficienza del processo fotosintetico. Gli LHC sono le proteine di membrana più abbondanti nella biosfera e legano il 70% della clorofilla, il pigmento che fa della terra un pianeta verde.
Visite e incarichi presso istituzioni estere: Nel periodo tra il 1983 ed il 1990 ha svolto attività di ricerca in diversi laboratori europei; dal 1994 al 1996 ha tenuto il corso di Fotobiologia all’Università di Losanna; è stato Visiting Research Professor alla Chinese Academy of Sciences di Pechino (2012) e all’Università di Berkeley 2017).
Pubblicazioni: E’ autore di 260 articoli su giornali internazionali e 38 capitoli di libri.
Bibliometria: factor H: 92 (https://scholar.google.it/citations?user=-SNf1wMAAAAJ&hl=it); citationi: 23.300.Conferenze e seminari: Ha svolto relazioni su invito a più di 100 congressi internazionali e ha tenuto più di 200 seminari in Università e istituti di ricerca. Fra queste, la “Daniel Arnon lecture” alla Berkeley University (2015), the “Annual Lecture in Plant Biology” at the Chinese Academy of Sciences in Beijing (2012) e la the Diter von Wettstein Memorial Lecture at Kiel nel 2018.
Incarichi Istituzionali e Accademici. 2010-2019: Vice-Presidente dell’ International Society of Photobiology; Dal 2012 è membro del comitato di redazione di “Molecular Plant”; 2019-2020: Direttore della scuola dottorale in Scienze Naturali e Ingegneria dell’Università di Verona; Dal 2012 è presidente del comitato scientifico della stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli (I). E’ stato (2012-2015) membro del comitato scientifico del CREA (Centro per la Ricerca Agronomica) e del Dipartimento di Biotecnologie del CNR (nel 2015).
Premi: 1996-Premio Baccarini-Melandri. 2009: Premio von Humboldt-Helmholtz; 2012: Premio della Chinese Academy of Sciences; 2018: Premio Herlitzka per la Fisiologia.
Pubblicazioni scelte:
-Guardini, Z., M. Bressan, R. Caferri R. Bassi and L. Dall’Osto (2020. Nature Plants, 6(3):303-313.
-Girolomoni, L., Cazzaniga, S., Pinnola, A., Ballottari, M. and Bassi, R. (2019). Proc. Natl. Acad. Sci USA, 116(10):4212-4217.
-Kondo, T., A. Pinnola, John Ogren, R. Bassi and G. Schlau-Cohen (2017) Nature Chemistry 9 (8), 772-778.
-Dall’Osto, L., S. … Zigmantas and R. Bassi (2017). Nature Plants 10;3:17033
-Pinnola A, Cazzaniga S, Alboresi A, Nevo R, Levin-Zaidman S, Reich Z, Bassi R. (2015). The Plant Cell, (11):3213-27
-Schlau-Cohen, Bassi R. & Fleming G. (2012). Nature Chemistry 4(5):389-95.
-Bonente, G., M. Ballottari, T. Truong, T. Morosinotto,T.-K. Ahn, G. Fleming, K. Niyogi and R. Bassi (2011) PLOS Biology 9(1): e1000577
-Alboresi, A., Gerotto, C., Giacometti, G. M. Bassi, R*. and Morosinotto T. (2010). Proc. Natl. Acad. Sci. USA 107 (24) 11128-11133.
-Ahn, T.K., … Niyogi, K.K., Bassi, R., and Fleming, G.R.(2008). Science 320, 794-797.
-de Bianchi S., Dall’Osto L., Tognon G., Morosinotto T. and Bassi R. (2008) The Plant Cell. 20 1012-1028
-Dall’Osto L., Cazzaniga S., North, H., Marion-Poll A., and Bassi R. (2007). The Plant Cell, 19: 1048-1064.
-Dall’Osto,L. Caffarri,S. Bassi, R. (2005). The Plant Cell. 17(4):1217-32.
-Finazzi, G. Johnson G. N., Dall’Osto L., Joliot, P. Wollman F.-A., Bassi R. (2004) Proc. Natl. Acad. Sci. USA, 101(33):12375-80
-Bassi, R., Croce, R., Cugini, D., and Sandonà, D. (1999). Proc. Natl. Acad. Sci USA.96, 10056-10061.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.