BERTOLA FRANCESCO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: FISICA E ASTRONOMIA
Data elezione: s.c.r. 24 ottobre 1984; s.e. 16 ottobre 1996; s.e.s. 1 settembre 2017

Professore emerito di Astrofisica dell'Università di Padova

Francesco Bertola è Professore Emerito di Astrofisica presso l’Università di Padova. È socio effettivo soprannumerario dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 2017, dopo esservi entrato come corrispondente residente nel 1984. Nato nel 1937, si è laureato in Fisica a Padova e ha ricoperto ruoli accademici anche a Lecce e negli Stati Uniti. La sua principale attività di ricerca si è concentrata sullo studio della struttura e dell’evoluzione delle galassie, utilizzando avanzate strutture per l’osservazione. È membro di importanti accademie (come l’Accademia Nazionale dei Lincei) e ha ricevuto diversi premi per la sua attività scientifica e la diffusione della cultura astronomica.

Curriculum Vitae di BERTOLA FRANCESCO

Nato a Piazzola sul Brenta (PD) il 20 maggio 1937. Laureatosi in Fisica nel 1960 all’ Università di Padova, ha ricoperto la posizione di Assistente fino al 1972, quando è stato nominato Professore Ordinario di Astronomia all’Università di Lecce. Dal 1974 è Professore Ordinario di Astrofisica all’Università di Padova.
Ha soggiornato a lungo negli Stati Uniti presso la University of Texas ad Austin, il California Institute of Technology e la Columbia University a New York.
Oltre che dell’Istituto Veneto, è membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell”Accademia Galileiana, dell’ Accademia Olimpica e della Academia Europaea.
Socio Onorario della Società Astronomica Italiana.
Presidente della Divisione ‘Galaxies and the Universe’ dell’ Unione Astronomica Internazionale (2003-2006).Premio ‘G. Silva’ per l’Astronomia nel 1972.
Premio Nazionale Presidente della Repubblica nel 1989.
Medaglia d’oro del Premio ‘Primo Rovis’ per la diffusione della cultura scientifica nel 1997. Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica ai benemeriti della scienza e della cultura nel 2007.La sua attività di ricerca, per la quale ha utilizzato le più avanzate strutture per l’osservazione del cielo, dai telescopi del Monte Palomar all’ Hubble Space Telescope, si è svolta in diversi settori dell’Astrofisica, con particolare attenzione allo studio della struttura e dell’evoluzione delle galassie, e ha dato origine a numerose pubblicazioni scientifiche.Da anni inoltre si occupa del rapporto tra scienza astronomica e ambiti culturali diversi, pubblicando volumi quali Imago Mundi e Via Lactea.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.