Creta Veneziana

Documenti d’arte veneto-bizantina nell’isola di Creta

L’Istituto Veneto possiede il principale archivio documentario relativo alla presenza veneziana nel Mediterraneo, e nell’isola di Creta in particolare.

Formato da 1642 lastre fotografiche, impresse da Giuseppe Gerola nella storica “Missione” del 1900-1902, 1000 foto originali, 394 trascrizioni di graffiti e di epigrafi veneto-cretesi su veline e carte assorbenti e oltre 50 calchi in gesso di leoni marciani e stemmi araldici di famiglie veneziane provenienti da Creta, il fondo Giuseppe Gerola testimonia quattro secoli di presenza veneziana nel Levante e rappresenta una documentazione insostituibile per ricostruire la storia dell’architettura e del paesaggio dell’isola di Creta. 

L'archivio fotografico

L’archivio fotografico della missione a Creta è composto da 1642 lastre numerate, delle quali 1000 furono stampate da Gerola stesso e montate su passepartout numerati; alcuni recano un’etichetta che riporta la dicitura della partecipazione alla Mostra storico artistica “Gli italiani all’estero”, svoltasi a Torino nel 1911 in occasione del 50°anniversario dell’Unità d’Italia. Completano l’archivio 1642 negativi e stampe fotografiche realizzati tra il 1986 e il 1988 dal fotografo Italo Candio e numerati secondo le lastre. 

Calchi in gesso

Nel corso della spedizione Giuseppe Gerola inviò all’Istituto Veneto alcune lastre fotografiche relative a monumenti veneziani presenti a Creta “…degni di essere riprodotti in gesso”, presentando un preventivo di spesa e chiedendo, al tempo stesso, l’autorizzazione a far realizzare i calchi da parte dello scultore candiota Giovanni Zografakiis. Si venne così a costituire una collezione di 60 calchi in gesso che riproducono leoni e stemmi veneziani. 

La collezione, esposta presso il Padiglione delle Navi del Museo Storico Navale di Venezia, è stata interamente fotografata.
La galleria fotografica che segue riproduce una selezione di pezzi particolarmente significativi.

Veline e carte assorbenti

Le veline dei graffiti e i calchi su carta assorbente riproducenti epigrafi o bordi di campane sono parte integrante del materiale riportato da Creta, insieme alle fotografie, ai calchi in gesso, alle notazioni, agli appunti grafici e metrici, ai documenti d’archivio. 

Nominati in tutte le relazioni e stimati a qualche migliaio i graffiti, numerati da 1 a 291, sono ancora del tutto inediti. I graffiti riproducono su carta velina tracce e segni sui muri delle chiese o dei monasteri affrescati da sacre icone o cicli iconografici. I calchi su carta assorbente, numerati da 292 a 394, riproducono le epigrafi latine e greche di carattere ufficiale come nomi dei dogi, dei consoli, date di fondazioni di chiese, ponti, palazzi pubblici, case private, acquedotti, fontane, castelli, parti di mura, fortificazioni. 




L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.