DE FELICE FERNANDO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: FISICA E ASTRONOMIA
Data elezione: s.c.r. 27 settembre 2006; s.e. eletto il 15 luglio 2021, s.e.s. 1 settembre 2023

Professore ordinario di Fisica della relatività, Università di Padova

Fernando de Felice è Professore ordinario di Fisica della relatività all’Università di Padova. È socio dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, avendo progredito da corrispondente residente (2006) a effettivo (2021 e 2023). Nato nel 1943 ad Ancona e laureato a Bari, ha studiato e lavorato in prestigiosi centri internazionali come Cambridge (UK), l’Università dell’Alberta (Canada) e Kyoto (Giappone). La sua attività scientifica si focalizza sulla fisica della gravitazione, con significativi contributi alla teoria della relatività generale e dei buchi neri. È autore di circa 150 lavori scientifici su riviste internazionali e di diversi libri, ricevendo premi come il Protti e la Medaglia Volterra.

Curriculum Vitae di DE FELICE FERNANDO

Nato ad Ancona nel 1943. Fernando de Felice si e’ laureato in Fisica a Bari nel 1966 con una tesi su Fenomenologia delle sorgenti radio quasi-stellari e interpretazione teorica mediante la teoria delle stelle supermassive sotto la supervisione del Prof. Niccolò Dallaporta dell’Universita’ di Padova.
Il contenuto della tesi, in gran parte originale, ha consentito la preparazione del primo catalogo radio delle radio sorgenti cosmiche, pubblicato sulle Memorie della Società Astronomica Italiana
( Vol. 37 (1966) pp. 1-25) in collaborazione con il Prof. Cesare Barbieri. L’originalità e la priorità di tale contributo rispetto ai grandi cataloghi delle radio sorgenti apparsi da lì a poco, sono stati riconosciuti in più occasioni da vari specialisti nel campo.
Trasferitosi a Padova presso il Gruppo di Astrofisica Teorica istituito dal Prof. Dallaporta,
è stato da questi indirizzato verso studi di Relatività Generale avendo chiaro il ruolo che tale disciplina avrebbe avuto in Astrofisica e Cosmologia.
Nel gennaio del 1967 si reca a Cambridge in Inghilterra con una borsa di studio della Royal Society nell’ambito del programma di scambio con l’Accademia dei Lincei, per seguire i corsi specialistici della scuola di astrofisica e fisica teorica di quella università e in quella sede e’ rimasto fino a tutto il 1969 acquisendo una notevole preparazione in relatività generale e partecipando con contributi originali allo sviluppo della teoria dei buchi neri. Si deve infatti a de Felice la determinazione dell’energia delle orbite stabili più interne nel campo di buchi neri ruotanti (Il Nuovo Cimento 63B (1968) 351-388) dato questo che è risultato determinante per lo sviluppo dall’astrofisica dei buchi neri e come illustrato per la prima volta da J. Bardeen in un articolo apparso su Nature(226 (1970) 64). Un altro importante contributo di de Felice nel periodo di permanenza a Cambridge è la scoperta del confinamento su orbite circolari stabili di segnali luminosi o neutrini da parte del campo gravitazionale all’interno di stelle relativistiche (Il Nuovo Cimento 63B (1969) 649-660) .
Dal Settembre 1977 al Febbraio 1979 è Professore Associato presso l’Università dell’Alberta ad Edmonton in Canada dove compie studi originali sull’interpretazione fisica della soluzione di Kerr nota per descrivere il campo gravitazionale di un buco nero ruotante.
Nel 1982 si reca in Giappone presso lo Yukava Hall di Kyoto dove lavora per tre mesi con il Professore Humitaka Sato, ben noto per le sue soluzioni delle equazioni di Einstein, e con i membri più giovani del suo gruppo di relatività.
A Padova ha avviato la sua carriera accademica presso la Facoltà di Scienze di questa Università risultando prima vincitore della cattedra di Fisica Matematica presso l’Università di Torino, nella cui sede ha operato dal 1987 al 1993, e poi ha ricoperto per chiamata la cattedra di Relatività presso l’Università di Padova, posizione che occupa tutt’ora.
Nel 1982 gli è stato assegnato il Premo Fondazione Protti dall’Istituto Veneto di Lettere, Scienze e Arti per la Fisica.
Nel Febbraio 2005 riceve la medaglia Volterra dell’Accademia dei Lincei.
La sua attività scientifica, molto articolata ma sempre centrata nel settore della fisica della gravitazione, ha visto de Felice in stretto contatto con istituzioni internazionali come l’Università di Oxford in Inghilterra, il Center for Relatività di Austin in Texas, l’Università Cattolica di Rio de Janeiro e le già menzionate Universita’ di Edmonton in Canada e lo Yukawa Hall di Kyoto.
La sua produzione scientifica è testimoniata da circa 150 lavori pubblicati su riviste internazionali che gli hanno valso una considerevole rinomanza internazionale.
Fernando de Felice è membro permanente del Walfson College di Cambridge in Inghilterra, della Cambridge Society, della International Astronomical Union, della International Society of General Relativity and Gravitation. Egli è inoltre associato all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
La sua attività didattica è stata ugualmente intensa e testimoniata dalla pubblicazione di tre libri specialistici
Istituzioni di Relatività Generale – Cleup Padova (1975) (pp.254)
Relativity on Curved Manifolds (con C.J.S. Clarke ) – Cambridge University Press (1990) (pp 490)
Esercizi e Applicazioni di Relatività Generale (con G. Preti) – Bollati-Boringhieri Torino
e di due libri di carattere più divulgativo
Gli incerti confini del cosmo – Bruno Mondatori (Torino) (2000) (pp.256)
L’intreccio spazio-temporale – Bollati Boringhieri (Torino) (2006) (pp. 197)
Entrambi questi due libri hanno riscosso un ampio consenso da parte di un pubblico anche di estrazione non scientifica e da parte della critica letteraria.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.