DI FONZO TOMMASO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE ECONOMICO-STATISTICHE E SOCIALI
Data elezione: s.c. r. 26 maggio 2016

Professore ordinario di Statistica economica, Università di Padova

Tommaso Di Fonzo è Professore ordinario di Statistica economica all’Università di Padova dal 2010 e Direttore del Dipartimento di Scienze Statistiche dal 2015. È stato eletto socio corrispondente residente (s.c.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 26 maggio 2016. Nato a Bari nel 1958, si è laureato e ha conseguito il dottorato a Padova, ricoprendo poi vari ruoli accademici e direttivi, inclusa la Direzione della Scuola superiore di statistica dell’Istat. Le sue ricerche principali riguardano la disaggregazione temporale/spaziale di serie economiche, stime rapide e valutazione di tempestività/accuratezza dei dati congiunturali. È autore o coautore di circa sessanta articoli scientifici e ha partecipato a numerosi progetti di ricerca e commissioni di studio nazionali e internazionali.

Curriculum Vitae di DI FONZO TOMMASO

Nato a Bari nel 1958, dall’ottobre 2010 è professore di Statistica economica presso il Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova.
Laureato in Scienze Statistiche ed Economiche nell’Università di Padova (1981) e Dottore di ricerca in Statistica (1987), è stato ricercatore di Statistica nell’Università di Padova (1989-92) e professore associato di Statistica economica (1992-2000) nell’ordine nelle Università di Brescia, Venezia Ca’ Foscari e Padova.
È stato Visiting Professor presso l’Oecd, Statistics Directorate (aprile-luglio 2005) e presso il Banco Central de Chile, Division Estudios (luglio 2008).
È stato Direttore centrale della Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche dell’Istat (ottobre 2011-settembre 2014).
I suoi principali interessi di ricerca riguardano: disaggregazione temporale e spaziale di serie economiche; stime rapide di aggregati economici e valutazione di tempestività ed accuratezza di dati congiunturali; stima di funzioni di comportamento economico in condizioni non standard. In precedenza ha lavorato a lungo su altri due temi: qualità di fonti statistiche. in particolare su occupazione, retribuzioni e costo del lavoro; stime provvisorie e revisioni di aggregati e indici economici.
?autore o coautore di circa sessanta articoli scientifici, pubblicati, tra l’altro, in Economia & Lavoro, European Journal of Business Cycle Measurement and Analysis, Journal of Economic and Social Measurement,Journal of the Royal Statistical Society – Series C, Rivista Internazionale di Scienze Economiche e Commerciali, Statistica, Statistical Methods & Applications, The Review of Economics & Statistics.
Ha pubblicato il volume La stima indiretta di serie economiche trimestrali, Padova, 1987. Ha contribuito alla redazione dell’Handbook on Quarterly Accounts di Eurostat, Luxembourg, 1999, in particolare scrivendone due appendici metodologiche (Ch. 6 – Annex, Ch. 11 – Annex A).
È Direttore del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova, ottobre 2015- .
È stato Preside della Facoltà di Scienze Statistiche (2005-08).
Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali finanziati dal Cnr, dal Miur e dall’Istat. È stato responsabile scientifico dell’Unità di ricerca di Padova nel programma di ricerca cofinanziato dal Miur “Una base dati on-line di statistiche storiche italiane (1861-2001)”, coordinatore scientifico nazionale il prof. Giovanni Toniolo, 2004-2007.
È membro di varie societ?cientifiche, fra le quali la Societ?taliana di Statistica (della quale è stato componente del Consiglio direttivo, 2010-14), l’American Statistical Association e l’International Input-Output Association.
Ha fatto parte di varie commissioni di studio e gruppi di lavoro in tema di statistiche economiche e sociali, a livello nazionale e internazionale. Tra gli impegni più significativi, che sovente hanno comportato responsabilit?i coordinamento, figurano:
Steering Group on Human Resources Management and Training dell’Unece (United Nations European Commission for Europe), Chair, aprile 2013-giugno 2014.
Commissione di studio avente il compito di orientare le scelte dell’Istat sul tema dei Big Data, componente, 2013.
Comitato permanente Istat per l’innovazione e la ricerca metodologica e applicata, componente, 2011.
Commissione di studio Istat sul trattamento dei dati ai fini dell’analisi congiunturale, presidente, 2003-2005.
Tre Task Force finalizzate alla redazione dell’Handbook on Quarterly Accounts, esperto per conto di Eurostat, 1998-2000.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.