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PREMIO GLASS IN VENICE 2022 – Decima edizione

Cerimonia di conferimento dei premi PREMIO GLASS IN VENICE promosso dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e dalla Fondazione
conferenze

24 Settembre 2022 @ 17:30 - 21:30

Nell’ambito della
THE ITALIAN GLASS WEEK

Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Palazzo Franchetti

Cerimonia di conferimento dei premi
PREMIO GLASS IN VENICE
promosso dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia per valorizzare l’arte vetraria a livello internazionale, è giunto alla decima edizione il Premio Glass in Venice.
Seguirà la cerimonia di assegnazione e consegna del Premio Fondazione di Venezia per Il Vetro Artistico e della terza edizione dell’Autonoma Residency Prize destinato ad artisti e designer under 35.

Interverranno:
Giovanna Palandri, Cancelliere dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Jean Blanchaert, Gallerista, curatore e critico d’arte (moderatore)
Chiara Squarcina, Responsabile Area Attività Museali, Fondazione Musei Civici di Venezia
Rosa Barovier Mentasti, Storica del Vetro, Membro della Giuria del Premio Glass in Venice e Presidente del Comitato Scientifico della Settimana veneziana di The Italian Glass Weeks
Paola Marini, Consigliere Generale della Fondazione di Venezia e membro della Giuria del Premio Fondazione di Venezia
Marcantonio Brandolini d’Adda, Direttore Creativo di LagunaB, Presidente della Giuria del Premio Autonoma Residency Prize e membro del Comitato scientifico della Settimana veneziana di The Italian Glass Weeks

Diretta streaming sui canali Youtube dell’Istituto Veneto e di The Italian Glass Week.

Il premio verrà assegnato quest’anno all’artista  concettuale Marcela Cernadas,
al maestro vetraio Michele Burato e all’Azienda Carlo Donà di Roberto Donà

Motivazioni per l’assegnazione del premio
Marcela Cernadas, argentina, residente per scelta in Europa, esprime la propria poetica artistica attraverso diversi media: la fotografia, il video, l’installazione, la performance e il vetro che l’artista elabora con il supporto tecnico dei maestri vetrai nelle fornaci di Murano. Cogliendo le peculiarità della materia con grande sensibilità, da alcuni anni, fa del vetro il protagonista di alcune sue installazioni site-specific, emozionalmente coinvolgenti, inserendole all’interno di contesti storico-artistici, religiosi e naturali.

Michele Burato, veneziano, ha cominciato ad interessarsi al vetro e ad amarlo negli anni ottanta del novecento, come collezionista ed antiquario. Verso la fine di quel decennio ha cominciato a creare sue composizioni in vetrofusione, creando gioielli e, in seguito, lastre, utilizzando elementi di vetro muranese e poi di vetro americano, valorizzandone i colori accesi differenti da quelli lagunari. Da vent’anni circa realizza, in collaborazione con i migliori maestri di Murano, soffiati dalle forme essenziali le cui pareti sono ravvivate da “pennellate” vitree astratte di straordinario impatto.

L’Azienda Carlo Donà  di Murano gestita da Roberto Donà, del cui nonno conserva la denominazione, si è sempre distinta per l’alta qualità degli strumenti metallici utilizzati nell’isola per la lavorazione del vetro. La tradizionale specializzazione dei Donà in questa particolarissima produzione risale al XIX secolo. Non vi è probabilmente strumento, adatto alla lavorazione artistica in fornace ed a lume, che sia assente nella gamma di prodotti realizzati da Roberto Donà, il quale è apprezzato dai vetrai di Murano e di tutto il mondo per l’accurata esecuzione artigianale di tutto ciò che è indispensabile alla manualità dei maestri.

Video registrazione dell’iniziativa

ESPOSIZIONE
Opere di Marcela Cernadas, Michele Burato e dell’Azienda Carlo Donà di Roberto Donà rimarranno esposte nell’atrio di Palazzo Loredan, sede dell’Istituto Veneto, dal 17 settembre al 25 settembre 2022.

Orari:
 Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
ingresso libero, con accessi regolati secondo la normativa vigente.

Marcela Cernadas

Marcela Cernadas nata il 31 dicembre 1967 nella città di Campana in Argentina, attualmente vive e lavora tra Spagna e Italia. Il suo lavoro che comprende fotografia, video, installazione, pittura, scultura, poesia e performance comporta la possibilità di confrontarsi con l’ineffabile in ogni occasione e presenta l’arte e la vita come una esistenza indivisible in continuo movimento.
Le sue opere sono il frutto di un lavoro di cura e pazienza dove il gesto lento e misurato diventa pratica artistica, dove il tempo si dirada attraverso un’accezione metafisica.
Tra le istituzioni più importanti nelle quali ha esposto si ricordano il Centre Pompidou; il Museo Reina Sofía; il Matadero di Madrid; la Fondazione Joan Miró di Barcellona; il Frauenmuseum ( Museo delle Donne) di Bonn; il Galata Museo del Mare di Genova; il MACRO di Roma e la La Biennale di Venezia.

Michele Burato

Verso la fine degli anni ottanta, Michele Burato sedotto dalla bellezza di sezioni di vecchie canne a murrine ne da nuova vita fondendole a caldo con una tecnica antica in piastre policrome dalla insolita trama.
Dopo un periodo di sperimentazione quasi alchimistica, Burato inizia a creare piastre di vetro fondendo non più sezioni di canne a murrine ma fasce di fili, polveri finissime, e lacerti di vetro coloratissimo, così da ottenere composizioni astratte di eccezionale cromatismo e vitalità. Alcune piastre rimangono tali, simili a dipinti su tela ma con una superficie lucente e cristallina dovuta all’azione delle altissime temperature del forno sul vetro.
Altre piastre escono dallo studio di Michele Burato per essere riscaldate nuovamente, raccolte con la canna da soffio e modellate in fornace in forme tridimensionali. In questa fase è il maestro vetraio a farsi interprete della volontà dell’artista in un lavoro in simbiosi. I lavori finali sono vasi e sculture con colori pastosi. Rievocano pennellate, colate di pigmenti che sembrano opere di action painting, nate da una gestualità impulsiva, da un lavoro febbrile e immediato dell’artista che proietta se stesso nell’opera.
Michele Burato ha partecipato 

Azienda Carlo Donà di Roberto Donà


Roberto Donà è un artigiano, titolare dell’azienda Carlo Donà sita a Murano dal 1923, ma con origini antecedenti. Carlo (nonno di Roberto) e suo fratello Angelo, figli di un fabbro dell’isola, erano infatti stati in società insieme prima che Carlo fondasse la sua propria azienda. A Roberto piace soffermarsi su queste informazioni perché è molto orgoglioso della tradizione famigliare, di ciò che hanno fatto il nonno e il padre, ma naturalmente anche del proprio lavoro. Il knowhow acquisito dai suoi famigliari nella lunga collaborazione con altre aziende muranesi e la sua stessa conoscenza del mondo del vetro internazionale gli hanno fatto guadagnare spazio e credibilità nel mondo del vetro. La produzione attuale riguarda soprattutto gli utensili speciali e personalizzati per la lavorazione del vetro artistico. L’azienda di Roberto Donà si mette a disposizione dei maestri vetrai o degli artisti del vetro di ogni angolo del globo per costruire e realizzare gli attrezzi necessari per la creazione delle loro opere. Borselle, taglianti, pinze di vario genere, canne o puntelli hanno nomi difficili da comprendere per chi non è addetto ai lavori ma sono pura gioia per gli amanti del vetro, tanto da denominare la sua bottega “The Candies shop”. Ultimo della sua discendenza, dopo 43 anni di esperienza personale conduce soddisfatto l’azienda di famiglia al centenario della propria storia, confidando che qualcuno dei suoi bravi assistenti abbia voglia di continuare a dar lustro al nome della Carlo Donà.


Il premio intende essere un riconoscimento di prestigio ad artisti o a maestri del vetro che si siano particolarmente distinti con la loro opera lavorando nel grande solco della tradizione Muranese, oppure, nel mondo, attraverso scuole e tecniche diverse.Con questa iniziativa si intende segnalare come Venezia, grazie a Murano, sia non solo il famoso e nobile centro di una raffinata arte e di una prodigiosa tecnica vetraria, che si perpetua con l’opera di valenti maestri e di artisti, ma sia anche la città alla quale moltissimi grandi maestri di rilievo internazionale guardano con ammirazione e rispetto, anche se le loro opere sono state eseguite con tecniche diverse da quella muranese. Le vicende personali di numerosi artisti di fama internazionale e importanti recenti mostre d’arte contemporanea tenutesi nelle maggiori capitali hanno dimostrato come il mondo dell’arte del vetro, così variegato e diverso nelle molteplici forme e tecniche, consideri Venezia e Murano un riferimento irrinunciabile, vedendo in esse una realtà di grande prestigio con la quale confrontarsi e misurarsi, fino alla sperimentazione delle tecniche più specifiche e proprie della tradizione muranese. Il premio, a cadenza annuale, è frutto della collaborazione fra l’Istituto Veneto e la Fondazione Musei Civici di Venezia.

Giunto alla sua decima edizione, rientra nel Progetto Glass in Venice, promosso dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia.
I precedenti vincitori sono: Pino Signoretto e Bertil Vallien (2012); Andrea Zilio e Toots  Zynsky (2013); Giuliano Ballarin, Joan Crouse e premio alla carriera a Lino Tagliapietra (2014); Davide Fuin, Maria Grazia Rosin e  premio alla carriera a Livio Seguso (2015); Bruno Amadi e Silvia Levenson (2016); Giacomo Barbini, Cristiano Bianchin, Monica Guggisberg & Philip Baldwin (2017); Silvano Rubino e Cesare Toffolo.(2018), Massimo Micheluzzi e Simone Cenedese (2019), Mauro Bonaventura e premio alla carriera a Federica Marangoni (2021)


Edizioni precedenti del Premio Glass in Venice

2021 Nona edizione del Premio Glass in Venice
Premio alla carriera a Fedrica Marangoni e a Mauro Bonaventura

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

Storia e Statuto

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

Le nostre sedi

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

La voce dell’Istituto

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Accademici

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

Organi istituzionali

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

Adunanze dei soci

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Incontri

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

Mostre

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

Premi e Concorsi

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

Formazione

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Visite guidate

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Periodici e Collane

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

Digital Library

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

Acquista un volume

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

La Polifora

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Codice Diplomatico Poliano

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

Archivi

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Patrimonio librario

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Collezioni d’Arte

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.