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Seminario di storia dell’arte veneta

Venise est lagune. Nature, Art et éecologie Venezia è laguna. Natura, Arte ed Ecologia
seminari

26 Giugno 2025 - 2 Luglio 2025

26 juin – 2 juillet 2025
26 giugno – 2 luglio 2025 Venezia

Née de la rencontre des eaux marines et fluviales, la lagune de Venise compose un paysage singulier mouvant, « une étrange tapisserie, un merveilleux tapis persan » (Fellini), à la fois soumis à l’évolution naturelle et désormais à l’anthropocène. Depuis les premiers peuplements, d’Altino à Torcello, les interventions humaines ont, au fil des ans, modelé ce territoire amphibie, organisant l’archipel comme un système fonctionnel d’îles avec ses monastères (S.Francesco al Deserto), vergers (Sant’Erasmo), villages de pêcheurs (Pellestrina), fours, ateliers (Murano, Burano), lazarets, cimetières, et lieux de villégiature balnéaire (Lido) ; elles ont aussi profondément modifié son écosystème avec de grands aménagements hydrauliques, défensifs (Murazzi) ou industriels (Marghera) et cherchent actuellement à le rééquilibrer (Moïse). Le séminaire s’attache à comprendre comment le génie vénitien (ingénieurs et artistes) a cherché, des plus ambitieux ouvrages d’art aux productions populaires, à s’approprier leur espace par la cartographie, à l’aménager (fortifications, demeures de plaisance), à mettre en scène le miracle constructif et cette domination dans la peinture de genre (Carpaccio, Longhi) et la Veduta. De quelles manières les Vénitiens ont-ils célébré leur rapport à l’eau dans des rites civico-sacrés (Épousailles de la mer), ou ont-ils conjuré ses dangers par la création d’ex-votos? Comment ont-ils développé, du verre à la dentelle, des productions artisanales intégrées au commerce international? A côté des visions mythico-poétiques de la lagune (Turner, Signac…), la modernité apporte aussi un questionnement renouvelé sur cet espace insulaire, ses métamorphoses et fragilités. On étudiera comment l’ode aux activités industrieuses, à l’otium se fait, au gré des Biennales, de Uriburu à Bansky, alerte sur les menaces environnementales et humaines, ainsi qu’appel à la résilience créatrice, replaçant l’art dans la nature (art environnemental) et ouvrant la voie à l’artiste activiste.

Nata dall’incontro di acque marine e fluviali, la Laguna di Venezia è un paesaggio singolare mutevole, “uno strano arazzo, un meraviglioso tappeto persiano” (Fellini), soggetto sia all’evoluzione naturale che, ora, all’antropocene. Fin dai primi insediamenti, da Altino a Torcello, gli interventi umani hanno plasmato nel corso degli anni questo territorio anfibio, organizzando l’arcipelago come un sistema funzionale di isole, con monasteri (S. Francesco al Deserto), frutteti (Sant’Erasmo), villaggi di pescatori (Pellestrina), forni e botteghe (Murano, Burano), lazzaretti, cimiteri e edifici balneari (Lido); hanno anche profondamente alterato il suo ecosistema con grandi strutture idrauliche, difensive (Murazzi) o industriali (Marghera), e attualmente stanno cercando di riequilibrarlo (MOSE). Il seminario si propone di capire come l’ingegno veneziano (ingegneri e artisti), dalle opere d’arte più ambiziose alle produzioni popolari, abbia cercato di appropriarsi di quello spazio attraverso la conoscenza dello stesso (cartografia), di sistemarlo (fortificazioni, residenze di piacere), di mettere in scena il miracolo costruttivo e questa dominazione nella pittura di genere (Carpaccio, Longhi) e nella Veduta. In che modo i Veneziani celebravano il loro rapporto con l’acqua in riti civico-sacrali (Sposalizio del Mare) o ne scongiuravano i pericoli creando ex voto? Come si è sviluppata la produzione artigianale, dal vetro al merletto, nell’ambito del commercio internazionale? Accanto alle visioni mitiche e poetiche della Laguna (Turner, Signac…), la modernità ha portato anche nuove domande su questo spazio insulare, sulle sue metamorfosi e sulle sue fragilità. Vedremo come l’ode alle attività industriali e all’otium sia diventata, nel corso delle Biennali, da Uriburu a Bansky, un monito sulle minacce ambientali e umane, ma anche un appello alla resilienza creativa, riportando l’arte nella natura (arte ambientale) e aprendo la strada all’artista attivista. 

Le séminaire intègre conférences de spécialistes internationaux et visites : il combine histoire culturelle, histoire du paysage, du génie civil, histoire des arts, arts populaires, installations et art environnemental, patrimoine immatériel, histoire naturelle, histoire économique et sociale, conservation du patrimoine… Il s’adresse aux étudiants en histoire de l’art et disciplines voisines de second et troisième cycles des institutions françaises et étrangères ainsi qu’aux jeunes professionnels conservateurs. Il se déroule indifféremment en français et en italien. Le droit d’inscription est de 350 euros. Les candidatures devront être soumises en ligne, avant le 13 avril 2025, via le formulaire disponible sur le site:
https://www.ecoledulouvre.fr/fr/formations-etudiantes/international/venir-etudier-lecole-dulouvre

Il seminario comprende conferenze di esperti internazionali e visite : combina storia culturale, storia del paesaggio, dell’ingegneria civile, storia dell’arte, art popolari, installazioni e arte ambientale, patrimonio immateriale, storia naturale, storia economica e sociale, conservazione del patrimonio… È rivolto agli studenti di storia dell’arte e discipline correlate di Laurea e Dottorato degli istituti francesi e stranieri e giovani curatori professionisti. Si svolge in francese e in italiano. La quota d’iscrizione è di 350 euro. Le domande di ammissione e i curricula devono essere inviati on line, entro il 13 aprile 2025, tramite il modulo disponibile sul sito dell’Ecole du Louvre:
https://www.ecoledulouvre.fr/fr/formations-etudiantes/international/venir-etudierlecole-du-louvre

Programmation et organisation. Programma e organizzazione:
École du Louvre/Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Renseignements.Informazioni:
École du Louvre. Palais du Louvre. Porte Jaujard. Place du Carrousel. 75001 Paris
Téléphone : +33(0)1.55.35.18.34. Mél. : seminaire-international@ecoledulouvre.fr
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Palazzo Loredan. Campo Santo Stefano.
2945. I-30124 Venezia
Telefono: +39.041.240.77.11. E-mail: laura.padoan@istitutoveneto.it

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

Storia e Statuto

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

Le nostre sedi

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

La voce dell’Istituto

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Accademici

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

Organi istituzionali

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

Adunanze dei soci

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Incontri

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

Mostre

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

Premi e Concorsi

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

Formazione

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Visite guidate

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Periodici e Collane

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

Digital Library

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

Acquista un volume

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

La Polifora

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Codice Diplomatico Poliano

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

Archivi

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Patrimonio librario

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Collezioni d’Arte

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.