Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

PREMIO GLASS IN VENICE 2016

RIEDEL AWARD - Terza edizione

Logo Glass in Venice, Istituto Veneto, Fondazione Musei civici
Glass in Venice 2016

Lunedì 26 settembre 2016, ore 17.30, Palazzo Franchetti

Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Cerimonia di conferimento dei premi

PREMIO GLASS IN VENICE - Quinta edizione
a Bruno Amadi e Silvia Levenson

RIEDEL AWARD - Terza edizione

Nell'ambito del progetto GLASS IN VENICE, promosso dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia per valorizzare l'arte vetraria a livello internazionale, è giunto alla quinta edizione il Premio Glass in Venice.
Giunto alla terza edizione, il Riedel Award, promosso dall'Istituto Veneto e dall'azienda austriaca Riedel Crystal si rivolge a giovani artisti e designer under 30 a livello internazionale. Il premio è nato grazie all'accordo tra l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Riedel Crystal un'azienda austriaca di centenaria tradizione familiare nella produzione di calici e decanter in cristallo soffiato.

Interverranno
Gherardo Ortalli, presidente dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia
Georg J. Riedel, 10ª generazione Riedel Crystal
Rosa Barovier, storica del vetro
e gli artisti premiati

 

Premio Glass in Venice

La commissione giudicatrice del premio Glass in Venice ha proclamato i vincitori dell'edizione 2016 tra coloro che meglio esprimono l'arte del vetro: a Bruno Amadi poichè si è distinto nei decenni per la straordinaria qualità tecnica nella lavorazione a lume del vetro che sa modellare con eccezionale delicatezza.Con la sua maestria riproduce in vetro organismi del mondo vegetale e animale esaltandone l'originalità e la bellezza delle forme e le suggestive colorazioni; a Silvia Levenson artista argentina da anni impegnata nella produzione di opere in vetro dal forte valore evocativo. Da autodidatta è in grado di piegare autonomamente le tecniche vetrarie a valori espressivi personalmente elaborati nel corso delle sua vita e della sua esperienza d'artista. Sue opere sono esposte nei maggiori musei vetrari di arte contemporanea.


 

Il premio, giunto alla sua quinta edizione, rientra nel Progetto Glass in Venice, promosso dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia. I precedenti vincitori sono: Pino Signoretto e Bertil Vallien (2012); Andrea Zilio e Toots  Zynsky (2013); Giuliano Ballarin e Joan Crous (2014); Davide Fuin e Maria Grazia Rosin (2015).

La Commissione è composta da Rosa Barovier, storica del vetro; Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia; Sandro Franchini, cancelliere emerito dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti; Sandro Pezzoli, collezionista; Chiara Squarcina, responsabile del Museo del Vetro di Murano.

 
 
 

Riedel Award

Vincitore del premio è il giovane designer slovacco Jakub Pollág, il cui progetto Bubbles Tableware, ispirato alle bolle di sapone, "rappresenta un complemento di arredo che ben si inserisce in un progetto originale di interior design, adatto alla produzione industriale di alto livello e all'inserimento nel mercato commerciale", spiega Riedel.Il primo classificato della terza edizione del premio targato Riedel, infatti, riceverà un accordo di royalty per il progetto vincitore che verrà messo in produzione, oltre a una somma pari a 10.000 Euro.   Seconda e terza classificate sono, rispettivamente, l'altoatesina Elisa Bergmann - con la sua opera Bergmann Wasser - e la polacca Anna Wójcik, con la sua opera Piao.
La Commissione è composta da Livia Peraldo Matton (Direttore di Elle Decor Italia), Sandro Franchini (Cancelliere Emerito dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti), Chiara Squarcina (Responsabile del Museo del Vetro di Murano), Stefanie Kubanek (designer tedesca presso KubanekDesign+) e presieduta da Georg J. Riedel, 10^ generazione dell'azienda di famiglia. 

Al premio si è associata la Fondazione Musei Civici di Venezia. Il premio intende essere un riconoscimento di prestigio ad artisti o a maestri del vetro che si siano particolarmente distinti con la loro opera lavorando nel grande solco della tradizione Muranese, oppure, nel mondo, attraverso scuole e tecniche diverse.Con questa iniziativa si intende segnalare come Venezia, grazie a Murano, sia non solo il famoso e nobile centro di una raffinata arte e di una prodigiosa tecnica vetraria, che si perpetua con l'opera di valenti maestri e di artisti, ma sia anche la città alla quale moltissimi grandi maestri di rilievo internazionale guardano con ammirazione e rispetto, anche se le loro opere sono state eseguite con tecniche diverse da quella muranese. Le vicende personali di numerosi artisti di fama internazionale e importanti recenti mostre d'arte contemporanea tenutesi nelle maggiori capitali hanno dimostrato come il mondo dell'arte del vetro, così variegato e diverso nelle molteplici forme e tecniche, consideri Venezia e Murano un riferimento irrinunciabile, vedendo in esse una realtà di grande prestigio con la quale confrontarsi e misurarsi, fino alla sperimentazione delle tecniche più specifiche e proprie della tradizione muranese. Il premio, a cadenza annuale, è parte integrante di Glass in Venice, il progetto frutto della collaborazione fra l'Istituto Veneto e la Fondazione Musei Civici di Venezia.

In collaborazione con
Fondazione Musei Civici di Venezia

 
 

ESPOSIZIONE
Opere degli artisti premiati rimarranno esposte nell'atrio di Palazzo Loredan, sede dell'Istituto Veneto, dal 26 settembre al 24 ottobre.

Orari: Da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso libero

 
Bruno Amadi
Bruno Amadi

Premio Glass in Venice a Bruno Amadi

Da 42 anni, con straordinaria maestria, Bruno Amadi modella a lume meravigliose forme naturali nel suo negozio in Calle dei Saoneri a San Polo. Dalle colorate canne di vetro nascono stelle marine, acciughe, lattarini, ramarri, rane, farfalle, funghi, fagiolini, piselli, agrifogli, chiocciole, leggerissimi ragni, libellule e formiche...Nato a Burano, Amadi  si è trasferito da bambino a Murano con la famiglia dove il padre lavorava in fornace. Dal padre ha imparato a "maneggiare il vetro" insieme ai 5 fratelli  ma solo lui ha continuato, esprimendo una vera passione per questa arte.  Inserito in fornace dall'età di 11 anni, ha lavorato da Salviati, Mazzega e Barbini, seguendo inoltre i corsi di disegno di Anzolo Fuga presso la Scuola per Vetrai Abate Zanetti.

 
 
 
Silvia Levenson
Silvia Levenson

Premio Glass in Venice a Silvia Levenson

Silvia Levenson è nata in Argentina nel 1957.Abita e lavora  in Italia dal 1980. "Rivelare", rendere visibile ciò che normalmente è nascosto o non si può vedere è parte integrante del suo lavoro, e usa il vetro per rappresentare questa metafora. Attraverso il suo lavoro indaga sui rapporti interpersonali nelle famiglie e nella società con uno sguardo  critico ma ironico allo stesso tempo . Dal 1994 fino ad oggi ha affrontato diversi temi come le migrazioni, le tensioni in famiglia , la violenza contro le donne e recentemente i crimini della dittatura in Argentina nella mostra "Identidad Desaparecida, al Museo del Vetro di Murano. Nel 2005, ha ricevuto il premio Rakow Commission del Corning Museum of Glass e i  suoi pezzi sono  presenti in diverse  collezioni pubbliche e private. Fra le altre: Castello Sforzesco, Milano, Fondazione Remotti, Camogli, Fondazione Banca San Gottardo, Museo del Vetro di Altare, Fine Art Museum of Houston,  New Mexico Museum of Art, Santa Fè , Toledo Museum of Art, Corning Museum of Glass, David Owsley Museum of Art,Indianapolis, Coleccion Casa de las Americas, Cuba,  Musée Atelier de Verre de Sars Poteries, Alexander Tutsek-Stiftung, Monaco e Museo de Bellas Artes, La Plata, Argentina. 

 
 
Jacub Póllag

Riedel award a Jacub Póllag

Jacub Póllag ha studiato alla Slovak University of Technology, presso la Facoltà di Architettura di Bratislava, e all'Accademia di Belle Arti, Architettura e Design a Praga. Nel 2015 si è laureato presso il Royal College of Art di Londra, in Design Products. Ha co-fondato lo Studio deFORM con Václav Mlynár nel 2011, durante i loro studi a Praga. Ora lo Studio deFORM ha  base a Londra.
L'attività dello Studio DeFORM si concentra su prodotti e interaction design, interni, esposizioni di architettura e pubblicità creativa. 
I clienti dello Studio comprendono marchi come NIKE, HEINEKEN, ELECTROLUX, TON o BOTAS 66 e loro prodotti si  possono trovare nei portfolio di marchi come HEM, LASVIT, BOMMA, KRUST e altri.

 
 
 

Rassegna stampa

 (321.92 KB)Comunicato stampa (321.92 KB).
 
 (251.72 KB)Press release (251.72 KB).
 
 (175.17 KB)Farfalle, fiori e amore. L'universo del vetro a "Glass in Venice", Silvia Menetto - La Nuova Venezia, 27 settembre 2016 (175.17 KB).
 
 (141.43 KB)Istituto Veneto. Il "Premio Glass" va a Levenson e Amadi, Lidia Panzeri - Il Gazzettino, 26 settembre 2016 (141.43 KB).
 
 

Edizioni precedenti

2015 Quarta edizione del Premio Glass in Venice e Seconda edizione del Riedel Award
a Davide Fuin e Maria Grazia Rosin. Riedel Award a Shay Salehi

2014 Terza edizione del Premio Glass in Venice e Prima edizione del Riedel Award
a Giuliano Ballarin e Joan Crous, Premio alla carriera a Lino Tagliapietra. Riedel Award a Kristine Five Melvaer

2013 Seconda edizione del Premio Glass in Venice
a Andrea Zilio e Toots Zynsky

2012 Prima edizione del Premio Glass in Venice
a Pino Signoretto e Bertil Vallien

 

GLASS IN VENICE PRIZE - Fifth year
RIEDEL AWARD - Third year Venice

Venice, 26 September 2016
Part of the GLASS IN VENICE project, organised by the Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti and the Fondazione Musei Civici di Venezia to promote glass art at an international level, the Glass in Venice Prize is now in its fifth year.The Riedel Award, now in its third year, organised by the Istituto Veneto and Riedel Crystal of Austria, is aimed at young international artists and designers under 30. The prize was conceived thanks to an agreement between the Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti and Riedel Crystal, an Austrian company with a centuries-old family tradition in the production of wine glasses and decanters in blown glass.
The prize giving ceremony for the two awards will take place at the Istituto Veneto on Monday 26 September at 5.30 pm in the presence of: 
Gherardo Ortalli, president of the Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti 
Gabriella Belli,director of the Fondazione Musei Civici di Venezia
Georg J. Riedel, president of Riedel Crystal
Rosa Barovier, glass historian and the prize winning artists.

GLASS IN VENICE PRIZE
The judging committee for the Glass in Venice prize has proclaimed the winners of the 2016 awards as among those who best express the art of glass: the Venetian master Bruno Amadi and the Argentinian artist Silvia Levenson.
The prize for the close link to the traditions and production techniques typical of Murano has been awarded toBruno Amadi for his extraordinary skill in lamp working, shaping the glass withexceptional delicacy. Amadi reproduces organisms from the animal and vegetable world highlighting the originality and beauty of their forms and their charming colouring.Silvia Levenson has been artistically expressing the potential of glass for some time, and is distinguished by her commitment to the production of highly evocative works. Self-taught,she is able to independently bend the glass techniques to expressive values developed personally over the course of her life and her experience as an artist. Her works are on show in the main contemporary art glass museums.

RIEDEL AWARD 2016
The winner of the prize is the young Slovak designer Jakub Póllag whose proposed furnishing accessory is perfectly compatible with an original interior design and suitable for high level industrial production and placement on the commercial market, explains Riedel.
The winner of the third Riedel prize will receive a royalty agreement for the winning design, which will be put into production, along with the sum of 10,000 euros.
Second and third prizes are awarded respectively to Elisa Bergmann from Alto Adige, with her work Bergmann Wasser, and Anna Wójcik of Poland, with her work Piao.

 
 
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