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L'Istituto Veneto conserva, per dono degli eredi, l'imponente archivio delle carte, la biblioteca, i ricordi personali e il medagliere di Luigi Luzzatti, attorno ai quali ha promosso una serie di attività di ricerca e di promozione degli studi.
L'archivio rappresenta una delle fonti di maggior rilievo per la storia italiana ed europea nel periodo che va dal 1866-70 fino al 1920-27. Luigi Luzzatti, si ricorda, fu una delle personalità di primo piano nella vita politica e culturale italiana di quel periodo, e non tanto per essere stato Presidente del Consiglio dei Ministri e varie volte Ministro del Tesoro e delle Finanze, ma proprio per essere stato sempre, anche quando sedeva tra i banchi dell'opposizione, uno degli ispiratori e dei primi artefici della politica economica e finanziaria del nostro Paese. Fu inoltre il fondatore delle banche popolari, uno dei pionieri della cooperazione; fu uomo di larghi interessi culturali, capace di influire sensibilmente il dibattito culturale del suo tempo in materia di politica sociale, di salvaguardia del territorio, di politica estera, di commercio internazionale, di dialogo religioso, ecc. Argomenti tutti che trovano nell'archivio ampia documentazione.
L'archivio è costituito da circa 400 buste, delle quali il primo centinaio appartiene alla sezione dei "corrispondenti", mentre le restanti si riferiscono alla sezione degli "atti". Il riordino dell'archivio ha conosciuto varie fasi. La prima, iniziata più di vent'anni fa, si è limitata all'elencazione delle buste e ad un abbozzo di riordino della sezione "corrispondenti": si trattava di prendere un primo contatto con una mole esorbitante di documenti, raccolti in un vero e proprio labirinto di fascicoli e di incartamenti privi di un evidente nesso interno e pur tuttavia indicativi di una originaria struttura di archiviazione, struttura che evidentemente doveva essere mantenuta. La seconda fase, iniziata più di dieci anni fa, dopo un periodo propedeutico di presa di conoscenza del materiale, ha consentito di procedere con la schedatura archivistica di entrambe le sezioni, "corrispondenti" e "atti". Una terza fase è stata portata a compimento nel 2008: si tratta dell'informatizzazione dell'inventario, realizzata grazie ad un contributo del Ministero per i Beni Culturali e alla collaborazione del Consorzio BAICR (Biblioteche e Archivi degli Istituti Culturali di Roma). La fase è stata condotta da due archiviste professioniste e da una collaboratrice che da anni sta approfondendo la schedatura dei documenti attraverso una attenta analisi e preziosi indici ragionati.
Il progetto ha consentito di mettere a disposizione il riordino e l'inventariazione analitica e informatizzata delle due sezioni che compongono l'archivio dell'economista e uomo di Stato veneziano: la Sezione Corrispondenza (con circa 38.700 schede, inserite nella banca dati, raccolte in 4.262 fascicoli intestati ai singoli corrispondenti, ordinati alfabeticarnente), e la Sezione Atti (costituita da 192 buste, comprendente ca. 20.000 pezzi di corrispondenza), per la quale ci si è limitati, per il momento, al livello dei singoli fascicoli, procedendo alla segnalazione della presenza di eventuali corrispondenti, in una sorta di 'fotografia' dell'esistente in funzione di un eventuale, successivo (e auspicabile) lavoro sulla struttura logica dell'archivio, secondo gli standards internazionali di descrizione archivistica, affinché i dati possano essere resi disponibili per la consultazione in rete.
Per un profilo bio-bibliografico di Luigi Luzzatti si rinvia alla voce curata da P.L. Ballini e P. Pecorari per il Dizionario biografico degli italiani (per gentile concessione dell'Istituto per l'Enciclopedia Italiana).