REVIGLIO FRANCO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE ECONOMICO-STATISTICHE E SOCIALI
Data elezione: s.c.n.r. 19 luglio 2007, s.c.s. 1 settembre 2015

Professore emerito di Economia pubblica nell'Università di Torino

Franco Reviglio è Professore emerito di Economia pubblica nell’Università di Torino. È socio corrispondente non residente e poi socio corrispondente in soprannumero dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Ha ricoperto numerosi e importanti incarichi politici e manageriali, tra cui Ministro delle Finanze, Ministro del Bilancio e Presidente e Amministratore Delegato dell’Eni. È un riconosciuto esperto di economia e finanza pubblica, temi centrali nella sua carriera. È autore di numerosi saggi e libri su argomenti economici.

Curriculum Vitae di REVIGLIO FRANCO

Nato a Torino il 3.2.1935
Sposato (due figlie e un figlio) Attuali incarichi:
-Università di Torino, Facoltà di Economia e Management “Luigi Einaudi”, Professore ordinario di Economia pubblica (1968-)
-Edipower, Consigliere (2002-)
-Lehman Brothers, Senior Advisor (2002-07)
-Fondazione di Venezia, Consiglio generale, membro (2006-)
-Il Messaggero, editorialista (2006-)
Precedenti incarichi:
-Ministro delle Finanze (1979-81)
-Ministero del Tesoro, Commissione tecnica per la spesa pubblica, Presidente (1981-83)
-Eni, Presidente e Amministratore Delegato (1983-89)
-Senatore (1992-94)
-Ministro del Bilancio e per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno (1992-93)
Inoltre:
-Università di Torino, Facoltà di Giurisprudenza, Assistente volontario (1959-64)
-Fondo Monetario Internazionale, Washington DC, Economista (1964-66)
-Università di Urbino (sede di Ancona), Professore incaricato (1966-68)
-Università di Torino, Professore ordinario di Scienza delle finanze (1968-02)
-Istituto Internazionale di Finanza Pubblica, Membro del Comitato esecutivo (1967-69)
-Università di Torino, Membro del Consiglio di amministrazione (1971-72)
-Ministero del Bilancio e della Programmazione economica, Consulente (1974-79)
-Ministero delle Finanze, Commissione Tributaria Centrale, Membro (1976-79)
-Ministero delle Finanze, Comitato tecnico per la riforma tributaria, Membro (1976-79)
-Ministero del Bilancio, Comitato tecnico per la programmazione economica, Membro (1981-89)
-Comune di Torino, Consigliere (1981-83)
-Banca Wasserstein-Perella, Senior Advisor (1990-92)
-Meesg (Middle-East Economic Strategy Group), Council for Foreign Relations, Membro (1994-95)
-Università di Torino, Dipartimento di scienze economiche e finanziarie “Giuseppe Prato”, Direttore (1995-00)
-Fondo Monetario Internazionale, Washington DC, Visiting Fellow (settembre-dicembre 99)
-Finmeccanica, Consigliere (Membro del comitato strategico) (2003-05)
-Aem Torino (Azienda energetica metropolitana), Amministratore delegato (2000-05)
-Aem Torino (Azienda energetica metropolitana), Presidente (2000-06)
-Aes (Azienda energia e servizi), Presidente (2001-06)
-Lehman Brothers, Senior Advisor (2002-07)
-Il Corriere della Sera, La Stampa, L’Espresso e Il Sole-24Ore, Editorialista (1978-96)
Pubblicazioni:
Autore di numerosi saggi pubblicati in riviste italiane e straniere e di alcuni libri, tra cui La finanza della sicurezza sociale (con F. Forte), Utet, Torino 1969; Spesa pubblica e stagnazione dell’economia italiana, Il Mulino, Bologna 1977; Per una politica della spesa pubblica (con E.Gerelli, a cura di), Angeli 1978; Le chiavi del 2000, Mondadori, Milano 1990; Meno Stato più Mercato, Mondadori, Milano 1994; Lo Stato imperfetto, Rizzoli, Milano 1996; Come siamo entrati in Europa e perché potremmo uscirne, Utet, Torino 1998; Sanità. Senza vincoli di spesa?, Il Mulino, Bologna 1999; Istituzioni di economia pubblica, 2 ed., Giappichelli, Torino 2005; Per restare in Europa. Ridurre l’evasione e riformare la spesa pubblica, Utet, Torino 2006.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.