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Alessandro Pignatti
Professore emerito di Ecologia dell'Università di Roma "La Sapienza"
- s.c.n.r. 21 giugno 1968, s.c.s. 1 settembre 2011
Nato a Venezia il 28.09.1930 studio a Pavia, Barcelona e Montepellier tesi sulla vegetazione mediterranea con il prof. V. Giacomini, in seguito anche A. de Bolos e J. Braun-Blanquet assistente e prof. incaricato di Botanica a Pavia dal 1955 e dal 1958 a Padova; professore ordinario di Botanica a Trieste 1962- 1982; professore di Ecologia Vegetale a Roma 1983-1988; dal 1 novembre 1988 professore ordinario di Ecologia presso l'Università di Roma "La Sapienza".
Direttore per molti anni dell'Istituto Botanico dell'Università di Trieste, nel triennio 1988-1991 del Dipartimento di Biologia Vegetale dell'Università di Roma "La Sapienza" e nel 1994-97 dell' Orto Botanico di Roma.
Autore di 330 pubblicazioni scientifiche (1.1.2000).
Già presidente della Società Botanica Italiana e della Ostalpin- dinarische Gesellschaft für Pflanzensoziologie.
Presidente della International Association for Vegetation Science (IAVS) e dall' ottobre 1991 Direttore onorario dell' International Ecology Center di Yokohama.
L'opera scientifica del prof. Pignatti puo' venire divisa tra quattro argomenti principali:
1. Analisi della vegetazione: la vegetazione di diversi territori dell'Europa meridionale è stata analizzata applicando il metodo fitosociologico; le ricerche più importanti riguardano la laguna di Venezia, le Alpi nella zona dello Stelvio e la vegetazione a cuscinetti spinosi delle alte montagne mediterranee; il bilancio idrico delle alofite e di specie mediterranee è stato studiato in dettaglio; queste ricerche hanno portato alla stesura di alcune carte di vegetazione, anche secondo metodi originali; dal 1969 è attivo nel campo dell'analisi numerica mediante computer di dati ecologici.
2. Alghe marine: autore di ricerche sull'ecologia e l'ecofisiologia di specie della flora sommersa del Mediterraneo; sono stati particolarmente studiati i problemi osmotici delle alghe marine e la produttività primaria dell'ecosistema litorale.
3. Flora: ricerche sulla flora degli ambienti costieri ed in particolare sul genere Limonium (Plumbaginaceae); numerose specie nuove sono state descritte e chiarite le tendenze evolutive del genere.
Nel 1982 pubblica la Flora d'Italia in tre volumi con oltre 2200 pagine; essa include la descrizione di oltre 6000 specie e si differenzia dalle precedenti, italiane e straniere, in quanto, essendo concepita come base per ricerche sulla biodiversità nei sistemi ecologici, porta le codifiche relative alle specie ed a una serie di descrittori delle stesse.
4. Ecosistemi: la vegetazione è trattata come il componente autotrofo dell'ecosistema; vengono studiati diversi tipi di vegetazione di aree tropicali (savana, foresta pluviale) e di clima mediterraneo; attualmente sta sviluppando ricerche di ecologia urbana, soprattutto nell'area metropolitana di Roma. Al recente congresso internazionale della IAVS a Nagano/Giappone (luglio 2000) "A new paradigm for the 21th century" ha presentato assieme a E.O. Box (Athens/USA) e K. Fujiwara (Yokohama) una nuova teoria per l'interpretazione della vegetazione come fenomeno di auto-organizzazione dell'ecosistema.
Negli ultimi lavori, dopo il suo trasferimento alla cattedra di Ecologia dell' Università di Roma "La Sapienza", il prof. Pignatti si impegna particolarmente nelle ricerche sulla biodiversità sulla base di un paragone tra la vegetazione dell'Europa mediterranea, già ben conosciuta, e quella che si sviluppa nelle aree a clima mediterraneo dell'Emisfero Australe. Una serie di viaggi di ricerca (nell' Australia Occidentale - sei volte -, California, Cile e Sudafrica) gli permettono un'esperienza diretta sugli ecosistemi di tipo mediterraneo, e l'acquisizione di nuovi dati sul significato dei fattori ambientali per l'evoluzione dei vegetali.
Un secondo tema di ricerca sono le relazioni tra diversità e produttività negli ecosistemi tropicali: si tratta di un contributo all'approfondimento delle conoscenze su una vegetazione in via di rapida estinzione. Con queste linee di ricerca più recenti le conoscenze nel campo della Botanica vengono finalizzate ad una sintesi ecologica. Nell'ecosistema si possono distinguere una componente abiotica, i produttori primari (essenzialmente la vegetazione) ed i consumatori come gli animali e soprattutto l'uomo. La vegetazione rappresenta la necessaria interfaccia tra l'ambiente abiotico e l'uomo. La crisi ambientale che caratterizza l'epoca presente si può considerare una conseguenza del fatto che questa interfaccia è ancora insufficientemente nota, e che essa viene eliminata con velocità sempre crescente. Lo studio ecosistemico della vegetazione tende appunto a riempire questa lacuna.
Al problema delle relazioni tra attività umane e crisi della biosfera è dedicato il volume "Assalto al pianeta" pubblicato all'inizio del 2000 assieme a Bruno Trezza. Per le sue attività scientifiche gli è stata attribuita nel 1983 la medaglia d'oro della Organization for the Plant Taxonomical Investigation of the Mediterranean Area e nel maggio 1991 l' Università di Uppsala lo ha nominato doct. phil. honoris causa.
E' Socio Nazionale dell' Accademia Nazionale dei Lincei.