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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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Giampietro Puppi

Giampietro Puppi
Professore ordinario fuori ruolo di Fisica superiore nell'Università di Bologna 
(deceduto il 25 dicembre 2006) 
- s.c. 18 luglio 1962, s.e. 22 maggio 1991. 

Giampietro "Gianni" Puppi, è morto a Bologna la mattina di Natale del 2006. Aveva 90 anni. Era nato il 20 Novembre 1917 a Bologna dove la sua famiglia, di antica origine veneta, si era rifugiata all'epoca di Caporetto. 
Dopo la morte del padre, Gianni si trasferisce a Venezia con la mamma, e Venezia diventa e resta la sua città. 
Nel 1939 si laurea in Fisica all'Università di Padova dove ha avuto come professori Gian Carlo Wick e Bruno Rossi, due tra i più eminenti fisici dell'epoca. 
Subito dopo l'Italia entra in guerra, Gianni, ufficiale di Marina, torna con due medaglie. 
Dopo cinque anni di assenza riprende gli studi a Padova all'Università, insegna Fisica Superiore, è molto amato dagli studenti, molto comunicativo. Si interessa in particolare della Fisica  dei Raggi Cosmici, è intellettualmente curioso, vivace. Formulerà allora l'idea che diventerà il primo fondamento dell'unificazione delle interazioni deboli (siamo nel 1948): il cosiddetto "triangolo di Puppi", e diventa subito famoso nella comunità internazionale dei fisici. 
Nel 1950 vince la Cattedra di Fisica Teorica a Napoli, negli anni successivi insegna ancora Fisica Superiore a Padova e nel 1954 viene chiamato all'Università di Bologna, dove è subito nominato Direttore dell'Istituto di Fisica: Puppi ne cambia la struttura, gli interessi scientifici e i rapporti con la città. Puppi attira a Bologna molti giovani fisici, promuove attività nei campi di ricerca più avanzati, introduce nuove attività sperimentali che avvicineranno il futuro. 
Curioso e interessato a tutti gli aspetti del conoscere accende collaborazioni tra scienziati italiani, europei, americani in vari settori della fisica delle particelle per estenderle poi alla astrofisica, alla fisica dello spazio, alla geofisica, alla meteorologia. Una delle caratteristiche più affascinanti di Giampietro Puppi era il suo potere d'attrazione per l'eleganza e la chiarezza con la quale spiegava, raccontava, conversava. Sono ancora famose le sue conferenze. 
Negli anni sposta via via i suoi interessi su aspetti della scienza più vicini alla gente, ai fenomeni naturali e alla loro complessità. Profondamente convinto che per formare ricercatori preparati a questo scopo è indispensabile un'ampia preparazione sul metodo scientifico e sulla matematica come linguaggio comune, fu tra i primi promotori dell'istituzione di corsi di laurea dedicati alle "Scienze Ambientali". Pensando forse che Venezia fosse il posto più opportuno a questo scopo si trasferisce con la Cattedra a Venezia dove fu Professore di Fisica Sperimentale del 1991 al 1993 e Assessore Comunale alla Programmazione della Mobilità e Progetti Speciali dal 1992 al 1993. 
Le grandi capacità creative e organizzative di Puppi sono state determinanti anche nello sviluppo dei vari enti di ricerca nei quali  ha avuto incarichi direttivi: è stato Vice Presidente dell'I.N.F.N. (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), rappresentante del Ministero della Ricerca nel Consiglio dell'I.N.F.N., Direttore di Ricerca al CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare) di Ginevra, membro del "Council" del CERN, Presidente dell'Organizzazione Europea della Ricerca Spaziale e co-fondatore dell'Agenzia Spaziale Europea, ha avuto posizioni di grande prestigio anche presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stato membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. 
Puppi ha sempre curato anche i rapporti dell'Università con l'industria: in collaborazione con il gruppo ENI ha fondato a Venezia la TECNOMARE, con lo scopo dello sviluppo delle Tecnologie Marine; sempre a Venezia fonda in collaborazione con il CNR l'Istituto delle Grandi Masse, e infine promuove THETIS una società che ha lo scopo di operare ricerche in campo ambientale nella laguna di Venezia.
E' stato membro di parecchie Accademie scientifiche: la nostra, l'Accademia Nazionale dei Lincei, la Pontificia Accademia delle Scienze, l'Accademia delle Scienze detta dei XL, l'Accademia delle Scienze di Bologna.

 
 
 



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