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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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Luigi Polacco

Luigi Polacco
Professore emerito di Archeologia e Storia dell'Arte greca e romana dell'Università di Padova 
(deceduto il 25 febbraio 2007) 
- s.c. 23 giugno 1961, s.e. 6 agosto 1970. 

Il 25 febbraio dello scorso anno si spegneva a Venezia il prof. Luigi Polacco. Nato a Stra  il 16 ottobre 1917 da Alessandro e da Sofia Ruol, compì gli studi classici a Venezia. Laureatosi in Lettere all'Università di Padova nel 1939, nel 1943 vi conseguì anche la laurea in Filosofia. 
Nel 1956 vinse la Cattedra di Archeologia e Storia dell'arte greca e romana presso l'Università di Pavia; nel 1959 fu chiamato all'Università di Padova per succedere al prof. Carlo Anti. Tenne l'insegnamento fino al 1991, con un breve intervallo negli anni 1977 e 1978, quando ricoprì il posto di Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura ad Ankara.  All'uscita dal ruolo d'insegnamento, venne dichiarato professore emerito.
Nella conduzione dell'allora Istituto di Archeologia, portò a termine alcuni dei progetti lasciati incompiuti da Carlo Anti, in particolare il Museo annesso all'Istituto, dando così vita ad uno dei primi musei universitari di moderna concezione.
Negli anni sessanta ripresero anche le campagne di scavo: da Topaklı in Turchia, al Castelliere Nössing di Bressanone, alla mansio romana di San Lorenzo di Sebato e al Burgkofel in Val Pusteria, alle ricognizioni e ai saggi di scavo in teatri antichi di Grecia e in Sicilia.Autore di più di duecento pubblicazioni tra articoli, saggi e monografie, moltissimi dei quali pubblicati in seno all'Istituto Veneto, Luigi Polacco indirizzò la propria produzione scientifica verso molteplici settori del mondo classico.Fondamentali risultano gli studi sulla storia del teatro antico, che seguirono e ampliarono un filone di ricerca già iniziato da Anti. Dalle Nuove ricerche sui teatri greci arcaici del 1969, ai numerosi volumi monografici e saggi sul teatro greco di Siracusa pubblicati tra gli anni 1980-1990, alle nuove ricerche sul teatro di Dioniso Eleutèreo di Atene, Polacco ha lasciato un notevole contributo di conoscenza in questo settore di studi, riconosciuto ed apprezzato in campo internazionale. Da ricordare alcuni studi sul ritratto antico, come Il volto di Tiberio, o su sculture greche, quali L'Atleta Cirene-Perinto, ambedue del 1955, nei quali venivano posti problemi iconografici e questioni metodologiche del tutto nuove, che trovarono convinta applicazione nei saggi sull'Ara Pacis. Lungo l'arco della sua ricca produzione scientifica venne sempre attratto dalla speculazione filosofica nel campo dell'archeologia e della storia dell'arte greca e romana, come nel recente Kyklos. La fenomenologia del cerchio nel pensiero e nell'arte dei Greci.  Fedele alla iniziale formazione come filologo classico, mantenne negli anni un notevole interesse per Tucidide, e ad esso e alle sue opere dedicò numerosi saggi.Socio corrispondente dell'Istituto Veneto di SSLLAA dal 1961, fu nominato socio effettivo nel 1970; all'interno dell'Istituto ricoprì le cariche di Amministratore dal 1971 al 1977 e di Segretario della classe di scienze morali, lettere ed arti dal 1979 al 1986.  Fu socio dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte, della Scuola Archeologica di Atene, del Deutsches Archäologisches Institut, dell'Istituto di Studi Etruschi ed Italici, dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, della Deputazione di Storia Patria per le Venezie, dell'Istituto Nazionale per il Dramma antico. Continuò a lavorare fino agli ultimi mesi di vita, dedicandosi soprattutto agli amati studi tucididei.

 
 
 



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