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29 marzo - 11 aprile 2019, Palazzo Loredan
Mostra d'Arte
La mostra presenta opere originali di Mimmo Paladino realizzate per il convegno Matematica e Cultura 2019 e la serie di sei incisioni Mathematica del 2001.
A cura di
Enzo Di Martino
Michele Emmer
Orario
da lunedì a venerdì, dalle 10.00 alle 17.00
Apertura straordinaria sabato 30 marzo
dalle 11.00 alle 17.00
Ingresso libero
La mostra è stata resa possibile grazie a una donazione di Marcela Villarreal e Michele Emmer.
Tutto è numero. Il numero è in tutto.
Il numero è nell'individuo. L'ebrezza è un numero
Charles Baudelaire
"Immaginare la matematica, immaginare con l'aiuto della matematica, immaginare nuovi mondi, nuove geometrie, immaginare di combinare musica, arte, poesia, letteratura, architettura, teatro, e cinema con la matematica. Immaginazione e matematica, immaginazione e cultura, cultura e matematica."
(Dall' introduzione ai volumi Imagine Math)
Era inevitabile che gli universi di Mimmo Paladino e i convegni Imagine Math si incontrassero di nuovo in questa città immaginaria e pur geometrica che è Venezia.
Paladino da sempre attratto dai numeri, dalle forme geometriche. Forme e numeri che riproduce ovunque, sui volti, sugli oggetti.
Numeri che sono presenze inquietanti e rassicuranti, che sono umani e divini, eterni e presenti. I numeri e le forme geometriche che attraggono l'artista, con il loro fascino senza tempo, immutabili e immaginativi.
"Il matematico come il pittore e il poeta, è un creatore di forme. Il pittore crea forme con i segni e con i colori, il poeta con le parole... Le forme create dal matematico, come quelle create dal pittore o dal poeta, devono essere belle: le idee, come i colori o le parole, devono legarsi armoniosamente: la bellezza è il requisito fondamentale" ha scritto il matematico G.H. Hardy.
Era evidentemente inevitabile questo nuovo incontro I Manifesti di Paladino per il convegno di Matematica e Cultura del 2019.
Michel Emmer, Venezia marzo 2019
Mimmo Paladino
Nasce nel 1948 a Paduli, in provincia di Benevento. La scoperta della Pop Art alla Biennale di Venezia nel 1964 lo tocca profondamente. Nel 1979 partecipa alle mostre che sanciscono la nascita della Transavanguardia e all'estero richiamano l'attenzione sull'arte italiana. Nel 1980 è nella sezione "Aperto" alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1988 con una sala personale nel Padiglione Italia e nel 2015. Nel 1994 è il primo artista italiano ad esporre in Cina, nella Città Proibita e sulla Grande Muraglia. Realizza diversi interventi negli spazi urbani, a partire dalla Montagna del sale in piazza del Plebiscito a Napoli nel 1995 fino alla Croce in piazza Santa Croce a Firenze nel 2012. Collabora con architetti, registi e musicisti fra cui Mario Martone, per il quale concepisce le scene di Edipo Re vincendo il Premio Ubu nel 2000, e Brian Eno, con cui lavora per la prima volta a Londra nel 1999, anno in cui viene nominato membro onorario della Royal Academy. È egli stesso regista di alcuni film tra cui Quijote (2006), presentato alla 63° Mostra del Cinema di Venezia. Del 2011 una grande mostra personale al Palazzo Reale di Milano, nel 2016 una sua mostra monografica alla Galleria Stein di Milano e di illustrazioni letterarie al Museo del Novecento; é del 2017 la mostra a Brescia con sue opere nei punti più rappresentativi della città.
Le sue opere si trovano nelle raccolte di numerose istituzioni, fra cui: Art Gallery of New South Wales, Sydney; Art Gallery of Ontario, Toronto; Bayerische Staatsgemäldesammlungen, München, Berlin Nationalgalerie; City of Beijing Collection; Civiche Raccolte d'Arte, Milano; Collezione del Ministero degli Esteri, Roma; Fonds National d'Art Contemporain, France; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma; Kunstmuseum Basel; Los Angeles County Museum of Art; Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek; Metropolitan Museum of Art, New York; Museo MADRE, Napoli; Museum of Modern Art, New York; Setagaya Art Museum, Tokyo; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Stedelijk Museum, Amsterdam; Tate, London.