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Venerdì 17 gennaio 2020, ore 17.00
Palazzo Franchetti
Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti
Il Premio Augusto Ghetti nell'edizione dell'anno appena concluso è stato assegnato a Lidia Fersuoch per l'opera "Codex publicorum. Atlante. Da San Martino in Strada a San Leonardo in Fossa Mala", giudicato uno studio scientifico rilevante per la conservazione della città di Venezia, della sua laguna e del suo ecosistema.
La Commissione giudicatrice era composta dai soci Luigi D'Alpaos, Gherardo Ortalli, Andrea Rinaldo, Ugo Trivellato, Francesco Vallerani.
Il Premio è intitolato alla memoria di Augusto Ghetti (1914-1992), ordinario di Idraulica e Idromeccanica applicata nell'Università di Padova, presidente per vari anni della "Commissione di studio dei provvedimenti per la conservazione e difesa della città e della laguna di Venezia" e presidente dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 1985 al 1991.
PROGRAMMA
17.00
Saluti di apertura
Gherardo Ortalli, Presidente dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
17.15
Conferimento del Premio Augusto Ghetti a Lidia Fersuoch
che terrà una conferenza sul tema
La Laguna dei giudici del piovego: una lezione per il futuro
Al termine dialogano
Luigi D'Alpaos
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Università degli studi di Padova
Francesco Vallerani
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Università Ca' Foscari Venezia
Il Premio Augusto Ghetti è destinato al riconoscimento di studi scientifici di alto profilo e di validità generale, rilevanti per la conservazione della città di Venezia e della sua laguna, o per i problemi dell'idrologia, dell'idraulica e dell'idraulica ambientale del Veneto, di cui Augusto Ghetti fu profondo e appassionato cultore. Una considerazione particolare è attribuita a studi che affrontino i problemi della conservazione della città lagunare con ampiezza di prospettiva, rigorosi dal punto di vista scientifico e al tempo stesso consapevoli della complessità dei problemi trattati. Le opere premiate considerano i problemi della città del suo Ambiente soprattutto nella prospettiva della conservazione del patrimonio artistico ed urbanistico che la caratterizza, senza ignorare le esigenze derivanti dalla necessità di conservare anche, il più possibile, quel tessuto di relazioni umane e di attività sociali, produttive e di servizi che costituiscono una città. Considerazioni analoghe valgono per i problemi connessi con la salvaguardia fisica del territorio veneto.