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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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RELAZIONE DEL PRESIDENTE PROF. ANDREA RINALDO 
A CHIUSURA DEL CLXXXIV ANNO ACCADEMICO, 2021-2022
Adunanza solenne di domenica 12 giugno 2022
Sala del Piovego a Palazzo Ducale



Autorità, consocie e consoci, signore e signori 
è ormai consuetudine che questa Adunanza solenne di chiusura dell'anno accademico dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti si svolga in Palazzo Ducale che fu la sua sede dal 1838 al 1892. Ci piace pensare che la nostra presenza nelle stanze dove su adunavano i soci di allora, nell'edificio che per secoli è stato il baricentro della Repubblica di San Marco, evochi non solo le nostre origini ma anche la nostra missione culturale e civile. Per averci consentito di essere oggi in Palazzo Ducale, devo un sentito ringraziamento all'Arch. Emanuela Carpani e all' Arch. Anna Chiarelli della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna del Ministero della Cultura. 
Con l'Adunanza Solenne, oggi si conclude il centottantaquattresimo Anno Accademico dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, nato nel 1810 per volontà napoleonica, rifondato nel 1838 da Ferdinando I d'Austria e, dopo l'annessione all'Italia, una delle Istituzioni culturali di interesse nazionale.  
L'anno che si chiude è stato caratterizzato dal veloce ritorno alla normalità (o quasi) con l'adattamento alla società post-pandemica . Il ritorno alla normalità ha implicato molteplici iniziative, rese possibili grazie alla dedizione del corpo sociale dell'Istituto e del suo personale, di cui rendo conto in questa relazione.  L'anno è stato significativo anche per alcune difficili decisioni con cui è stato necessario misurarsi: se frutto di scelte ragionevoli, lo dirà il tempo. Queste, e alcune non dipese da noi (penso alle locazioni di Palazzo Franchetti in particolare), certamente sono frutto di riflessione mai affrontata con leggerezza. Nel riferimento all'intensa attività svolta, voglio da subito ringraziare il nuovo Consiglio di Presidenza dell'Istituto, che è composto da:
- Claudio Consolo, Vicepresidente
- Elena Francesca Ghedini, Segretaria della Classe di scienze morali, lettere ed arti
- Carlo Barbante,  Segretario della Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
- Maria Elena Valcher, Amministratrice e Amministratrice unica della società dell'Istituto proprietaria di Palazzo Franchetti. 
Non posso tacere la gratitudine, l'orgoglio e l'ammirazione per le consocie Ghedini e Valcher, prime donne a far parte della Presidenza dell'Istituto nei duecento anni della sua storia: se me lo permettete, vere macchine da guerra per idee, decisione e capacità realizzativa.   
A tutta la Presidenza va la gratitudine mia personale e dell'Istituto per l'impegno e il tempo dedicato, che va estesa a consocie e consoci che hanno fatto parte di collegi di revisori dei conti, di commissioni giudicatrici di concorsi a premio, Memorie, o Convegni, e di gruppi di lavoro nelle occasioni più diverse. La loro generosa disponibilità è una grande risorsa che siamo orgogliosi di usare senza ritegno. Spesso consocie e consoci hanno anche fornito preziose (e gratuite) consulenze di carattere professionale per le quali il ringraziamento 'solenne' appare quanto mai necessario.  


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SOCI SCOMPARSI
Un primo compito della Relazione annuale del Presidente concerne un pensiero, grato e affettuoso, ai soci che ci hanno lasciato nell'ultimo anno, ricordando il magistero e il mandato dei maggiori che ci hanno preceduto.  
I Soci scomparsi nell'anno accademico sono: 

MAURIZIO VITALE 
emerito di Storia della Lingua italiana nell'Università degli studi di Milano
socio corrispondente dal 2006, mancato il 20 ottobre 2021

GIOVANNI FELICE AZZONE
emerito di Patologia generale nell'Università di Padova
socio effettivo dal 1995, mancato il 3 gennaio 2022

ENRICO BERTI
emerito di Storia della Filosofia nell'Università di Padova
socio effettivo dal 1992, mancato il 5 gennaio 2022

SALVATORE CALIFANO 
emerito di Spettroscopia molecolare nell'Università di Firenze
socio corrispondente non residente dal 2005, mancato il 17 gennaio 2022

SILVIA LIMENTANI
già ordinaria di Fisica delle particelle elementari nell'Università di Padova
socia effettiva dal 2010, mancata il 12 febbraio 2022 


Nell'associare al rimpianto l'espressione del nostro cordoglio ai loro cari e ai molti amici qui presenti, e nel ricordo del contributo che questi Soci hanno dato sia alla cultura del nostro Paese che alla vita del nostro Istituto, Vi prego di un momento di raccoglimento.  


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I NUOVI SOCI
Nel corso dell'Adunanza privata del 26 marzo si sono tenute le elezioni dei nuovi soci. Si tratta di un momento importante e delicato nella vita di una Istituzione culturale, in parte perché il riconoscimento di peers non è mai scontato, e in gran parte per il rinnovamento culturale che implica e per le speranze che autorizza sul contributo che i nuovi soci porteranno. Talora la cooptazione viene vista solo come una decorazione fine a sé stessa: quasi sempre, invece, è sentita come una chiamata al servizio e questo, naturalmente, l'Istituto chiede ai nuovi soci che onoriamo oggi.  
Sono state invitate a far parte dell'Assemblea dei soci effettivi e corrispondenti insigni studiose e studiosi, noti internazionalmente sia per i contributi dati alle loro discipline che per i loro diversi talenti e interessi. Saluto dunque i nuovi soci, chiamandoli al tavolo per consegnare loro il diploma di nomina

Sono stati eletti soci effettivi:

ANDREA D'AGNOLO
Ordinario di Analisi matematica nell'Università di Padova 

PAOLO COSTA
già ordinario di Economia applicata nell'Università Ca' Foscari di Venezia

RINALDO NICOLICH
già ordinario di Geofisica nell'Università di Trieste 

PIERLUIGI PANZA
Giornalista del Corriere della Sera

ANDREA AUGUSTO PILASTRO
Ordinario di Zoologia nell'Università di Padova

ANTONIO ALBERTO SEMI
Psicoanalista e Psichiatra



Sono stati eletti soci corrispondenti residenti:
 
BARBARA FANTECHI
Ordinaria di Geometria nella Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA)

FILIPPO GIORGI
Direttore della Sezione di Fisica della Terra dell'Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics (ICTP)

DANIELA MAPELLI
Ordinaria di Psicobiologia e Psicologia fisiologica nell'Università di Padova. Prima Rettrice in 800 anni dell'Ateneo Padovano


PAOLA MARINI
Presidente dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia (già Direttore delle Gallerie dell'Accademia)

GIAMPAOLO PIOTTO
Ordinario di Astronomia e Astrofisica nell'Università di Padova

CORRADO VIOLA
Ordinario di Letteratura italiana nell'Università di Verona


Sono stati eletti soci corrispondenti non residenti: 

NICOLA DI COSMO
Professor of East Asian Studies -- Institute for Advanced Study in Princeton

ANDREA NANETTI
Professor of Digital Humanities -- Nanyang Technological University Singapore

ANTONIO RIOTTO
Professeur ordinaire de Physique théorique - Université de Genève 

LORENZO TOMASIN
Professeur ordinaire en Philologie romane et Histoire de la langue italienne, Université de Lausanne


È stato eletto socio straniero

THOMAS STOCKER
Professor of Climate and Environmental Physics - University of Bern

Ai nuovi soci, in particolare, va il caloroso benvenuto della Presidenza. L'augurio della Presidenza è quello di poter trovare nell'Istituto un luogo sereno di incontro, di scambio di idee e di discussione specie su temi nei quali la sintesi delle due culture è particolarmente feconda. 



Va ricordato, inoltre, che conformemente agli artt. 4 e 15 dello Statuto e con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei soci effettivi il prof. Gherardo Ortalli è stato nominato Presidente emerito dell'Istituto Veneto. 


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CONCORSI A PREMI 


Prima di invitare il vicepresidente, com'è tradizione, a consegnare i Premi di quest'anno, ricordo solo che il Premio Ghetti per il 2022 non è stato assegnato dalla Commissione e verrà ribandito; e anche che la Presidenza ha deliberato la creazione di un nuovo bando di Concorso a nome di Ines Biasioni dedicato a Scienze del clima.

Prego Claudio Consolo di consegnare i premi: 

Concorso al Premio MARIO BONSEMBIANTE, di € 5.000, per tesi di dottorato su argomenti nel campo alimentare e/o nutrizionale. 
La Commissione giudicatrice era composta dai soci Gian Antonio Danieli, Gerolamo Lanfranchi e Maria Catia Sorgato. 
Il Premio è stato assegnato alla dott.ssa Nikoletta Galambos, Università degli Studi di Trento, per la tesi Development of novel plant biofertilisers based on endophytic bacteria and innovative insect-mediated delivery strategies.
Il Vicepresidente invita la dott.ssa Nikoletta Galambos a ritirare il Premio.

Concorso al Premio LORENZO BRUNETTA, di € 2.500, per tesi di dottorato nell'ambito della Ricerca Operativa.
La Commissione giudicatrice era composta dal prof. Giovanni Andreatta e dai soci Bruno Chiarellotto e Marco Li Calzi. 
Il Premio è stato assegnato al dott. Gabriele Iommazzo per la tesi di dottorato Algorithmic Configuration by Learning and Optimization, condotta in cotutela tra l'Ecole Polytecnique di Parigi e l'Università di Pisa.
Il Vicepresidente invita il dott. Gabriele Iommazzo a ritirare il Premio.

Concorso al Premio GUERRINO LENARDUZZI, di € 4.000, destinato a laureati in Medicina e Chirurgia con una tesi di specializzazione o di dottorato nel campo della diagnostica per immagini o quello della radiologia interventistica.
La Commissione giudicatrice era composta dai soci Paolo Bernardi, Cesare Montecucco e Donato Nitti. 
Il Premio è stato assegnato alla dott.ssa Valentina Pieri, Università Vita-Salute San Raffaele, per la tesi di specializzazione Advanced diffusion MRI to unravel structural and microstructural constraints for mini-invasive neurosurgery: from the ovine model to the human brain.
Il Vicepresidente invita la dott.ssa Valentina Pieri a ritirare il Premio.

Concorso al Premio di Studio MARINA MAGRINI, di € 3.000, destinato a laureati in Storia dell'Arte con temi di ricerca su scultura e pittura d'ambito veneto del Settecento nelle sue diaspore Europee. La Commissione giudicatrice era composta dalla prof.ssa Stefania Mason e dai soci Gilberto Pizzamiglio e Giandomenico Romanelli.
Il Premio è stato assegnato al dott. Antonio Cipullo, Università degli Studi di Udine, per il progetto di ricerca Antonio Corradini 1730-1742: Hofstatuarius alla corte degli Asburgo. 
Il Vicepresidente invita il dott. Antonio Cipullo a ritirare il Premio.

Concorso al Premio di Studio ANDREA MARCONATO, di € 1.800, riservato a giovani che abbiano ottenuto la laurea magistrale nella Classe di Scienze Biologiche o delle Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e la Natura.
La Commissione giudicatrice era composta dalla prof.ssa Maria Berica Rasotto e dai soci Alessandro Minelli e Andrea Augusto Pilastro.
Il Premio è stato assegnato ex aequo: 
al dott. Luca Pedruzzi per partecipare al convegno internazionale della "Animal Behavior Society" che si terrà in Costa Rica e poter presentare il suo lavoro di tesi magistrale Beyond the boundaries of the species: yawn contagion in red-capped mangabeys (Cercocebus torquatus), conseguita presso l'Università di Pisa; 

e alla dott.ssa Giulia Rossi, Università di Bologna, per iniziare un dottorato presso la University of Konstanz al fine di condurre una ricerca sulla scelta femminile in bonobo (Pan paniscus) nella stazione di LuiKotale, parco nazionale di Salonga, Repubblica democratica del Congo.
Il Vicepresidente invita il dott. Luca Pedruzzi a ritirare il Premio.
La dott.ssa Giulia Rossi non è presente in quanto si trova in viaggio di studio in Congo.

Concorso al Premio POMPEO MOLMENTI, di € 5.000, per un lavoro originale ed inedito su un argomento riguardante la storia della società veneta, della sua cultura e delle sue istituzioni nel periodo compreso tra il XIII e il XX secolo. 
La Commissione giudicatrice era composta dai soci Pier Luigi Ballini, Giuseppe Gullino, Gian Maria Varanini. 
Il Premio è stato assegnato alla dott.ssa Chiara Bombardini, Università degli Studi di Padova, per la tesi di dottorato Per un'edizione ragionata dei Notatori di Pietro Gradenigo (1695-1776). 
Il Vicepresidente invita la dott.ssa Chiara Bombardini a ritirare il Premio.



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RELAZIONE SULL'ATTIVITÀ SVOLTA (2021-2022)


Nessuna disamina delle attività svolte in un intero anno accademico può prescindere dalla constatazione che il personale dell'Istituto mostra sistematicamente (tranne assai rare eccezioni) dedizione, competenza, passione per il proprio lavoro e volontà di adattarsi e innovare. So di interpretare il sentire dei soci nel ringraziarli collegialmente per il loro prezioso lavoro. 

Voglio menzionare in modo speciale in questa sede, per la competenza, le capacità, la passione e la dedizione al proprio lavoro, il direttore Bruno Bertaggia e la Cancelliera Giovanna Palandri, con cui è un onore e un piacere lavorare.  

Quali novità? Certamente non vi è nulla di nuovo nel modo di operare dell'Istituto. Come sempre, l'obiettivo che l'Istituto si propone per le attività culturali è di essere un rifermento, nazionale e internazionale, in alcune discipline e su alcuni temi per i quali esistono vocazione, tradizione e fonti originali. La volontà di contenere la lettura di questi resoconti in tempi ragionevoli suggerisce, com'è tradizione, di non menzionare tutte le nostre iniziative (convegni, incontri, seminari di studio, Scuole estive e invernali, mostre, collaborazioni). Esse sono riportate per intero nella versione a stampa di questo resoconto, e ne propongo qui un florilegio funzionale alle mie conclusioni.  



Conversazione sul tema Un tempo senza storia 
Mercoledì 1° ottobre 2021
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Palazzo Loredan
La conversazione trae il tema dal libro Un tempo senza storia del socio Adriano Prosperi, intorno alla perdita della memoria collettiva e all'ignoranza della nostra storia.
Hanno partecipato alla conversazione:
Michele Battini, Andrea Giardina, Vincenzo Lavenia, Filippo Motta, (in collegamento Zoom)
Gherardo Ortalli, Sabina Pavone, Adriano Prosperi, e Francesco Torchiani.
La conversazione è stata trasmessa in diretta streaming.

Convegno Il punto di vista aritmetico, a cura dei Soci Francesco Baldassarri, Bruno Chiarellotto e Andrea D'Agnolo.
Venerdì 12 e sabato 13 novembre 2021
Il convegno ha sottolineato il ruolo dell'aritmetica nella cultura non solo scientifica ma anche artistica, musicale e letteraria. L'obiettivo è stato quello di sviluppare una riflessione sul concetto di numero, rivolta soprattutto ad insegnanti e studenti delle scuole superiori.


Giornate di studi - In occasione del cinquecentenario della morte del Doge Leonardo Loredan 
L'incontro di studi ha affrontato insieme questioni di storia politica, economica, dell'architettura e delle arti, temi fondamentali per la conoscenza della Repubblica e della città nei primi due decenni del XVI secolo. Il cinquecentenario della morte di Leonardo Loredan è stata l'occasione per riflettere sui processi di rinnovamento verificatisi a Venezia quando furono realizzati alcuni tra gli edifici pubblici tra più importanti del periodo: suggerendo un parallelo fra simili congiunture, fertili di realizzazioni e decisioni, avvenute in momenti storici in cui si ridiscuteva il modello di sviluppo e di adattamento dell' ambiente naturale e costruito della Repubblica - da cui la grande attualità dell'analisi proposta. L'iniziativa ha assunto un particolare rilievo anche perché si è tenuta nel palazzo, sede storica dell'Istituto sin dal 1891-2, che fu acquistato nel 1536 dai nipoti del doge e che restò sede dominicale della famiglia fino al 1802.
Il Comitato scientifico era composto dai soci: Gherardo Ortalli, Donatella Calabi, Giuseppe Gullino.
L'iniziativa è stata trasmessa in diretta streaming.

Proiezione e dibattito nell'ambito del Giorno della Memoria
La città che Hitler regalò agli ebrei: Terezín, un caso di fake news
Mercoledì 26 gennaio 2022
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Palazzo Franchetti
È stato proiettato un frammento di uno dei falsi più terribili della storia del cinema: Der Führer schenkt den Juden eine Stadt, Il Führer dona una città agli ebrei. Il progetto nasce in seguito alla richiesta della Croce rossa danese di visitare Terezin, il campo dove erano stati raccolti circa 140.000 ebrei a cui era stato fatto credere che avrebbero goduto di un trattamento di favore per i loro meriti durante la Prima guerra mondiale. Il film del 1944, ideato dal nazismo per smentire le voci sul diffondersi dei campi di sterminio, ha offerto lo spunto per un dialogo e una riflessione sui modi di trasmissione della memoria e sulle forme di falsificazione della realtà.
Sono intervenuti:
Gian Piero Brunetta, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Università degli studi di Padova
Donatella Calabi, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Università Iuav di Venezia
L'iniziativa è stata trasmessa su Zoom


Presentazione del libro: Marghera. Città giardino.
Giovedì 3 febbraio 2022
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Palazzo Franchetti
Sono intervenuti: Giuseppe Bonaccorso, Ambra Dina, Francesco Erbani, Serena Maffioletti, Paola Viganò(in collegamento Zoom), coordinati da Donatella Calabi.


LO SGUARDO SU VENEZIA
Un documentario di Simone Marcelli, con Ottavia Piccolo e Carlo Montanaro
Discussione (a seguito della proiezione al Cinema Rossini di Venezia)
Mercoledì 18 maggio 2022
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Palazzo Franchetti
Sono intervenuti: Ottavia Piccolo, Simone Marcelli, Carlo Montanaro, Gherardo Ortalli e Gian Antonio Stella



CICLI DI INCONTRI 

Ciclo: Parola e immagine: i due volti del mito, dedicato alla riscoperta dei personaggi mitologici attraverso lo studio integrato di immagini e testi.
Storia di Medea
Mercoledì 17 novembre 2021
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Palazzo Loredan
Sono intervenute:
Maria Grazia Ciani, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Università degli studi di Padova
Francesca Ghedini, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Università degli studi di Padova

Ciclo: Parola e immagine: i due volti del mito
Elena di Troia: tra leggenda e mito
Mercoledì 23 marzo 2022
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Palazzo Loredan
Sono intervenute:
Maria Grazia Ciani, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Università degli studi di Padova
Francesca Ghedini, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Università degli studi di Padova


CARNEVALE DEI RAGAZZI

L'Istituto Veneto ha partecipato al Carnevale dei Ragazzi della Biennale di Venezia con 2 laboratori per ragazzi dagli 8 agli 11 anni:
* Sabato 19 febbraio: Cubi e ipercubi di fantasia. Laboratorio proposto dal prof. Paolo Pellizzari dell'Università Ca' Foscari Venezia in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Statistica.
* Domenica 20 febbraio: Mangiatori di mele e verso l'arcobaleno. Laboratorio proposto dalla prof.ssa Sikimeti Ma'u.
Le proposte sono state avviate su cortese segnalazione del socio Marco Licalzi.


SCUOLE E CORSI DI FORMAZIONE 

Dall'8 al 10 settembre 2021 si sono tenute le Giornate di studio sul vetro veneziano dal titolo Vetri di epoca rinascimentale e barocca incisi a punta di diamante e dipinti a freddo.
Le Giornate di studio sul vetro veneziano, nella loro nona edizione, si sono svolte nell'ambito di The Venice Glass Week e hanno registrato la presenza di numerosi esperti di vetro provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti, tra cui conservatori di musei, studiosi, collezionisti, restauratori, artisti del vetro. In tre giorni di studio un ricco programma ha previsto seminari, lezioni, visite e dimostrazioni pratiche delle antiche tecniche, con documenti e comunicazioni degli studiosi, tutti specialisti del settore, rendendo questo evento uno dei più importanti del suo genere organizzato a livello internazionale. L'obiettivo è stato offrire un'opportunità per studi approfonditi e incontri, con un ampio scambio di conoscenze e di esperienze.

Dal 9 al 13 maggio 2022 si è tenuta la XXVI International School of Pure and Applied Biophysics on Molecular and Biophysical Bases of Photosynthesis.
La scuola è stata organizzata in collaborazione con la SIBPA (Società Italiana di Biofisica Pura e applicata). L'organizzazione è stata curata dal socio Giorgio M. Giacometti.

Dal 23 al 29 giugno 2022 si è tenuto il seminario di Storia dell'arte veneta sul tema Le pietre di Venezia, promosso dall'Istituto Veneto in collaborazione con l'Ecole du Louvre.
Il programma ha previsto delle conferenze tenute da esperti di fama internazionale e responsabili delle collezioni, e delle visite di musei e monumenti. Il seminario, destinato a laureati e dottorandi, si è svolto in francese e in italiano.

Dakl 18 al 23 luglio si terrà la Summer Schools on Environmental Dynamics on Climate Change in the Coastal Zone.
Continuando una lunga serie di scuole estive sulla dinamica ambientale iniziata nel 1987, l'Istituto Veneto sta organizzando la prima di un ciclo di scuole specificamente dedicate allo studio della scienza del clima rivolte a studenti di dottorato e postdoc in Scienze del clima o campi correlati.


Corsi di aggiornamento per docenti della Scuola secondaria di primo grado

Nell'ambito del progetto I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV), ha ripreso a organizzare i corsi promossi dalla Fondazione 'I Lincei per la Scuola'.
In particolare si è ripreso con Corso di Italiano rivolto ai docenti della Scuola secondaria di primo grado. Coordinatore di Polo e di Corso è il socio Daniele Baglioni.
Per il prossimo anno scolastico si prevede la ripresa anche dei Corsi di Matematica e Scienze, sotto il coordinamento dei proff. Marco Li Calzi e Maria Berica Rasotto, rispettivamente.
L'edizione dei quest'anno del Corso di Italiano, si è svolta interamente online, e per questo ha potuto accogliere le iscrizioni di corsisti da tutta Italia.

Temi e titoli per l'a.s. 2021-22
L'ora di Italiano tra didattica in presenza e didattica a distanza
Corso di aggiornamento per docenti di Italiano della Scuola secondaria di primo grado 
Martedì 22 febbraio 2022
Daniele Baglioni, Esiste un italiano della pandemia? Riflettere in classe su lingua e comunicazione ai tempi del Covid
Lunedì 7 marzo 2022
Davide Mastrantonio, Testi e risorse online tra didattica in presenza e didattica a distanza
Lunedì 21 marzo 2022
Laboratorio sul tema Testi e risorse online tra didattica in presenza e didattica a distanza; il laboratorio è stato condotto online dai tutor, su piattaforma Google Meet
Lunedì 11 aprile 2022
Roberta Rigo, Esplorare e utilizzare piattaforme on line per il potenziamento della comprensione
Martedì 26 aprile 2022
Laboratorio sul tema Risorse digitali e compiti interattivi di comprensione. Azioni per la didattica; il laboratorio è stato condotto online dai tutor, su piattaforma Google Meet


RELAZIONI AI SOCI DURANTE LE ADUNANZE

Adunanza di sabato 25 settembre 2021
* Elena Francesca Ghedini s.e., La riforma Franceschini e l'archeologia: luci ed ombre.
* Carlo Barbante s.e., IPCC Sixth Assessment Report (AR6): Che cosa è e perché è così importante?

Adunanza di sabato 30 ottobre 2021
* Luigi Garofalo s.e., L' aurora boreale di Theodor Däubler.

Adunanza di sabato 27 novembre 2021
* Sergio Perosa s.e., Il lato poco nobile di Amleto.

Adunanza di sabato 18 dicembre 2021
* Mario Piana s.c.r., Il restauro del portale di Palazzo Loredan. Esito di una feconda collaborazione.

Adunanza di sabato 29 gennaio 2022
* [nessuna]

Adunanza di sabato 19 febbraio 2022
* Lorenzo Lazzarini s.e., Due kouroi arcaici ritrovati nel sud dell'Italia: due storie diverse, un unico scultore?
* Paolo Villoresi s.c.r., La comunicazione quantistica per gli usi quotidiani.

Adunanza di sabato 26 marzo 2022
* Gerolamo Lanfranchi s.e., Il cammino della ricerca che ha portato allo sviluppo dei nuovi vaccini a RNA messaggero.

Adunanza di sabato 30 aprile 2022
* Gherardo Ortalli s.e., ULTRAS: il libro che non potrete mai leggere.
* Jacopo Bonetto s.c.r., Alessandro Mazzariol, I Fenici nel Mediterraneo: archeologia, archeometria e mobilità dei popoli dallo scavo della necropoli di Nora (Sardegna).



MOSTRE E INIZIATIVE CORRELATE

All'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti: vetri d'autore, scatti mistici in bianco e nero in dialogo con carte d'archivio e volumi del fondo Luzzatti, classicismo figurativo in dipinti e sculture di un artista tedesco contemporaneo, opere del movimento artistico culturale romanì

Il 9 settembre 2021 è stato assegnato il Premio Glass in Venice giunto alla nona edizione e promosso dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia per valorizzare l'arte vetraria a livello internazionale. Il premio è stato assegnato all'artista-designer Federica Marangoni con premio alla carriera e al maestro vetraio Mauro Bonaventura, entrambi veneziani. 
Opere di entrambi i premiati sono state esposte nell'atrio di Palazzo Loredan, sede dell'Istituto Veneto, dal  4 settembre al 12 settembre, nello stesso periodo, in occasione di  The Venice Glass Week Hub sono state esposte, al piano nobile, una selezione di opere di una ventina di artisti nazionali e internazionali e le opere e i progetti di quindici giovani artisti e designers under 35 nello spazio dedicato al piano terra del Palazzo.

Dal 7 al 24 marzo 2022, l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti ha ospitato nella propria sede di Palazzo Loredan, a Venezia, la mostra BUDDHA di Michael Kenna. 111 scatti in bianco e nero del Buddha, realizzati in varie parti del mondo e disposti tra le caratteristiche scaffalature del piano nobile del Palazzo, hanno guidato i visitatori lungo un percorso tra le diverse regioni (Giappone, Cina, India ecc.) in cui Kenna ha incontrato il volto del Buddha nei suoi pellegrinaggi spirituali e artistici. 
La sezione documentaria della mostra, dal titolo Tutto è transitorio, nulla m'appartiene. La ricerca spirituale di uno statista italiano: Luigi Luzzatti e il buddhismo, nella quale è stata esposta una selezione di documenti e libri tratti dall'archivio delle carte e dalla biblioteca di Luigi Luzzatti, che l'Istituto conserva a palazzo Loredan per volontà degli eredi.  La mostra è stata promossa da Fondazione per le scienze religiose in collaborazione con l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e l'Unione Buddhista Italiana.

Dal 20 aprile al 7 agosto 2022, l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, con il supporto della Michael Werner Gallery ospita una mostra di dipinti e sculture del rappresentativo artista tedesco MARKUS LÜPERTZ fra gli artisti contemporanei più importanti ed influenti nell'Europa del secondo dopoguerra. Lüpertz è impegnato in un dialogo critico con i pittori del passato. L'artista ha affermato: "Vivo con artisti che costantemente recupero dai recessi della storia, e poi diventano parte della mia vita quotidiana, sono i miei compagni, esistono per me. Li affronto come se fossero vivi".

Dal 23 aprile al 27 novembre 2022, nel piano terra espositivo di palazzo Loredan,  è ospitata la mostra Eugen Raportoru: The Abduction from the Seraglio. Roma Women: performative strategies  of Resistence, evento collaterale della 59ma Biennale di Venezia e personale di un artista di origine Rom, presentata in collaborazione con un collettivo di donne artiste e intellettuali romanì. 
La mostra rappresenta una nuova pietra miliare nella storia dell'arte europea e una conquista del vivace movimento culturale europeo dei Rom.

Dal 4 al 12 settembre 2021 The Venice Glass Week  il grande festival internazionale che dal 2017 viene promosso dall'Istituto Veneto assieme  alle Stanze del Vetro-Fondazione Cini, dalla fondazione Musei Civici di Venezia, dal Consorzio Promovetro e dal Comune di Venezia.  L'iniziativa è ideata per celebrare, promuovere e supportare l'attività artistica ed economica per la quale la città lagunare è conosciuta in tutto il mondo da oltre 1.000 anni. La quinta edizione #VivaVetro!, che si è tenuta dal 4 al 12 settembre 2021, ha totalizzato 78.000 visitatori. Il programma del festival comprendeva quasi 250 eventi organizzati da 170 partecipanti in 146 diverse sedi tra Venezia, Murano e Mestre, comprendendo mostre, visite guidate, laboratori, dimostrazioni, conferenze, attività per famiglie e molto altro ancora.


PARTNERSHIP
Fondazione Musei Civici di Venezia
Fondazione per le scienze religiose, Bologna
Unione Buddhista Italiana, Milano
Michael Werner Gallery, Berlin-London-New York
ERIAC, European Roma Institute of Art and Culture, Berlin


MOSTRE A PALAZZO FRANCHETTI 

A palazzo Franchetti è ripresa con vigore l'attività convegnistica ed espositiva dopo la paralisi del periodo pandemico. Nei mesi passati è ripresa l'attività convegnistica propria dell'Istituto e quella di terzi che ospitiamo. Queste ultime attività, che ricomprendono convegni, conferenze e seminari promossi da Università ed Istituzioni italiane e straniere, è coordinata e facilitata con grande professionalità da tutto il personale della VIC che ringrazio sentitamente a nome della Presidenza.  

Di particolare importanza è stata l'attività espositiva: sono state ospitate importanti mostre, alcune ancora in corso, quali:

Massimo Campigli e gli Etruschi, dal 23 maggio al 13 marzo 2022;
Power & Prestige. Simboli del comando in Oceania dal 16 ottobre 2021 al 13 marzo 2022;
Beyond: Emerging Artists, artisti emergenti degli Emirati Arabi dal 20 aprile al 22 maggio;
Présence di Claudine Drai dal 22 aprile a 15 maggio;
Dreamflowers di Laurent Reypens dal 3 giugno fino al 15 settembre;
Antoni Clavé. Lo spirito del guerriero dal 22 aprile al 23 ottobre;
Vampires in Spaces di Pedro Neves Marques - Padiglione ufficiale del Portogallo, dal 23 aprile al 27 novembre;

Nel giardino di palazzo Franchetti sono inoltre esposte le opere:
Arena, installazione di Pietro Lissoni, dal 23 aprile al 27 novembre;
Untitled di Heinz Mack, dal 23 aprile al 17 luglio.

Un ringraziamento particolare è dovuto ad Art Capital Partners (ACP), la società che ha progressivamente preso in carico da VIC  tre piani del corpo principale della fabbrica di Palazzo Cavalli Franchetti per organizzarvi mostre ed eventi culturali. Alla loro autonoma iniziativa si deve in particolare la splendida mostra Campigli e gli Etruschi che ha avuto un notevole successo di critica e di pubblico. Ricordo, con rimpianto e vicinanza alla sua famiglia, che nel corso del 2022 è mancato il dott. Franco Calarota, uno dei maggiori galleristi italiani di arte moderna e contemporanea, Presidente di ACP e figura centrale nel progetto di collaborazione fra ACP e VIC. Lo ricordiamo con gratitudine e ammirazione per le sue capacità imprenditoriali, in particolare nel campo del marketing culturale, e per la sua competenza e passione di grande conoscitore d'arte. 





BIBLIOTECA E ARCHIVI 

affidati alle preziose cure di Carlo Urbani

Per quanto riguarda la biblioteca, contunua la catalogazione e l'inventariazione della biblioteca storica dell'Istituto: dal maggio 2021 a tutto aprile 2022 il dott. Carlo Urbani ha operato  su 7.065 inventari della biblioteca, in particolare inserendo in Indice e in Polo 1.685 titoli e 261 entità che non risultavano presenti a catalogo (il dettaglio è specificato nel rapporto allegato); si tratta principalmente di titoli appartenenti alla biblioteca di Luigi Luzzatti, il cui catalogo ora è in gran parte visibile nell'OPAC dell'Indice del Servizio Bibliografico Nazionale (mancano ancora diversi opuscoli e i periodici, ma un po' alla volta si arriverà); il lavoro di conversione retrospettiva del catalogo ha consentito anche di trovare raccolte di qualche pregio, come la collezione di opuscoli di propaganda fascista pubblicati a Venezia durante la RSI (di cui un breve cenno ne "La Polifora" di gennaio 
http://www.istitutoveneto.org/lapolifora/019/pdf/02.pdf)Grazie alla collaborazione del dott. Matteo Giro, nel corso del 2021, sono state realizzate le schede in Indice e Polo degli opuscoli editi durante la stagione della Municipalità democratica (1797) e pervenuti alla biblioteca dell'Istituto con il lascito di S.R. Minich (vedi catalogo allegato); durante questo periodo è stato garantito continuativamente il servizio di accesso alla documentazione conservata e la riproduzione digitale dei documenti richiesti.

Per quanto riguarda l'archivio: grazie alla presenza di studenti impegnati nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro) e di tirocinanti di Ca' Foscari è stato possibile proseguire diversi progetti di inventariazione: in particolare, è proseguito il lavoro di riordino delle carte di Carlo Anti (la sezione "Corrispondenza" e la sezione "Attività scientifica"), che dovrebbe consentire di poter pubblicare l'inventario in tempi ragionevoli; si è messo mano, inoltre, al censimento, riordino fisico e prima descrizione del subfondo dell'archivio storico dell'Istituto rappresentato dalle carte dell'Istituto Nazionale Italiano, voluto da Napoleone. Anche quest'anno (2021), come il precedente (2020), la biblioteca dell'Istituto è stata destinataria di un contributo del Ministero della Cultura per l'acquisto di volumi. Durante questo periodo è stato garantito continuativamente il servizio di accesso alla documentazione conservata e la riproduzione digitale dei documenti richiesti.
 
In particolare, in questo anno accademico è stata realizzata una collaborazione con l'Istituto Luigi Einaudi che ha ricevuto l'incarico dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) di individuare i documenti conservati presso archivi esterni all'ABI utili a ricostruire la propria storia, al fine di realizzare una sorta di "archivio esterno" complementare a quello conservato nella sede dell'ABI, parzialmente lacunoso. Evidentemente è stato all'interno del Fondo archivistico delle carte di Luigi Luzzatti, come è noto donato dalla famiglia all'Istituto Veneto già dagli anni '30, che sono stati individuati i fascicoli significativi per questo progetto: dalla corrispondenza con Giuseppe Bianchini, direttore dell'ABI dal 1916, a quello della Conferenza economica internazionale di Genova del 1922, con informazioni confidenziali sui progetti inglesi avute in una riunione a Londra e valutazioni sulla posizione che l'Italia può tenere rispetto ad essi, al fascicolo miscellaneo relativo alle Associazioni bancarie con documenti compresi tra il 1919 e il 1923, all'interno del quale, tra l'altro, si trova la richiesta di sostenere un'azione di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per ottenere largo consenso all'istanza di revisione della politica di risanamento del bilancio dello Stato.
Visto il felice esito della collaborazione, l'auspicio è che la collaborazione avviata con l'Istituto Luigi Einaudi e con l'Associazione Bancaria Italiana possa continuare in futuro.

l'Istituto ha anche intrapreso trattative al fine di acquisire importanti archivi 




ALTRE INIZIATIVE

Nata da un'idea e per iniziativa del personale dell'Istituto, maturata in tempo di pandemia, la Polifora è il periodico online che esce come supplemento alla newsletter. Giunta alla ventitreesima edizione, si configura come strumento di divulgazione per l'Istituto attraverso i canali social, che si caratterizzano per uno stile comunicativo conciso e incisivo. A tutti i nostri soci - in particolare ai nuovi eletti - va l'invito a concordare con la redazione contributi per i prossimi numeri.  Sono infatti proseguite le pubblicazioni di brevi video e articoli sul periodico online, con cadenza mensile. 


La Polifora 

*** LA POLIFORA - Elenco contenuti dei numeri dal 13 al 23
 
La Polifora 13 (luglio 2020)
Paolo Legrenzi, Fantasia e Innovazione
Giuseppe O. Longo, Progetto Matusalemme
Sebastiano Pedrocco, Tracce dal passato. La data ritrovata
Dall'album dei ricordi, Andrea Gloria. Il conservatore della patavinitas
Foto di Giovanni Piazza, Laguna e cielo: armonie d'azzurro

La Polifora n. 14 (agosto 2021) 
Donatella Calabi, Presentazione del volume" Marghera. Città Giardino"
Paolo Legrenzi, Regole e caso
Giorgio V. Dal Piaz e Carlo Urbani, Il Canale di Suez e il Traforo del Frejus nei resoconti in parallelo di Luigi Torelli all'Istituto Veneto nella seconda metà dell'Ottocento
Francesco Vallerani, La modernità e la costruzione di nuovi paesaggi: l'interfaccia terra-acqua a Marghera 
Foto di Fabio Di Lisa, Dal buio nella luce

La Polifora n. 15 (settembre 2021)
Federica Marangoni, Premio Glass in Venice 2021 alla carriera, si racconta tra i busti del Panteon Veneto
Mauro Bonaventura, Premio Glass in Venice 2021, si racconta tra i busti del Panteon Veneto
Daniele Baglioni, Scrivere l'italiano in scritture 'altre'. Testi in caratteri non latini tra il Medioevo e l'età moderna
Elena Francesca Ghedini, Il mito è ancora fra noi: Ercole
Beppe Gullino, Anna Erizzo, l'eroina che non visse
Foto di Massimo Pistore - PIXU, Scatto da "La bocca del fuoco", edizione 2021

La Polifora n. 16 (ottobre 2021)
I premi dell'Istituto Veneto nell'a.a. 2020-2021: La parola ai premiati...
Patrizia Caraveo, Oltre la luce: l'astronomia dà il benvenuto ai nuovi messaggeri celesti
Paolo Mastandrea, 421 dopo Cristo: un matrimonio e un funerale
Foto di Graziano Arici, Andrea Zanzotto e Mario Luzi

La Polifora n. 17 (novembre 2021)
Adriano Prosperi, Presentazione del volume A proposito di Sarpi
Anna Somers Cocks, Appello dell'Istituto Veneto per Venezia
Franco Cardin, Una rivoluzione scientifica transita per Padova: Ricci Curbastro, Levi-Civita, Einstein. Un secolo dalla visita di Einstein a Padova, 27 ottobre 1921
Ugo Trivellato, L'interrogativo sugli effetti di una causa: i tre premi Nobel per l'economia
Foto di Giovanni Piazza, Fantasia di cupole e nuvole (in omaggio alla festa della Salute)

La Polifora n. 18 (dicembre 2021)
Federica Restiani, Il restauro del portale di palazzo Loredan
Matteo Marton, Il restauro dei battenti del portale di palazzo Loredan
Ernesto Capocci, Massimo Capaccioli 
Antonella Nota, Il telescopio spaziale James Webb. La prossima avventura dell'umanità nell'esplorazione del Cosmo
Foto  Natale a San Marco, con i migliori auguri di Buone Feste

La Polifora n. 19 (gennaio 2022)
Daniele Morandi Bonaccossi, Il progetto archeologico regionale terra di Ninive
Giuseppe Gullino, Da Palazzo Ducale al Loredan: un trasloco di centotrenta anni fa
Carlo Urbani, «Orientare spiritualmente l'opinione pubblica»: l'antisemitismo nella propaganda della Repubblica Sociale (1944-45)
Foto Capitano dell'esercito alleato e membri della brigata ebraica riportano in sinagoga i testi sacri, (si ringrazia la Comunità ebraica)

La Polifora n. 20 (febbraio 2022)
Michele Emmer, La fobia dei numeri
Lorenzo Fellin, Divagazioni binarie
Foto di Fabio Di Lisa, Alla foce del Po di Maestra

La Polifora n. 21 (marzo 2022)
Carlo Barbante, 22 marzo: Giornata mondiale dell'Acqua
Sergio Romano, Intervista sul conflitto in Ucraina
Renato Bozio, Quanto sono veloci le molecole?
Paolo Villoresi, La comunicazione quantistica per gli usi quotidiani
Foto di Andrea Spolaor (ISP-CNR), Acqua di fusione in Antartide

La Polifora n. 22 (aprile 2022)
Michael Kenna, Buddha
Ilina Schileru, Eugen Raportoru: The Abduction from the Seraglio. Roma Women: Performative Strategies of Resistance
Antonio Metrangolo e Carlo Urbani, Tutto è transitorio, nulla m'appartiene
Immagine Istituto LUCE, Piazza San Marco, gremita di gente, simbolo della libertà ritrovata

La Polifora n. 23 (maggio 2022)
Pierluigi Panza, Antonio Canova (per la ricorrenza del bicentenario della morte)
Markus Lüpertz, Palazzo Loredan
Lorenzo Fellin, Destino ucraino, sorte ucraina
Foto di Andrea Stappert, immagini dalla mostra di Markus Lüpertz



NOSTRA EDITORIA

Sono usciti i consueti fascicoli della rivista "Atti dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti", quattro volumi di Varie e Atti di convegni e un volume dei Registri del Senato per un totale di 2018 pagine

Atti
«Atti dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti», Tomo 173, a.a. 2014-15
- Parte generale e Atti ufficiali
Tomo 178, a.a. 2019-20
- Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, fasc. I-II-III (Study Days on Venetian Glass. Enamelled and Gilded Glass of the Renaissance, a cura di ROSA BAROVIER MENTASTI e CRISTINA TONINI)
Tomo 179, a.a. 2020-21
- Classe di scienze morali, lettere ed arti, fasc. I-II-III-IV
Varie e Atti di convegni
Sarpi. L'Inquisizione, il concilio di Trento, a cura di ANTONELLA BARZAZI e CORRADO PIN
Marghera città giardino, a cura di DONATELLA CALABI e MARTINA MASSARO
Tintoretto 2019, a cura di GIUSEPPE GULLINO e IRENE FAVARETTO 
ENRICO BACCHETTI, Belluno. Dal dominio visconteo alla prima dedizione a Venezia (1404)

Venezia - Senato. Deliberazioni miste
Venezia-Senato. Deliberazioni miste. Registro XXXVI (1377-1381), vol. 23, a cura di Franco Rossi



Portale di palazzo Loredan
Si è concluso l'intervento di restauro di portale e battenti di palazzo Loredan. Il 17 dicembre 2021 è tornato a far bella mostra di sé, su campo S. Stefano, il portale monumentale di palazzo Loredan. A partire dal 27 settembre dello scorso anno, sia la cornice marmorea del portale rinascimentale (opera di Antonio Abbondi detto lo Scarpagnino), risalente alla metà del '500, che i battenti lignei intagliati a formelle, risalenti probabilmente alla seconda metà del '700, sono stati oggetto di uno scrupoloso restauro conservativo e integrativo.
Il progetto di restauro del portale lapideo si è inserito come 'cantiere didattico' nell'ambito del Corso per Tecnico del restauro attivato dall'Istituto Veneto per i Beni Culturali (IVBC), la cui collaborazione con l'Istituto, quotidianamente rinforzata dalla vicinanza - dalla connessione fisica - di casa Minich che li ospita con Palazzo Loredan, è da noi considerata di grande significato e importanza. La progettazione e direzione dei lavori è stata condotta dall'arch. Federica Restiani (responsabile scientifica IVBC) ed eseguita dai restauratori Giovanni Giannelli ed Edvige Ancilotto, con il tecnico del restauro Mario Gambatesa. L'intervento ha avuto per oggetto le masse lapidee esterne del portale, le aree di confine, e le corrispondenti membrature interne, ed è stato eseguito contemporaneamente al restauro del portone ligneo, condotto dal restauratore ebanista Matteo Marton.
La risistemazione, svolta sotto la supervisione della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, si è resa necessaria a causa della compromissione delle superfici, che soprattutto nella fascia inferiore presentavano una situazione di degrado estremamente pronunciata, e ha richiesto interventi di desalinizzazione, consolidamento e protezione, preliminari alla parziale integrazione.
Esito felice di una proficua collaborazione tra istituzioni, il portale rimesso a nuovo è tornato ad accogliere i frequentatori dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.

Per la prima volta il rapporto con gli organizzatori di una mostra diventa l'occasione per promuovere e valorizzare il patrimonio artistico della nostra sede. È infatti previsto per il prossimo mese di luglio l'avvio dell'intervento di manutenzione conservativa, eseguito dall'ebanista Matteo Marton delle quattro porte settecentesche con tarsie della sala della Polifora di palazzo Loredan. Le porte, in ulivo, carrubo e acero, sono costituite da due battenti lastronati e riccamente intarsiati e  da un'elegante e sottile cornice che riquadra le ante che presentano uno stato di conservazione mediocre a causa di un evidente degrado della superficie verniciata ed una diffusa decoesione delle tessere lastronate. L'intervento di ebanisteria è stato finanziato grazie al contributo di Michael Werner, che ha organizzato in stretta collaborazione con il nostro Istituto la mostra sull'artista tedesco Markus Lupertz ospitata nella biblioteca del piano nobile. L'artista trae linfa creativa dal palazzo, il gallerista contribuisce al restauro delle tarsie settecentesche, l'ebanista restaura 'in residenza' e l'Istituto prosegue così nella cura e tutela del patrimonio storico e artistico della sua sede storica.

Appello alle accademie Ucraina e Russa
Il 6 aprile è stato trasmesso un appello all'Accademia russa delle scienze e all'Accademia nazionale delle scienze dell'Ucraina. L'appello, sottoscritto da oltre 100 soci, aveva lo scopo di esprimere solidarietà al popolo ucraino e chiedeva di non interrompere i rapporti scientifici russo-ucraini quale esplicito gesto finalizzato alla manifestazione di una duratura volontà di pace e di mutuo progresso scientifico e umano. L'iniziativa è stata suggerita dal socio Lorenzo Fellin.

Un progetto comunicativo. 
È in corso di avvio un progetto di comunicazione multimediale, allo stato dell'arte per tecnologia, di presentazione dell'Istituto che si intende essere a disposizione di visitatori. I contenuti racconteranno la storia dell'Istituto attraverso una navigazione immersiva cheh farà ampio uso di immagini tridimensionali e di materiale di archivio. Dobbiamo lo stimolo per questo progetto alle realizzazioni di questa natura alla Fondazione Querini Stampalia, della quale siamo da centocinquant'anni e piú Ente tutore, la cui vena artistica e comunicativa è inesauribile. Al progetto collaborano i soci Ghedini, Gullino e Calabi e il personale dell'Istituto. 

Salvare Venezia dall'innalzamento del livello del mare
Un appello urgente è stato inviato il 26 ottobre 2021 al Presidente del Consiglio dei ministri prof. Mario Draghi, nell'imminenza del vertice COP26 delle Nazioni Unite.  L'appello è stato concepito, giardando alle proiezioni contenute nel sesto rapporto dell'Intergovernmental Panel for Climate Change (IPCC) pubblicato nel luglio 2021, per suscitare attenzione sulla minaccia concreta che l'innalzamento del livello relativo del mare porrà alla sopravvivenza stessa della Venezia che vediamo (e amiamo) adesso. 

Qual'era il senso dell'appello? Le proiezioni regionali contenute nel rapporto prevedono, al netto di incertezze e nel loro scenario più probabile, un aumento relativo del livello medio del mare entro il 2100 di circa un metro. Si fa strada, cioè, la certezza che, nell'attuale modalità operativa, le barriere mobili che proteggono la città dovrebbero essere chiuse in media più di 260 volte l'anno. Servono dunque altre soluzioni ai problemi di Venezia (ammesso che salvare Venezia e la sua laguna sia sempre di preminente interesse nazionale) e del suo ambiente costruito e naturale. Nell'Appello, l'Istituto si limitava a suggerire che è necessario adottare un approccio radicale e nuovo al modo in cui sono governati sia la ricerca che i processi decisionali. Appare necessaria, cioè, una strategia che ponga il problema di scegliere priorità: in considerazione dei tempi che sono stati necessari per progettare le attuali difese di Venezia e della sua laguna, è evidente che il momento di porsi il problema è adesso.  
Oltre alla presidenza, hanno fattivamente collaborato all'appello Anna Somers Cocks (un'altra ammirevole macchina da guerra), Gherardo Ortalli e Mario Piana, insieme a decine di altri consoci che hanno voluto contribuire all'appello.  Anche lo scrittore Orhan Pamuk ha contribuito con un suo scritto che ha avuto certamente un ruolo significativo nell'eco che l'appello ha avuto nella stampa internazionale. 

Basta? Io non credo.  In questi mesi, la Presidenza sta lavorando per poter bandire una consultazione internazionale, intitolata A vision for a thriving Greater Venice by 2100, sul modello di analoghe esperienze, non italiane, su temi vasti di urbanistica. Del resto, un'idea militante del ruolo dell'Istituto sulle materie di salvaguardia di Venezia e della sua laguna è nel DNA dalla nostra istituzione dai tempi delle campagne di misurazione del Magrini 1898-99 e del 1960 da noi autonomamente finanziate (regalate nel 1907 al neonato Ufficio idrografico del Magistrato alle Acque la cui costituzione, con legge dello Stato unitario, deve molto all'attivismo e all'autorità dei soci di allora). Quelle ricerche furono fondamentali per stabilire una base scientifica - la prima dopo Augusto Denaix, capitano delle truppe di Napoleone - alle conoscenze, rudimentali ad essere generosi, di idrodinamica lagunare del tempo -- e quindi circa gli effetti di provvedimenti di salvaguardia per la conservazione della laguna e della città. Ricordo anche che nel 1960 l'Istituto creò una Commissione di studio dei provvedimenti per la difesa e la conservazione della Città e della Laguna di Venezia, che ebbe un ruolo decisivo nel porre il "problema di Venezia" (titolo di un famoso convegno internazionale promosso dall'Istituto che ebbe tanta risonanza al tempo).  Poi venne il 1966 e quanto è nella memoria di tutti. E nel seguito della disastrosa alluvione di quell'anno mise in piedi diversi incontri per sollecitare, indirizzare la corretta prospettiva tecnica, rettificare la laguna di chiacchiere che disinformava il dibattito sulla salvaguardia di Venezia e del suo ambiente. Quando venne affidato a un concessionario unico tutto (gli studi, le ricerche, il progetto di opere, di fatto le decisioni sia tecniche che politiche), l'Istituto ritenne di farsi da parte perché riteneva concluso il suo compito. Possiamo dire oggi che fu un errore. La Commissione riprese i suoi lavori solo durante la Presidenza di Gian Antonio Danieli. 

Io credo che l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, con l'autorità che gli deriva dai 150 anni di pensiero e azione sulla salvaguardia di Venezia e del suo ecosistema, debba trovare vasto consenso su un approccio radicale e nuovo circa il modo in cui la ricerca e le decisioni su questa materia sono governate. L'approccio che oggi è necessario deve considerare in modo laico e avvertito i molti interessi in gioco, i possibili modelli di sviluppo sociale ed economico per l'ampia civitas metropolitana che include Venezia, le opzioni possibili per la conservazione dell'ambiente costruito e per i servizi degli ecosistemi - e decidere quali debbano avere priorità. Una tale visione deve guardare lontano nel tempo, ben oltre la nostra aspettativa di vita, in modo trasparente sulle premesse scientifiche e tecniche. Questa visione deve significare un piano per uno sviluppo sostenibile dell'ambiente costruito e naturale che ricomprenda la conservazione della città di Venezia e dei suoi tesori d'arte, il corretto ripristino, conservazione e fruizione dei servizi ecosistemici (avvertite intorno alla loro storia e alla loro evoluzione futura), la promozione di un modello di sviluppo sociale ed economico delle comunità umane e delle attività economiche compatibili con l'ambiente veneziano; e, se mi consentite soprattutto, le opere architettoniche, urbanistiche, strutturali e ingegneristiche che le renderanno capaci di affrontare i cambiamenti climatici e le sfide delle economie future. Augusto Ghetti, idraulico illustre, anima della Commissione di Studio e Presidente dell'Istituto Veneto per due mandati, scrisse, al commiato dal suo magistero universitario nelle conclusioni delle sue Riflessioni su Venezia espresse agli amici, «Agli adoratori della Laguna com'era, dov'era dobbiamo ricordare che continuamente nei secoli essa è stata manomessa e risistemata per consentire le esigenze della vita e della prosperità di Venezia».  Sembra eretico oggi, ma voglio ricordare che il ruolo dell'Accademico sta nel rigore dell'analisi e nella chiarezza della riflessione, come insegna un altro Magistero esemplare, quello del consocio Giovanni Marchesini. Da Rettore dell'Ateneo padovano scrisse che per le Istituzioni non esistono cammini già tracciati per il futuro, ma la mancanza di risorse infinite, anziché rappresentare una giustificazione, deve costituire la motivazione per concentrare le risorse su progetti forti la cui attuazione potrebbe richiedere il sacrificio di una parte dell'esistente, con scelte anche politicamente impopolari. 

Peraltro, una consultazione internazionale non sarebbe una novità per l'Istituto. Nell'ottocento, l'Istituto Veneto ha organizzato decine di premi scientifici e concorsi di idee che hanno lasciato nel nostro prezioso archivio un deposito di progetti, disegni e idee visionarie e affascinanti che ci affascinano ancora oggi. E ricordo che per decenni l'Istituto era chiamato dall'Imperial Regio governo a provvedere pareri su progetti di ingegneria che riguardavano il Veneto. Quel ruolo militante, terzo, autorevole, coraggioso, che nulla deve a nessuno è - io credo - il nostro. 




*             *            *  


INFINE

Come non del tutto irrituale in queste occasioni, dopo aver ripercorso i molti impegni e le molte iniziative dell'ultimo anno, il primo di questo Consiglio di Presidenza, mi permetto di rubarvi qualche altro minuto di considerazioni più generali sul ruolo della nostra Accademia nel mondo che cambia - non dirò delle Accademie in generale, per la condizione di privilegio che caratterizza l'Istituto Veneto. I privilegi sono fatti per essere sfruttati e non per sedercisi sopra, come dicono gli anglosassoni. Dunque, pur se la direzione generale rimane quella di sempre, emerge chiaramente nelle intenzioni di questa Presidenza un'attenzione rinnovata all'attualità e ai grandi temi di salvaguardia che il contesto veneziano propone - paradigma di un problema globale e generale, che riguarda tutto e tutti: come adattarsi ai cambiamenti climatici che ci aspettano. Il compito delle Accademie non è quello di produrre scienza. A Venezia, in particolare intorno alle ricerche sulle scienze del clima del consocio Carlo Barbante, e a Padova esistono enclaves accademiche che producono grande scienza, e che centrano intorno a Venezia e ai cambi climatici un caso di specie di importanza globale. Compito delle Accademie è tradurre buona scienza in reti di politica e di comunicazione, come facevano i consoci soprattutto alla fine dell'800: si usava definire un dovere civile, negli anni della mia formazione a Venezia, adoperarsi perché scienza e politica siano tempestivamente partecipate.  

Quanto alla direzione generale delle attività che quotidianamente l'Istituto organizza, pianifica, incoraggia, ospita e comunica, essa rimane centrata su una visione della cultura come valore unitario, nella quale le specializzazioni anche di frontiera devono combinarsi fra loro senza rigide divisioni,  in quel naturale e spontaneo clima di scambi interdisciplinari in cui sta l'unicità delle Accademie secondo Leopoldo Mazzarolli, indimenticato Presidente di questa Accademia che fu il massimo studioso della ragione giuridica delle Accademie e del loro significato nella società di oggi. Senza confini tra settori, le due culture - forzate al confronto dalle adunanze a classi riunite - prosperano in quella fertile promiscuità, cardine dello spirito vitale delle Accademie.  

Questa è la prospettiva nella quale vanno intese tutte le attività che vi ho brevemente descritto. Non è stato semplice, come ogni anno, per la complessità del quadro locale e nazionale in cui l'Istituto ha sempre dovuto operare, ma non possiamo certamente confrontare le condizioni di contorno di quest'anno con quelle, ad esempio, del primo anno pandemico che ha dovuto affrontare la Presidenza Ortalli.  La sintesi, troppo lunga eppure cosí incompleta, delle iniziative che l'Istituto ha realizzato nell'anno accademico che oggi si chiude ci parla di una Accademia viva e vitale.  Ne siamo orgogliosi per una ragione specifica: siamo ab immemorabili una Istituzione che, per vivere, deve contare sull'impegno giornaliero del suo corpo sociale e dei suoi collaboratori. La nostra forza sta proprio nel fatto che i contributi pubblici e privati al nostro bilancio sono di norma meno del 10% del totale, obbligandoci ad una gestione attenta del nostro patrimonio e delle spese (Dio benedica il Direttore e l'Amministratrice con tutti i suoi predecessori): ma garantendoci rispetto a condizionamenti di qualunque natura. Questa libertà, cosí autorevolmente descritta da Gherardo Ortalli, vogliamo continuare a spenderla nel modo piú alto e responsabile. 
Vi ringrazio. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



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