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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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Marina Saetta

Marina Saetta
Professoressa ordinaria di Malattie dell'Apparato Respiratorio nell'Università di Padova

- s.c.r. eletta il 15 giugno 2024

Marina Saetta è Professore Ordinario in Malattie dell'Apparato Respiratorio e Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Pneumologia (UOC) dell'Azienda Ospedale-Università di Padova. Consegue la maturità classica al liceo Tito Livio e si laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Padova nel 1978 con il massimo dei voti e la lode. Nel 1982 consegue la specializzazione in Medicina del Lavoro e nei tre anni successivi frequenta come Research Fellow i Meakins Christie Laboratories della McGill University a Montreal, Canada, dove acquisisce le basi per le sue ricerche future e costruisce i legami scientifici che caratterizzeranno tutta la sua carriera accademica e scientifica. Rientrata a Padova, diventa Ricercatore nel 1988, Professore Associato nel 2000, Professore Ordinario nel 2006 e infine Direttore della Pneumologia nel 2008.
In questi anni si è dedicata allo studio clinico-traslazionale delle malattie polmonari, soprattutto asma bronchiale e patologie legate al fumo di sigaretta, dimostrando il suo impegno sia dal punto di vista clinico che di ricerca di base. Nel 1998, circa 10 anni dopo il suo ritorno da Montreal, è stata premiata con la "Cournand Lecture" conferita dalla European Respiratory Society (ERS) ai migliori giovani scienziati europei con meno di 45 anni di età: è stata la prima donna a ricevere questo riconoscimento.
Nel 2008 è stata premiata con la "Christie Lecture" conferita dai Meakins Christie Laboratories ai migliori Fellows della McGill University di Montreal. L'European Respiratory Society nel 2011 le ha assegnato il "Presidential Award" a riconoscimento del merito scientifico e del contributo innovativo alla medicina respiratoria e nel 2015 l'ha premiata con l'"Honorary Member Award", che viene conferito a personalità scientifiche di punta nel panorama internazionale. L'importanza di questi riconoscimenti, assegnati per la prima volta a una donna italiana, è stata enfatizzata dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che le ha inviato una lettera di elogio e le ha conferito il premio artistico "l'Eremita". Oltre che dell'ERS, è membro onorario dell'American College of Chest Physicians e dei Meakins Christie Laboratories della McGill University di Montreal. Dal 2017 è membro dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti. Ha ottenuto numerosi finanziamenti per la ricerca dal Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca (MIUR), dall'Ateneo di Padova e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Ha pubblicato 187 articoli su riviste indicizzate sul Journal Citation Report e oltre 300 abstract presentati a convegni nazionali ed internazionali, ottenendo i seguenti indicatori bibliometrici: Impact Factor Totale 2823,7; Impact Factor medio per articolo 15,1; Citazioni totali 15825; h-index: 68. È stata invitata a tenere oltre 50 conferenze internazionali. Fa parte dell'Editorial Board di numerose riviste scientifiche internazionali (tra cui European Respiratory Journal, American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine e Chest). Nel 2011 è stata nominata dal MIUR membro della commissione per la valutazione della qualità della ricerca (VQR), e ha partecipato a numerose commissioni dell'Università di Padova (Commissione Scientifica di Area, Commissione Programmazione e Sviluppo del Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco Vascolari e Sanità Pubblica, Piscopia Management Committee e Commissione Bo 20-22 per gli 800 anni dell'Università di Padova). Parallelamente all'attività scientifica ha svolto attività didattica per studenti, specializzandi e dottorandi, ricoprendo il ruolo di responsabile del Curriculum "Scienze Toraco-Polmonari" per il Dottorato di Ricerca in Medicina Specialistica Traslazionale "GB Morgagni". Nel ruolo di Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Respiratorio ha formato un numero in costante aumento (attualmente 60) di giovani pneumologi provenienti da tutta Italia. Come Direttore della Pneumologia, oltre a quello dei 60 specializzandi, coordina il lavoro di una equipe formata da 8 medici e 3 biologi. Questa equipe, coinvolta in prima linea nell'affrontare l'emergenza della recente pandemia e dedicata soprattutto alla cura e al benessere dei pazienti, ha pubblicato numerosi lavori scientifici internazionali su COVID-19. Questa esperienza ha messo in luce come una emergenza sanitaria possa fornire un'opportunità unica per sviluppare strategie cliniche innovative per la cura del paziente, realizzare studi per la comprensione di nuove malattie e formare giovani medici dedicati alla clinica e alla ricerca.


 

 
 



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