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Maria Cristina Rulli Professoressa ordinaria di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia nel Politecnico di Milano

Maria Cristina Rulli
Professoressa ordinaria di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia nel Politecnico di Milano

- s.c.r. eletta il 15 giugno 2024

Maria Cristina Rulli è Professore Ordinario di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia presso il Politecnico di Milano. Dal 2021 è vicepresidente del Gruppo Italiano di Ingegneria Idraulica (GII). Dal 2015 è membro del comitato direttivo del "Centro di ricerca interdisciplinare su Sostenibilità e Sicurezza
umana: Co-Operation & Governance Agendas. M.C. Rulli ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria Idraulica presso il Politecnico di Milano (Italia), è stata ricercatore associato presso l'Università della California a Berkeley e Professore Associato presso il Politecnico di Milano. E' docente
del corso di "Water and Food Security", di "Global Environmental Changes" presso il Politecnico di Milano all'interno dei corsi di Ingegneria Ambientale, e del corso di "Climate and Hydrology" nell'ambito del programma di Architettura e Urbanistica. Insegna inoltre il corso "Sustainable Water and Food Security" nell'ambito del Dottorato in Ingegneria dell'Ambiente e delle Infrastrutture e del Corso di Alta Formazione "Honours Programme Engineering for Sustainable Development. È autrice di oltre 150 articoli nei settori dell'idrologia, della geomorfologia fluviale, dell'idrologia e della stabilità dei pendii, delle risorse idriche globali e delle valutazioni delle risorse naturali secondo scenari di cambiamento globale. La sua ricerca più recente si è concentrata sull'interazione tra processi idrologici e società. Utilizzando la prospettiva del nesso Cibo-Energia-Acqua (FEW), ha studiato gli impatti sulla sicurezza alimentare e idrica indotti dai cambiamenti globali. Ha analizzato il fenomeno emergente della Large Scale Land Acquisition (LSLA) e le sue implicazioni sulla sicurezza alimentare, nonché sulla governance dell'acqua, sui mezzi di sussistenza rurali e sull'emergere di conflitti per la risorsa idrica. Le ultime ricerche riguardano la relazione tra salute e ambiente. In particolare ha studiato il nesso tra sistema alimentare insostenibile e insorgenza di malattie (ad es. legate al cibo; non trasmissibili, zoonotiche;).
L'attività di ricerca della Prof. Rulli è incentrata su temi di rilevante interesse e impatto scientifico e
sociale. Attraverso metodi di indagine allo stato dell'arte per quanto riguarda la modellazione numerica
a scala globale del ciclo dell'acqua, la Prof. Rulli ha disegnato, in modo deliberato e obiettivo, l'influenza
che il sistema produttivo globalizzato ha sull'utilizzo dei terreni agricoli, quantificandone gli effetti negativi
sulle economie delle classi sociali più deboli nei paesi economicamente più svantaggiati del mondo. In
connessione con questa attività, la sua ricerca è anche stata in grado di mostrare i meccanismi attraverso i quali alcune irrazionali politiche di produzione di bio-carburanti generino delle alterazioni significative nella catena di produzione e domanda di alcune derrate alimentari di base, quali il mais, che
hanno prodotto e possono, in assenza di meccanismi di salvaguardia, ancora produrre la crescita dei
prezzi del cibo necessario alla sussistenza in popolazioni già ai limiti della povertà.
La Prof. Rulli è da sempre impegnata nella valorizzazione della presenza delle donne nella ricerca
scientifica, sia dedicando il proprio tempo a programmi quali Talented Girls in STEM, sia attraverso
l'attiva mentorship di giovani ricercatrici, a livello nazionale e internazionale.
La Prof. Rulli è sempre stata, infine, vicina all'Istituto Veneto nelle sue attività scientifiche. Nella sua
qualità di Vicepresidente del Gruppo Italiano di Idraulica ha per esempio, nel 2023, organizzato un
importante convegno presso l'Istituto nel corso del quale importanti editori di riviste scientifiche di rilievo
hanno incontrato la comunità scientifica italiana e molti soci del nostro Istituto.
Maria Cristina Rulli è autrice di più di 140 pubblicazioni su riviste internazionali recensite: l'impatto del
suo lavoro scientifico è di altissimo livello. Secondo Scopus il numero totale di citazioni dei suoi lavori è
pari a 5894, mentre il suo h-index è pari a 44 (Aprile 2024). Il suo lavoro la pone sistematicamente
nel 2% tra i ricercatori più influenti al mondo (Ioannidis, 2023).


 

 
 



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