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Nuove forme di vita?

Martedì 17 Febbraio 2009 - Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - ore 17:30

Intervengono Gian Antonio Danieli e Giuseppe Galletta; coordina Elisabetta Tola
 
Benché non esista ancora una soddisfacente definizione scientifica del concetto di vita, negli ultimi decenni enormi sono stati i progressi delle conoscenze in ambito biologico, in particolare sui costituenti materiali degli organismi conosciuti e sul loro ruolo a livello biochimico e genetico. Si sono così riproposti all'attenzione degli scienziati i problemi della possibile origine a-biologica della vita sulla Terra, della possibile esistenza di forme di vita al di fuori del nostro pianeta e, da ultimo, della possibile costruzione artificiale di microrganismi a partire da costituenti biochimici prodotti per sintesi.
I sistemi viventi sono robusti, flessibili, capaci -  entro certi limiti -  di affrontare variazioni delle caratteristiche chimiche, fisiche o biologiche del loro ambiente,  mediante riorganizzazione della loro struttura morfo-funzionale. Come possiamo imparare a costruire sistemi che abbiano caratteristiche simili a quelli viventi? L'idea  è di provare a riprodurre in vitro (e perciò artificialmente) i meccanismi fondamentali delle cellule. Diversi laboratori, sparsi in tutto il mondo, sono impegnati in questo tipo di ricerche. Molte sono le applicazioni che fin da ora appaiono interessanti: colonie di cellule artificiali potrebbero funzionare come minuscoli e versatili "processori", in grado di elaborare informazioni provenienti dal loro ambiente e produrre risposte chimiche mirate al raggiungimento di obiettivi predeterminati. Nano-dispositivi potrebbero essere incapsulati in cellule artificiali e servire sia come "fabbriche di molecole" sia come "veicoli" per il trasporto e il rilascio mirato di sostanze, ad esempio farmaci.
L'Astrobiologia (o Esobiologia, intendendo questi termini lo studio delle possibili forme di vita esistenti o esistite al di fuori del pianeta Terra), oltre a cercare di accertare la presenza di acqua e di molecole organiche pre-biotiche nello spazio extraterrestre, tenta da un lato a riprodurre in laboratorio le transizioni che portano alla formazione di molecole organiche complesse (precursori di stati di auto-organizzazione, che precedono a loro volta il raggiungimento di funzioni come il sostentamento e la riproduzione), dall'alto a studiare il comportamento di campioni di suolo, sostanze chimiche e colture batteriche, in condizioni sperimentali che simulano sistemi ambientali extraterrestri, ad esempio quello di Marte.

 
 
 
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Link

Laboratorio Italiano di Simulazione Ambienti:
Simulatore dell'Ambiente Marziano

Bioastronomia/Astrobiologia in Italia

da il Corriere della Sera: La vita sintetica, di Giorgia Scaturro

da il Corriere della Sera: I super batteri alla prova di Marte, di Giovanni Caprara

da J.Craig Venter Institute: Venter Institute Scientists Create First Synthetic Bacterial Genome

 
 
 
 

Registrazione video dell'incontro

 

Le icone in questa pagina sono, da sinistra a destra, tratte da:
http:// ww w.galletta.it/gg/stampa/lisa/index.html
http: //mars.jpl.nasa.gov/mro/gallery/press/20080320a.html
http: //w ww.jcvi.org/cms/uploads/media/news_2007_06_28-2-hi.jpg

 
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