Intervengono Giorgio Vittorio Dal Piaz e Giuliano F. Panza; coordina Giancarlo Sturloni
Osservare le forme, analizzare la composizione e registrare i movimenti della litosfera terrestre consentono, con l'ausilio delle moderne tecnologie, una conoscenza approfondita del territorio e la formulazione di ipotesi sulla sua evoluzione geologica. Il Mediterraneo ha una storia di oltre 200 milioni di anni: è il residuo dell'oceano mesozoico della Tetide, progressivamente ristrettosi fino alla collisione tra il continente africano e quello europeo, causando la genesi delle catene perimediterranee, e poi in parte riaperto. Continui mutamenti sono ancora in atto, in parte graduali e in parte improvvisi, a volte con effetti catastrofici. Terremoti, maremoti, eruzioni, frane e smottamenti non si possono evitare, né ad oggi è possibile prevederli con precisione. L'irregolarità spaziale e temporale con cui tali eventi si succedono contribuiscono alla riduzione della consapevolezza del rischio e, di conseguenza, all'esiguità delle risorse dedicate alla sua mitigazione, anche se disponiamo di sufficienti informazioni per formulare scenari attendibili e di strumenti adeguati per poter fronteggiare le calamità ambientali.
Sismicità e geodinamica in Italia, di Giampaolo Pialli
Giorgio Vittorio Dal Paz: Presentazione
Giuliano F. Panza: Presentazione
dall'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia:
L'orogenesi appenninica
dall'Università di Pisa:
La Geologia Regionale
dall'Istituto Nazionale diGeofisica e Vulcanologia
Distribuzione della sismicità e aree sismogenetiche nel Mediterraneo e in Europa
dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Natura e geodinamica della litosfera nell'alto Adriatico
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http://www.geos.vsp.it/riflessione.php
http://www.marcobonatti.it/nuovo/geo/geo.php
http://www.volcano.si.edu/world/region.cfm?rnum=01