Conferenza
Artisti collezionisti a Venezia tra Cinquecento e Settecento
Mercoledì 3 luglio 2024, ore 18.00
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Palazzo Franchetti, Campo S. Stefano, Venezia
È giunto alla ventisettesima edizione il tradizionale Seminario di storia dell'arte veneta, frutto della felice collaborazione tra l'Ecole du Louvre e l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.Tema di questa edizione: Venezia e il Collezionismo, XV-XX secolo.
Il seminario, a numero chiuso, è riservato agli iscritti. È invece sempre aperta al pubblico la conferenza di chiusura, affidata quest'anno a Linda Borean, Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, Università degli Studi di Udine. Tema della conferenza, che si terrà a palazzo Franchetti mercoledì 3 luglio alle ore 18.00, sarà Artisti collezionisti a Venezia tra Cinquecento e Settecento.
Nell'ambito del collezionismo di età moderna a Venezia, il fenomeno dell'artista collezionista ne costituisce uno degli aspetti tra i più affascinanti e complessi, ponendosi come prisma riflettente aspirazioni di promozione socio-culturale e/o intellettuale, pratiche di studio, vicende di botteghe e accademie, relazioni professionali e personali, ruoli occasionali di agente, restauratore, mercante: tutti elementi da ricostruire a partire da memorie archivistiche e visive talora molto generose, talora frammentarie.
Nel corso della conferenza, ci accosteremo, tra le altre, ad alcune personalità, come Alessandro Vittoria e Nicolas Régnier, che hanno caratterizzato in maniera originale la facies dell'artista collezionista nella Serenissima tra Cinquecento e Settecento. Ingresso libero, fino a esaurimento posti. Il Seminario di storia dell'arte veneta si svolge annualmente nel mese di giugno; le iscrizioni si aprono generalmente nel mese di aprile.
Per informazioni consultare il sito www.istitutoveneto.it o scrivere alla segreteria organizzativa (indirizzo email: laura.padoan@istitutoveneto.it).
Tg Regionale edizione 1 ottobre 2012, ore 14,00 al minuto 12:00
Guarda il servizio giornalistico
28 gennaio 2013
Una vita meravigliosa
Sapeva spiegare l'evoluzione come fosse una partita di baseball. Ma Stephen Jay Gould è stato anche uno dei più grandi biologi dell'ultimo secolo, col coraggio di ripensare Darwin e sfidare sia il riduzionismo biologico sia il creazionismo. Alessandro Ottaviani, storico delle idee all'università di Catania, lo racconta in Stephen Jay Gould (Ediesse, 2012). Con le interviste di Fabio Pagan a Elisabeth Lloyd, docente di biologia e di storia e filosofia della scienza all'Indiana university, e Gerd Müller, docente di zoologia all'università di Vienna, raccolte in occasione del convegno internazionale organizzato dall'Istituto Veneto di scienze lettere e arti di Venezia a dieci anni dalla scomparsa di Gould.