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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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L'acqua e la luce. La fotografia a Venezia all'alba dell'Unità d'Italia.

 
L'acqua e la luce. La fotografia a Venezia all'alba dell'Unità d'Italia.

Mostra fotografica a 150° anni dall'Unità d'Italia
3 marzo 2011 - 15 maggio 2011
Mostra fotografica
Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Camopo Santo Stefano, Palazzo Loredan


Informazioni
Comitato scientifico: Gian Piero Brunetta, Sara Filippin, Carlo Montanaro, AlbertoPrandi, Carlo Alberto Zotti Minici.
Promossa da Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
con il patrocinio di Regione del Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Venezia
Catalogo: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Orari
da martedì a domenica dalle ore 11 alle ore 18;
Giorno di chiusura: lunedì.
Biglietto
€. 3,00
Informazioni
tel 0412407711
In collaborazione con: società Venezia Iniziative Culturali srl
Si ringrazia: Venezia Marketing & Eventi.

 
La mostra rivisita il periodo cruciale conclusosi con l'unione di Venezia e del Veneto all'Italia, rivolgendo lo sguardo ad un aspetto poco frequentato da parte degli storici del Risorgimento: come la fotografia ha guardato alla città e testimoniato quegli eventi nell'arco temporale collocato tra l'esaltante esperienza della Repubblica di Manin, il coronamento di quei sogni patriottici lungamente coltivati e l'ingresso di Venezia nell'Italia unita. Si giunge così a delineare un trentennio della vicenda iconografica cittadina, contrapponendo la Venezia del periodo austro-ungarico a quella ormai italiana, allo scopo di offrire uno sguardo d'insieme sintetico sulla città e mettere in luce le modificazioni che la fotografia poté rilevare.
La mostra comprende opere originali di autori diversi e in formati diversi, provenienti da varie collezioni, pubbliche e private, veneziane e venete, vetri da proiezione fotografici e stereogrammi con vedute di Venezia, oltre che alcuni apparecchi ottocenteschi per la visione (es. un megaletoscopio, alcuni stereoscopi, un grafoscopio, ecc.) e una rara camera ottica per la ripresa di dagherrotipi con ottica Ponti.
Il percorso dell'esposizione è costituito da tre insiemi: uno più tradizionale di tipo vedutistico in cui si assiste alla contaminazione di più dimensioni temporali; un secondo più propriamente storico, che intende documentare come negli anni del dominio asburgico la fotografia mantenga un atteggiamento abbastanza equidistante e sia difficile cogliere quell'avversione antiasburgica crescente che viene documentata da altre fonti letterarie e memorialistiche; l'ultimo che
mostra come, grazie alla fotografia, si possa andare alla scoperta, quasi in compagnia di pittori come Giacomo Favretto, d'una Venezia diversa, più viva e autentica, fatta di mestieri che si svolgono all'aperto, di nuovi protagonisti
sociali. Alla mostra fotografica si affianca una sezione cinematografica che presenta alcune riprese tra le prime mai realizzate in città, illustrando il modo nuovo di guardare a Venezia e alla vita che vi si svolgeva, determinato dal nuovo linguaggio espressivo oltre che dal periodo storico che si apriva. Grazie alla proiezione di filmati originali d'epoca, il pubblico potrà fare esperienza della visione stereoscopica con materiali originali.
 



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