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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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La fotografia del Giappone (1860-1910). I capolavori

 
Mostra d'arte, La fotografia del Giappone (1860-1910). I capolavori

Mostra d'arte
17 dicembre 2011 - 1 aprile 2012
Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Campo Santo Stefano, Palazzo Franchetti


Informazioni
Orari: 10 - 18
Aperto tutti i giorni escluso il martedì
Biglietti: Intero € 9,00;
ridotto € 7,50:
under 18 e over 65, gruppi (min 15-max 25 persone), studenti, titolari di convenzioni; ridotto scuole € 4,00
A cura di Francesco Paolo Campione e Marco Fagioli
Sito Internet
: www.fotografiagiappone.it
Catalogo GAmm Giunti
Formato 26X28,5
Pagine 320; € 39 in mostra

Ufficio Stampa
CLP Relazioni Pubbliche
tel. 02.433403 - 02.36571438
fax 02.4813841
press@clponline.it

Tra i prossimi appuntamenti del periodo natalizio veneziano, apre il 17 dicembre all'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti  la mostra che porta, per la prima volta in Italia, l'affascinante selezione di oltre 150 stampe fotografiche originali, realizzate dai grandi interpreti giapponesi ed europei di quest'arte agli albori della storia della fotografia, fra il 1860 e i primissimi anni del Novecento.
Saranno esposti capolavori di uno dei più importanti capitoli della storia della fotografia - nata in Europa ma subito sperimentata in Giappone - proprio nel periodo in cui, abbandonando un isolamento che durava da trecento anni, il Paese del Sol levante si apriva all'America e all'Europa, influenzando, con le immagini e le espressioni della sua creatività, il gusto dell'intero Occidente.

La mostra La Fotografia del Giappone (1860-1910). I capolavori è curata da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e da Marco Fagioli; è coprodotta dal Museo delle Culture di Lugano e Giunti Arte mostre musei, cui si affianca, per l'appuntamento italiano, l'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti.
Con questa iniziativa l'Istituto Veneto conferma il proprio interesse per il mondo della fotografia, che risale fin dalla metà del XIX secolo con i premi industriali assegnati dall'Istituto ai primi sperimentatori di questa nuova tecnologia. In questi ultimi anni l'Istituto ha organizzato o ospitato varie mostre fotografiche, tra le quali si ricordano quelle dedicate a Ernest Hemingway e il Veneto, a Stanley Kubrick fotografo, all'immagine di Venezia negli anni dell'Unità d'Italia e, tuttora in corso, quella, di Graziano Arici, dedicata ad Andrea Zanzotto.

Inoltre, l'Istituto intende cogliere questa importante occasione, per promuovere una serie di iniziative di studio sul Giappone, che potranno caratterizzare l'inverno veneziano:

20 febbraio, ore 21
Incontro tra Gian Piero Brunetta, Donato Sartori e Paola Piizzi
in collaborazione con Venezia Marketing Eventi
e con il Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori
Il viaggio da Ruzante al teatro giapponese attraverso le maschere.
La sera stessa la mostra, resterà, in occasione della notte bianca, aperta fino alle 23.00  (chiusura biglietteria alle 22.30).

Nei mesi di febbraio e marzo, si terranno poi cinque incontri, per un approfondimento di alcuni aspetti particolarmente rilevanti nella cultura giapponese, con l'intervento di specialisti, alcuni dei quali soci dell'Istituto.

23 febbraio, ore 18

Marco Fagioli (storico dell'arte)
La fotografia della Scuola di Yokohama e la tradizione dell'Ukiyo-e:
rapporti e influenza sul fenomeno del Giapponismo.


1 marzo, ore 18
Bonaventura Ruperti (Università Ca' Foscari di Venezia)
Il paesaggio e la natura nella letteratura e nella fotografia del Giappone, tra tradizione e modernità.

8 marzo, ore 18
Adriana Boscaro (Università Ca' Foscari di Venezia)
La rappresentazione della donna giapponese nell'arte:
dal pennello al "freddo" occhio della macchina fotografica.


15 marzo, ore 18
Massimo Raveri (Università Ca' Foscari di Venezia).
La reinvenzione di una sacralità antica per la costruzione di un'identità moderna.

22 marzo, ore 18
Francesco Paolo Campione (Museo delle Culture di Lugano)
Temi, peculiarità espressive della Scuola di Yokohama e il suo valore per l'arte e la cultura del Giappone e per la storia della fotografia.

Segue un saluto di Paolo Gerini, Presidente della Fondazione Ada Ceschin Pilone, partner del Museo per la ricerca sulla fotografia del Giappone.

 
 
 

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