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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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Ciclo di proiezioni La suprema, la divina. Lyda Borelli

La suprema, la divina. Lyda Borelli

14 febbraio e 19 febbraio 2007, ore 18.00
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Palazzo Franchetti


In collaborazione con
Circuito Cinema del Comune di Venezia

Nel corso delle due serate verranno proiettati alcuni film interpretati da Lyda Borelli, un'attrice che nell'arco di appena cinque anni ha contribuito a far nascere il divismo cinematografico e ad indicare le strade e le possibilità di una recitazione per lo schermo che si liberasse sia dai canoni teatrali che da quelli naturalistici: Carnevalesca (1917) con accompagnamento al pianoforte di Marco Dalpane, Rapsodia Satanica (1915) con musiche di Pietro Mascagni e con accompagnamento al pianoforte di Marco Dalpane e Francesca Aste al sintetizzatore, Fior di male (1915) e Malombra (1917) con accompagnamento al pianoforte di Marco Dalpane.
Le proiezioni saranno precedute dagli interventi di Gian Luca Farinelli (Cineteca di Bologna), di Gian Piero Brunetta (Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e Università degli Studi di Padova), di Adriana Guarnieri (Università Ca' Foscari di Venezia), di Paolo Puppa (Università Ca' Foscari di Venezia) e di Antonio Costa (Università IUAV di Venezia).
 
"Splende, nell'Italia di Giolitti - ha scritto quasi settant'anni fa Eugenio Ferdinando Palmieri - la suprema, divina Borelli".
Grazie ai ritrovamenti ed ai restauri effettuati negli ultimi anni, soprattutto per merito della Cineteca di Bologna, è oggi possibile riscoprire e ritrovare parte dello splendore recitativo di un'attrice che, nell'arco di appena cinque anni ha contribuito a far nascere fin dal suo primo film, Ma l'amor mio non muore, il divismo cinematografico e ad indicare le strade e le possibilità di una recitazione per lo schermo che si liberasse sia dai canoni teatrali che da quelli naturalistici. Esplodono nei suoi confronti fenomeni di culto collettivo in Italia e all'estero e da subito Lyda Borelli incarna l'evoluzione del cinema muto italiano e dei suoi modelli di recitazione. Antonio Gramsci, che pure ne nega le qualità artistiche, ha riconosciuto il valore erotico del linguaggio del suo corpo. Con questa breve rassegna intendiamo restituire alla Diva Borelli il merito di aver saputo interpretare la molteplicità degli influssi culturali che allora si esercitavano su un cinema che ambiva a diventare Opera d'arte totale. Dagli influssi della pittura preraffaellita e della cultura liberty e simbolista la Borelli ha attinto molti umori e suggestioni e li ha saputi innestare in un tipo di recitazione moderna che non ha avuto paura di spingersi verso la rappresentazione delle ferite dell'anima, le dimensioni delle passioni travolgenti, dell'inconscio, della pazzia, dello sdoppiamento della personalità.

Programma

Mercoledì 14 febbraio 2007
ore 18.00

Proiezione del film
CARNEVALESCA (1917) di Amleto Palermi
accompagnamento musicale
Marco Dalpane, pianoforte
Interviene
Gian Piero BRUNETTA
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e Università degli Studi di Padova
ore 20.30
proiezione del film
RAPSODIA SATANICA (1915) di Nino Oxilia
accompagnamento musicale
Marco Dalpane, pianoforte
Francesca Aste, sintetizzatore
musiche di Pietro Mascagni
Intervengono
Adriana GUARNIERI Università Ca' Foscari di Venezia
Paolo PUPPA Università Ca' Foscari di Venezia

Lunedì 19 febbraio 2007
ore 18.00

proiezione del film
FIOR DI MALE (1915) di Carmine Gallone
accompagnamento musicale
Marco Dalpane, pianoforte
Intervengono
Gian Piero BRUNETTA
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e Università degli Studi di Padova
Gian Luca FARINELLI
Cineteca di Bologna
ore 20.30
proiezione del film
MALOMBRA (1917) di Carmine Gallone
accompagnamento musicale
Marco Dalpane, pianoforte
Interviene
Antonio COSTA Università Iuav di Venezia
 

 
 
 



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