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6 - 7 Maggio 2013, Palazzo Loredan
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Il convegno è organizzato dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, dall'Università di Padova in collaborazione con l'Ecole Normale Supérieure
Organizzazione
Charles Alunni
Yves André
Jean-Pierre Bourguignon
PROGRAMMA
Lunedi 6 Maggio
10.00
Apertura
10.15
J.P Bourguignon, I La consolidation de la géométrie de Riemann par Ricci (The Consolidation of Riemann's Geometry by Ricci)
11.15
F. Toscano, Gregorio Ricci-Curbastro e la matematica per Einstein
14.15
P. Cartier, On the use of Ricci tensor in mathematical physics: Hilbert and Einstein
15.15
C. Alunni, Ricci ou les effets de la philosophie en question
16.30
C. Villani, Synthetic theory of Ricci curvature (in search of the robust geometric meaning of Ricci)
18.00
Incontro pubblico con C. Villani
Martedi 7 Maggio
10.00
J.P Bourguignon, II. L'odyssée de la courbure de Ricci : allers-retours entre géométrie et physique et peut-être encore autre chose
(The Ricci Curvature's Odyssey: back and forth between Geometry and Physics, and may be even Something Else)
11.15
Z. Djadli, La congettura di Poincare' e il flusso di Ricci I
14.15
C. Mantegazza, La congettura di Poincare' e il flusso di Ricci II
15.15
Y. André, Géométrisation du temps et temporalité d'objets géométriques (Geometrization of time and temporality of geometric objects)
Gregorio Ricci-Curbastro (1853-1925) è uno dei fondatori della scuola italiana di Geometria. Grande continuatore di Bernhard Riemann, Ricci ha sviluppato a Padova la teoria degli spazi curvi di ogni dimensione. La profondità e la fecondità dei suoi lavori sono stati riconosciuti solo quando Albert Einstein se ne è impadronito per stabilire i fondamenti matematici della teoria della Relatività Generale (1916) nella quale l'equazione centrale stabilisce l'uguaglianza della curvatura di Ricci col tensore energia.
Ricci è anche stato anche Presidente dell'Istituto Veneto dal 1916 al 1919.
Da allora, il concetto di curvatura di Ricci è stato l'oggetto di straordinarie metamorfosi che hanno portato alla soluzione di uno dei più grandi problemi matematici: la classificazione delle forme tridimensionali (G. Perelman, 2003). In effetti, è stata la scoperta recente (R. Hamilton) della temporalità propria che il "flusso di Ricci" conferisce agli oggetti geometrici che ha permesso di risolvere una degli enigmi più profondi della matematica del secolo passato, congettura che era stata proposta 100 anni fa da Henri Poincaré.
Questo Convegno si propone di evocare l'Opera di Ricci (ma anche di L. Bianchi e T. Levi-Civita) attraverso il posto centrale che occupa nella formulazione della Relatività Generale; poi si tratterà di descrivere in termini non tecnici la fortuna del concetto della curvatura di Ricci; e poi finalmente di definire le conseguenze filosofiche della nuova idea di dinamica intrinseca degli oggetti geometrici che il "flusso di Ricci" dota di una vita e di una morte in tempo finito.
Da notare che l'Opera di Ricci ha anche delle ripercussioni nel trattamento dell'immagine e in robotica. Il Convegno si aprirà con l'evocazione del ruolo istituzionale giocato da Ricci tanto a Padova quanto presso l'Istituto Veneto.
Relatori
C. Alunni, professore di filosofia all'Ecole Normale Supérieure, Paris
Y. André, direttore di ricerca al'Centre National de la Recherche Scientifique, Paris
J.-P. Bourguignon, direttore dell'Institut des Hautes Études Scientifiques, Bures-sur-Yvette
direttore di ricerca al CNRS
P. Cartier, direttore di ricerca emerito al'Centre National de la Recherche Scientifique, Paris
Z. Djadli, professore di geometria all'Universita`di Grenoble
C. Mantegazza, ricercatore di analisi alla Scuola Normale Superiore, Pisa
F. Toscano, autore del libro Il genio e il gentiluomo
C. Villani, médaille Fields 2010, direttore dell' Institut Henri Poincaré, Paris
Gregorio Ricci Curbastro
Breve nota biografica tratta da
Giuseppe Gullino, L'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Dalla Rifondazione alla seconda guerra mondiale (1838-1946), Venezia 1996
(Lugo [RA] 12/l/1853 - Bologna 7/8/1925). Laureatosi in scienze fisiche e matematiche alla Normale di Pisa nel 1875, nel '77-'78 si perfezionò a Monaco di Baviera. Nominato nel 1880 professore a Padova, vi insegnò per 45 anni fisica matematica e dal '91 anche analisi algebrica. Nel campo scientifico la sua opera ottenne riconoscimenti assai tardi; tuttavia, allorché Einstein trovò nel suo Calcolo differenziale assoluto (le cui prime ricerche il R. effettuò nel 1887) i metodi matematici adatti a realizzare la teoria della relatività universale, conseguì fama internazionale.
Austera figura di gentiluomo, partecipò per dovere civico alle Amministrazioni comunali di Lugo e di Padova; preside della facoltà di scienze dal 1900 al 1908, donò i suoi libri all'università patavina.
Corr. 24/4/1892; eff. 13/l/1899; pens. 20/7/1913; vicepres. l5/12/1914 - 6/12/1916; pres. 7/12/1916 - 20/12/1919.
BIBL.: "Atti", 85, pp. l-4; "Memorie della R. Accademia nazionale dei Lincei. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali", 322 (1925), pp. 555-567; MAGGIOLO, p. 271; Enciclopedia, XXIX, p. 250.
Con il contributo di
Progetto di Eccellenza Cariparo