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Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Testata per la stampa

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Gian Carlo Rota. Il matematico filosofo

Gian Carlo Rota

5 - 7 maggio 2014 - Palazzo Loredan
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

A cura di / Sous la direction de:
Charles Alunni e Yves André

Comitato Scientifico /Comité scientifique
Charles Alunni, Yves André, Albino Lanciani e Fabrizio Palombi  

Programma / Programme

Lunedì 5 maggio 2014

15.00, Gian Antonio Danieli
Presidente dell'Istituto Veneto
Saluti di apertura/ salutations
15.15, Yves André e Charles Alunni 
Apertura del convegno / Ouverture du congrès
15.30, Fabrizio Palombi 
Introduzione generale / Présentation générale 
Gian Carlo Rota: il matematico filosofo
16.00, Frédéric Patras
Des algèbres de Baxter à la phénoménologie
17.15, Albino Lanciani
La Fundierung selon G. C. Rota. Un atout dynamique pour la phénoménologie

18.15, Discussione / Débat

Martedì 6 maggio 2014

10.00, Étienne Klein
La puissance des mathématiques en physique est-elle explicable?
11.15, Charles Alunni
Gian Carlo Rota & Gilles Châtelet. Deux  mathématiciens aux avant-postes de l'obscur

12.15, Discussione / Débat

15.00, Pierre Cartier
Matroïdes & géométrie combinatoire
16.00, Carlos Lobo
La réforme de la logique husserlienne selon Rota

17.00, Discussione / Débat

Mercoledì 7 maggio 2014

10.00, Marco Rigoli
Il ruolo negativo della tradizione in matematica
11.00, Fabrizio Palombi
Il monolite. Rota e la decostruzione della personalità

12.00, Discussione / Débat

15.00, Conclusioni generali e chiusura del convegno
Conclusions générales et clôture du congrès

Gian Carlo Rota (1932-1999) si è diplomato presso l'Università di Princeton e l'Università di Yale, dopo aver studiato al Colegio Americano di Quito in Ecuador. Ha condotto l'essenziale della sua carriera presso il Massachusetts Institute of Technology, dove è stato (e rimane) l'unico ad avere ottenuto un posto di Professore di Matematica Applicata e di Filosofia. Ha anche occupato la cattedra Norbert Wiener di Matematica Applicata.  Senza considerare l'insegnamento al MIT, Rota ha ricevuto distinzioni accademiche dall'Università di Strasburgo, nel 1984; dall'Università dell'Aquila, nel 1990; dall'Università di Bologna, nel 1996; e della Brooklyn Polytechnical University nel 1997. Dal 1966 sino alla morte, avvenuta nel 1999, fu consulente del Los Alamos National Laboratory, dove tenne lezioni, partecipò a gruppi di discussione e collaborò in modo particolare con Stanislaw Ulam, suo amico fraterno. Fu ugualmente consulente presso la Rand Corporation dal 1966 al 1971 e il Brookhaven National Laboratory dal 1969 al 1973. Fu eletto alla National Academy of Sciences nel 1982 e vice-presidente dell'American Mathematical Society (AMS) dal 1995 al 1997. Ideò un corso difficile, ma molto popolare sulle probabilità che il MIT non ha mai più riproposto. Tenne lezioni sulle Applicazioni del Calcolo, le Equazioni Differenziali e l'Analisi Combinatoria. Il suo corso di Filosofia, dedicato alla fenomenologia, si teneva il venerdì sera per rendere gestibile l'alto numero di iscrizioni.
Tra le sue numerose eccentricità, Rota non insegnava mai senza la sua bottiglia di Coca-Cola e distribuiva premi agli studenti che ponevano domande durante la lezione o che riuscivano a superare gli esami. Si andava dalla tavoletta di cioccolato... ai coltelli tascabili. Rota iniziò la sua carriera in analisi funzionale, ma in seguito orientò diversamente la sua ricerca per diventare un grandissimo studioso di analisi combinatoria.
È stato proprio Rota, con una serie di dieci articoli sui "Fondamenti dell'Analisi Combinatoria", pubblicati negli anni '60, che trasformò questo ramo della matematica in una disciplina rispettata della matematica contemporanea. Ammise che l'unica idea combinatoria che avrebbe desiderato veder ricordata è la corrispondenza esistente tra problemi combinatori e il problema della localizzazione degli zeri nei polinomi. Ha lavorato sulla teoria delle algebre d'incidenza (che generalizzano la teoria dell'inversione di Möbius, risalente all'Ottocento) che rese popolare presso gli studiosi di analisi combinatoria; ha stabilito il calcolo umbrale fondandolo in modo rigoroso; ha unificato la teoria delle sequenze di Scheffer e le sequenze polinomiali di tipo binomiale; ha contribuito allo sviluppo della teoria delle matroidi; ha anche lavorato sui problemi fondamentali della teoria delle probabilità; infine, ha dato degli orientamenti generali per la teoria delle superalgebre.
 La sua opera filosofica fu essenzialmente dedicata alla fenomenologia di Husserl e Heidegger. Gian-Carlo Rota si è spento nel sonno nella sua casa di Cambridge, Massachusetts. La  morte fu attribuita ad un problema cardiaco dovuto a un'arteriosclerosi. Un'aula di lettura (2-285) del dipartimento di matematica al MIT gli è dedicata.   

 
 
 

Gian Carlo Rota. Il matematico filosofo

 
 
 



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