GALEAZZO LUDOVICA

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: ARTI FIGURATIVE, MUSICA E CINEMA
Data elezione: s.c.r. eletta il 15 giugno 2024

Professoressa associata di Storia dell'Architettura nell'Università di Padova

Ludovica Galeazzo è Professoressa associata di Storia dell’Architettura all’Università degli Studi di Padova. È stata eletta socio corrispondente residente (s.c.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 15 giugno 2024. La sua ricerca si concentra sulla storia dell’architettura e della città in età moderna, con particolare attenzione a Venezia e all’uso degli strumenti digitali. Coordina il progetto ERC Starting Grant “Venice’s Nissology”, volto a studiare le isole lagunari con infrastrutture digitali. Ha collaborato a numerose mostre internazionali sulla storia di Venezia e partecipa a importanti consorzi di ricerca internazionali.

Curriculum Vitae di GALEAZZO LUDOVICA

Ludovica Galeazzo (Padova, 1985) è professoressa associata in “Storia dell’architettura” presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova dove coordina come Responsabile scientifico il progetto ERC Starting Grant Venice’s Nissology. Reframing the Lagoon City as an Archipelago (2023-2027), uno studio volto a ricostruire la storia delle dinamiche urbane, socio-economiche e culturali delle isole della laguna di Venezia in un’infrastruttura digitale semantica, georiferita nello spazio e nel tempo. Nell’ambito di questo progetto, Ludovica è anche curatrice della mostra multimediale Navigare l’arcipelago di Venezia. Storie lagunari per futuri sostenibili, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con la Venice International University ed esposta presso alcuni dei più importanti Istituti Italiani di Cultura all’estero.
I suoi interessi di ricerca riguardano la storia dell’architettura e della città in età moderna con una particolare attenzione al caso veneziano e all’uso degli strumenti digitali per lo studio e il racconto delle trasformazioni urbane di lungo periodo. Dopo aver conseguito il dottorato in Storia delle arti presso la Scuola dottorale inter-ateneo Ca’ Foscari-Iuav, Ludovica è stata assegnista di ricerca all’Università Iuav di Venezia (2013-2016), Postdoctoral Associate alla Duke University (2016-2017) e Kress Fellow presso I Tatti, the Harvard University Center for Italian Renaissance Studies (2019), istituto dove oggi riveste una posizione come Digital Humanities Research Associate.
Negli anni ha lavorato presso numerosi laboratori e centri di ricerca in Italia e all’estero: dal 2013 al 2016 ha fatto parte del VISU Lab dell’Università Iuav di Venezia, dal 2014 al 2016 del VIU Lab della Venice International University, dal 2016 al 2017 del Wired! Lab della Duke University e, dal 2019, è membro associato dell’Harvard Digital Humanities Lab de I Tatti.
Attualmente è co-coordinatrice del progetto Metapolis (I Tatti) e del consorzio internazionale Florentia Illustrata, una ricerca multi-istituzionale sulla ricostruzione digitale di Firenze rinascimentale. È inoltre coordinatrice, per l’unità di ricerca dell’Università degli Studi di Padova, del progetto 3D SEBENICO – 3D Survey of Built Venetian Historic Fortresses. Dal 2011 è inserita nel gruppo di ricerca Visualizing Venice/Visualizing Cities al cui interno ha collaborato alla curatela di tre mostre internazionali sulla storia di Venezia in età moderna esposte rispettivamente a Palazzo Ducale (Acqua e cibo a Venezia. Storie della laguna e della città, 2015 e Venezia, gli Ebrei e l’Europa: 1516-2016, 2016) e al Nasher Museum of Art at Duke (A Portrait of Venice: Jacopo de’ Barbari’s View of 1500, 2017).
Fa parte inoltre del direttivo dell’Associazione Italiana di Storia Urbana e dell’Associazione internazionale culturale Via Querinissima ed è membro del comitato editoriale della rivista Architectural Histories (EAHN) e del comitato scientifico di TRIBELON – Rivista di Disegno e Rappresentazione dell’Architettura, del Paesaggio e dell’Ambiente (Università degli Studi di Firenze).
Ha pubblicato ampiamente sul rapporto tra architettura, studi urbani e storia sociale e sul tema dei processi di creazione dello spazio. Tra le sue pubblicazioni compaiono la monografia Venezia e i margini urbani. L’insula dei Gesuiti in età moderna (IVSLA 2018) e la co-curatela del catalogo della mostra Acqua e cibo a Venezia. Storie della laguna e della città (Marsilio 2015 con D. Calabi) oltre a numerosi saggi e articoli apparsi su Ateneo Veneto, Storia Urbana e il Journal of Art Historiography.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.