GASPARINI FABRIZIO

Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
Area disciplinare: FISICA E ASTRONOMIA
Data elezione: s.c.r 30 maggio 2012, s.c.s. 1 settembre 2018

Già professore ordinario di Fisica Nucleare e Subnucleare nell'Università di Padova

Fabrizio Gasparini è stato Professore Ordinario di Fisica Nucleare e Subnucleare all’Università di Padova. È socio corrispondente residente (s.c.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, eletto dal 2012. La sua ricerca si è focalizzata sullo studio delle interazioni fondamentali e i costituenti elementari della materia, rilevanti per il Modello Standard. Ha partecipato a grandi esperimenti presso acceleratori come CERN (LHC, LEP) e DESY, inclusi ICARUS e ZEUS. È stato Project Leader del rivelatore di Muoni di CMS al CERN ed è coautore/autore di oltre 200 pubblicazioni.

Curriculum Vitae di GASPARINI FABRIZIO

Fabrizio Gasparini (n.1938) già Professore Ordinario di Fisica Nucleare e Subnucleare presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Padova, in pensione dal 1 Novembre 2010, è attualmente Ricercatore Associato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). È stato ricercatore dell’INFN, Assistente di ruolo, Professore Incaricato, e Professore Associato presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Padova e dal 1987 Professore di prima fascia. Il suo interesse scientifico principale è sempre stato rivolto allo studio delle proprietà delle interazioni e dell’origine delle forze tra i costituenti elementari della materia. Ha partecipato e talvolta promosso varie misure con tecniche diverse, presso vari acceleratori, alla ricerca di nuovi dati sperimentali che potessero fornire le fondamentali informazioni quantitative indispensabili allo sviluppo e/o alla conferma delle previsioni dei vari modelli interpretativi che hanno portato, in alcuni decenni, alla straordinaria descrizione dei processi fondamentali che va oggi sotto il nome di Modello Standard. Ha partecipato alla costruzione di apparati e all’analisi dei dati in esperimenti effettuati a Brookhaven per lo studio di interazioni di fotoproduzione e della simmetria di Isospin, al CERN di Ginevra per lo studio delle proprietà analitiche delle ampiezze di diffusione, sui modelli di bootstrap e sui fattori di forma elettromagnetici del protone. Ha partecipato agli studi e sviluppi del rivelatore ICARUS destinato allo studio delle interazioni dei neutrini e ora in funzione nei laboratori del Gran Sasso. È stato membro con varie responsabilità dell’esperimento ZEUS presso il laboratorio DESY di Amburgo sulle proprietà e le mutue interazioni di quarks e gluoni all’interno del protone. Dal 1992 la sua attività si svolge nell’ambito del Large Hadron Collider del CERN il cui scopo principale è di chiarire le origini e la natura dell’ipotetico processo di rottura spontanea di simmetria che è alla base del Modello Standard. È stato uno degli iniziatori della Collaborazione ed uno dei progettisti del rivelatore CMS, il Compact Muon Solenoid, uno dei due grandi apparati “omni purpose” in funzione a LHC. In particolare è stato progettista e responsabile della costruzione del grande rivelatore di Muoni di CMS, progettato e parzialmente costruito a Padova, del quale ha ricoperto il ruolo di Project Leader dal 1993 al 2008. È stato membro del Management Board e dello Steering Committee della Collaborazione, dal 1993 fino al 2010. Nel 2009/2010 è stato Deputy Chairman del Collaboration Board. Ha ricoperto nel corso degli anni varie funzioni di coordinamento in ambito INFN ed è stato membro del Scientific Committee del Large Electron Proton collider (LEP) del CERN. Dal 2011 è membro dell’Advisory Group del Collaboration Board di CMS. Il Prof. Gasparini è coautore e/o autore di oltre 200 pubblicazioni e note nelle più importanti riviste scientifiche del settore.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.