GHEDINI ELENA FRANCESCA

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE DELL’ANTICHITA’
Data elezione: s.c.r. 27 maggio 2008, s.e. 30 maggio 2012.

Professore emerito di Archeologia classica dell'Università di Padova

Elena Francesca Ghedini è Professore emerito di Archeologia classica dell’Università di Padova. È socio effettivo (s.e.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal 30 maggio 2012, dopo essere stata s.c.r. dal 2008. Ha insegnato Archeologia greca, romana e delle province romane, ricoprendo ruoli direttivi in scuole e dipartimenti. Ha diretto importanti scavi archeologici a Nora, sulla Via Annia e a Gortina (Creta). La sua vasta ricerca si concentra sullo studio delle immagini, l’architettura romana e la valorizzazione del patrimonio culturale, con circa 200 pubblicazioni all’attivo.

Curriculum Vitae di GHEDINI ELENA FRANCESCA

Attività didattica e di formazione alla ricerca
Dal 1982/83 al 1991/92 ho ricoperto l’insegnamento di Archeologia delle province romane in qualità di professore associato.
Dal 1992/93 ho ricoperto l’insegnamento di Archeologia e storia dell’arte greca e romana in qualità di professore ordinario.
Ho inoltre svolto continuativamente dal 1991 attività di docenza nelle discipline archeologiche (Archeologia greca, Archeologia romana, Archeologia delle province romane ecc.) presso la Scuola di Specializzazione e il Dottorato di ricerca.
La didattica frontale è sempre stata affiancata da attività formative (scavi, laboratori e soprattutto viaggi di studio nei più importanti siti della grecità e della romanità), finalizzate a stabilire solidi rapporti culturali, ma anche umani, con allievi e collaboratori.Incarichi accademici
Dal 1992/93 al 1997/98 sono stata Direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia.
Dal 1994 al 2004 sono stata coordinatore del Dottorato di ricerca in Scienze Archeologiche.
Dal 2001 al 2006 sono stata Presidente del Corso di laurea in Progettazione e gestione del turismo culturale.
Dal 2006 sono Direttore della Scuola di Dottorato in Studio e Conservazione dei Beni Archeologici e Architettonici.
Dal 2006 sono Direttore del Dipartimento di Archeologia.Direzione e coordinamento di progetti di ricerca nazionali e internazionali
Ho coordinato e diretto gruppi di ricerca che hanno beneficiato di finanziamenti PRIN, FIRB, Regionali, di Ateneo e privati; si elencano qui alcune delle tematiche più recenti:
– studi sull’immagine nel mondo antico
– il Mediterraneo nell’antichità: città, commerci e tradizioni culturali
– studio e valorizzazione della tenuta di Ca’ Tron (attraversata dalla Via Annia)
– studi sull’architettura privata in Tunisia
– studi sull’architettura privata in Cisalpina
– studi sul sottosuolo nell’antichità
– il mosaico: nuovi approcci metodologiciDirezione di scavi archeologici
Dal 1990 al 2007 sono stata co-direttore degli scavi di Nora (Cagliari)
Dal 2000 al 2006 ho diretto gli scavi della Via Annia (Ca’ Tron)
Dal 2001 dirigo gli scavi di Gortina (Creta)Direzione di collane e riviste
·Il sottosuolo nel mondo antico (con Guido Rosada: 4 volumi editi)
·Le rovine circolari (con Lorenzo Braccesi: 9 volumi editi)
·Antenor (con Giovanni Gorini e Giovanni Leonardi: 5 volumi editi)
·Antenor Quaderni (con Irene Favaretto: 9 volumi editi)
·Eidola (con Irene Favaretto: 4 volumi editi)
·Biblioteca di Eidola (con Irene Favaretto: 2 volumi editi)Organizzazione di convegni
Nel 2001 ho organizzato a Padova il convegno Iconografia 2001 (con pubblicazione degli atti l’anno successivo)
Nel 2003 ho organizzato a Ca’ Tron (Roncade-Treviso) il convegno La via Annia e le sue infrastrutture (con pubblicazione degli atti l’anno successivo)
Nel 2005 ho organizzato a Venezia, presso l’Istituto Veneto, il convegno Iconografia 2005 (con pubblicazione degli atti l’anno successivo)
Nel 2006 ho organizzato a Taormina, presso Taormina Arte, il convegno Iconografia 2006. Gli eroi di Omero (con pubblicazione degli atti l’anno successivo)Comitati e Commissioni
Dal 1991 sono membro dell’Istituto Archeologico Germanico.
Dal 2002 al 2006 sono stata membro della Commissione Infrastrutture e Cultura.
Dal 2002 al 2006 sono stata membro della Commissione della Protezione Civile per la salvaguardia del Patrimonio Culturale.
Dal 2002 al 2006 sono stata membro del consiglio di Amministrazione della società Arcus (azionista unico Ministero Beni Culturali) il cui compito è di promuovere la valorizzazione dei Beni Culturali.
Dal 2004 sono Presidente di un centro di studi sul territorio (ASA: Archeologia, Storia, Ambiente)
Dal 2007 sono membro della commissione del Ministero dei Beni Culturali per la formazione delle professioni museali.Ambiti di ricerca
La mia attività di ricerca si è volta fin dai primi anni allo studio delle immagini come specchio della società che le ha prodotte: in un primo tempo mi sono concentrata sulle immagini pubbliche (rilievi storici, ritratti ecc.) e poi sull’immaginario privato (mosaici, affreschi, arti minori ecc.), che mi ha portato da un lato ad approfondire le modalità di formazione e trasmissione del repertorio a carattere storico, mitologico e/o decorativo, decodificato sempre attraverso un’attenta lettura delle fonti letterarie classiche, dall’altro ad affrontare in modo sistematico lo studio della casa romana (architettura e decorazione), nella prospettiva di ricostruire gli aspetti del vivere sociale.
Per quanto riguarda gli ambiti cronologici mi sono particolarmente concentrata sull’età tardo repubblicana ed augustea, momento in cui si fissano le forme della comunicazione politica e si assiste al fenomeno della loro recezione in ambito privato, e sul tardo antico, periodo che si presenta particolarmente stimolante per il passaggio delle forme dell’autorappresentazione dal mondo pagano a quello cristiano.
Ho poi sentito l’esigenza di aprirmi agli aspetti della valorizzazione del nostro patrimonio culturale e della diffusione delle informazioni presso un pubblico più largo degli specialisti. In tale ambito mi sono concentrata sulla realizzazione di data base (in particolare sui mosaici) da mettere in rete e sulle forme della comunicazione.
Tutte queste attività, caratterizzate sempre da una approfondita riflessione metodologica, sono state svolte in stretta collaborazione con laureandi, specializzandi, dottorandi; alcuni dei miei collaboratori hanno proseguito nella ricerca in ambito accademico, approfondendo le tematiche affrontate negli anni di formazione in un continuo e proficuo interscambio che dura tuttora; altri hanno avuto accesso alle professioni legate ai beni culturali (Soprintendenze, Musei), altri infine si sono affermati nelle libere professioni (Cooperative di servizio).Pubblicazioni
Ho al mio attivo circa 200 pubblicazioni su libri e riviste specializzate nazionali e internazionali, alcune monografie e numerose curatele.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.