Giuseppe Jona

Questo volume raccoglie il testo di alcuni interventi dell’incontro di studio su Giuseppe Jona, tenuto a Venezia, Palazzo Franchetti, il 4 novembre 2013, promosso congiuntamente dall’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Venezia. Il Prof. Giuseppe Jona fu una figura di spicco nella comunità israelitica e nella società veneziana della prima metà del Novecento: dopo aver conseguito la laurea in medicina all’Università di Padova nel 1892, fu assistente di anatomia patologica e successivamente per quarant’anni fu medico nell’Ospedale Civile di Venezia. Non solo fu clinico illustre, ma anche uomo di grande cultura; basti ricordare che fu Presidente dell’Ateneo Veneto dal 1921 al 1925 e socio dell’Istituto Veneto dal 1933. Purtroppo la proposta di nomina a socio effettivo dell’Istituto, formulata nel 1938, non ebbe seguito per il sopravvenire delle leggi razziali. Nel giugno del 1940 Giuseppe Jona divenne presidente della Comunità israelitica di Venezia. Richiesto dalle autorità di polizia di consegnare la lista degli iscritti alla Comunità, il 17 settembre 1943 si tolse la vita.
INDICE
Gian Antonio Danieli, Introduzione;
Renata Segre, Giuseppe Jona, il Presidente della Comunità Israelitica di Venezia;
Carlo Urbani, Tra scienza e coscienza. L’Istituto Veneto di fronte alle leggi razziali;
Sandro Pignatti, Testimonianza.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.