*Letterato, erudito, archivista, fin dal 1844 entrò a far parte dei collaboratori dell’Archivio storico italiano del Viesseux. Attivo nella stagione rivoluzionaria del ’48, al ritorno del granduca accettò di stabilirsi a Firenze per iniziare il suo lavoro di “commesso archivista” dell’Opera di S. Maria del Fiore. La grande occasione che segnò il destino professionale del Guasti fu la costituzione dell’Archivio centrale dello Stato toscano, promossa nel 1852 dal governo granducale; nominato aiuto per gli Archivi delle Riformagioni, nel 1874 divenne soprintendente e si occupò della sistemazione degli archivi di Lucca, Siena e Pisa. Nel 1866 ispezionò gli archivi dell’Emilia e nel 1870 fu chiamato a far parte della Commissione per riorganizzare gli ordinamenti, allora in vigore, per gli Archivi di Stato.