KOSTORIS ROBERTO E.

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE GIURIDICHE E POLITICHE
Data elezione: s.c.r. 30 aprile 2015; s.e. eletto il 15 luglio 2021

Professore emerito di Diritto processuale penale dell'Università di Padova

Roberto E. Kostoris è Professore emerito di Diritto processuale penale dell’Università di Padova. È socio corrispondente residente dal 2015 e socio effettivo dal 2021 dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Ha ricoperto cattedre in diverse università prima di essere chiamato a Padova. La sua vasta attività di ricerca si concentra in particolare sul diritto processuale penale e la giustizia penale europea, con oltre duecento lavori scientifici. È autore del primo “Manuale di Procedura penale europea”, pubblicato in più lingue, ed è membro di prestigiosi comitati scientifici e riviste internazionali.

Curriculum Vitae di KOSTORIS ROBERTO E.

Nel 1991 vince il concorso nazionale a Professore Associato e viene chiamato dalla Facoltà giuridica triestina a ricoprire con tale qualifica l’insegnamento del Diritto penitenziario. Nel dicembre 1993 vince il concorso nazionale a Professore di Prima Fascia e, dall’a.a. 1994/95, è chiamato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Sassari all’insegnamento della Procedura penale. Lì insegna anche Teoria generale del processo e tiene successivamente anche l’insegnamento di Diritto Processuale generale presso la neo istituita Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine negli a.a. 1998-2002. Nell’a.a. 2000/2001 viene chiamato alla cattedra di Diritto Processuale penale dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova.
Autore di più di duecento lavori scientifici, si è occupato in particolare delle garanzie dell’imputato, delle invalidità processuali, a cui ha dedicato il primo saggio monografico (“La rappresentanza dell’imputato”, Giuffrè, 1986), delle problematiche dell’azione penale, del diritto probatorio, con particolare riguardo alla prova scientifica, a cui ha dedicato un altro lavoro monografico (“I consulenti tecnici nel processo penale”, Giuffrè, 1993). Si è occupato anche di questioni di teoria generale del processo (la sua voce ‘Giudizio’ per l’Enciclopedia Treccani del 1997 tratta dei profili epistemologici della decisione giudiziaria, mentre un suo saggio sull’influenza nel processo delle teorie del diritto penale del nemico mira a respingere concezioni che si pongono in antitesi con i fondamenti dello stato di diritto). Ha anche approfondito i paradigmi postmoderni a cui si sta uniformando il diritto processuale penale italiano. Il suo più recente e intenso campo di interesse è rappresentato dalla giustizia penale europea. In quest’ambito, divenuto di grande attualità dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, ha, tra l’altro, progettato e curato nel 2014 presso Giuffrè il primo “Manuale di Procedura penale europea” uscito in Europa, giunto nel 2022 alla sua quinta edizione italiana, uscito nel 2018 in edizione inglese presso Springer con il titolo “Handbook of European Criminal Procedure” e nel 2022 in edizione spagnola presso Marcial Pons con il titolo “Manual de derecho procesal penal europeo”. Ha approfondito ulteriormente il campo della giustizia penale europea, con la pubblicazione del volume “Processo penale e paradigmi europei”, Giappichelli, 2018 (II edizione accresciuta 2022). Ha inoltre curato numerosi volumi collettanei sui più attuali temi della giustizia penale: Prescrizione del reato e prescrizione del processo (a cura di, con R. Orlandi), Giappichelli 2022; L’ordine europeo di indagine penale. Il nuovo volto della raccolta transnazionale delle prove” (con M. Daniele), Giappichelli, 2018; “Percorsi giuridici della postmodernità”, Il Mulino, 2016; “Il nuovo “pacchetto” antiterrorismo” (con F.Viganò), Giappichelli, 2015; “Giurisprudenza europea e processo penale italiano” (con A.Balsamo), Giappichelli 2008; “Contrasto al terrorismo interno ed internazionale” (con R.Orlandi), Giappichelli 2006; “Il diritto di difesa e le pretese civilistiche dei soggetti privati” per il volume “Il diritto processuale penale nella giurisprudenza costituzionale” a cura di G. Conso, Esi, 2006, celebrativo dei 50 anni della Corte costituzionale; “La ragionevole durata del processo”, Giappichelli, 2005; “Il giusto processo, tra contraddittorio e diritto al silenzio”, Giappichelli, 2002. Ha inoltre coordinato il Libro II nel “Commentario breve al codice di procedura penale”, diretto da G. Conso e V. Grevi, Cedam, 2005 e nel “Commentario breve al codice di procedura penale”, diretto da G. Conso, G. Illuminati, Cedam, 2014 e da L. Giuliani, G. Illuminati, CEDAM 2020.

Ha partecipato come direttore dell’Unità di ricerca dell’Università di Padova a numerosi Progetti di rilevante interesse nazionale COFIN, PRIN (“Rapporti fra soggetti processuali e mass media” (1998-2000); “La durata del processo e della custodia cautelare alla luce del criterio di “ragionevolezza” nelle Convenzioni internazionali e nella Costituzione” (2000-2002); “Il problema dei controlli giurisdizionali sull’attività delle istituzioni giudiziarie europee (polizia europea, pubblico ministero europeo): intrecci e sovrapposizioni tra giurisdizione comunitaria e giurisdizioni statuali” (2002-2004); “La valutazione della prova dichiarativa nella prospettiva dell’armonizzazione del diritto processuale penale europeo” (2006-2008); “Le nuove frontiere delle impugnazioni straordinarie” (2008-2010); “Massimario penale e conoscibilità del diritto: la costruzione del precedente nello spazio penale europeo” (2021-2023). Ha inoltre partecipato al Progetto Inteljust (International Training in Law and Justice) tra Italia e Romania, finanziato dalla Commissione europea ed è copresidente del Permanent Network IntelJust Italia-Romania, ed è stato coordinatore del Progetto di Ateneo su “Criminalità informatica ed accertamento penale” (2009-2011). Ha fatto parte del progetto “Garantias procesales de investigados y acusados: la necesidad de armonizacion y fortalecimiento en el ambito union europea” (2017-2019), finanziato dal Governo spagnolo.
Relatore a numerosissimi convegni nazionali e internazionali, è stato Rapporteur per l’Italia al XVIII Congresso internazionale di Diritto penale a Istanbul nel settembre 2009 su “Special procedural measures and the Protection of Human Rights”.
Ha svolto cicli di lezioni in diverse Università europee ed extraeuropee (Beijng Normal di Pechino, Humboldt di Berlino, Complutense di Madrid, Queen Mary di Londra, Iagellonica di Cracovia, Vest di Timisoara, Universidade de Lisboa, Universitat de Barcelona, oltre che, per lunghi anni, alla Leopold Franzens Universität di Innsbruck).

È Cofondatore, Condirettore e Coordinatore della Collana “Procedura penale” in tutte le sue tre Sezioni (“Studi”, “Commenti”, “Nuovi itinerari”) presso l’editore Giappichelli, è fondatore ed Editor in Chief della collana internazionale “Comparative, European and International Criminal Justice” edita da Springer-Giappichelli, membro del Comitato scientifico dei Quaderni del Dottorato in Giurisprudenza dell’Università di Padova, membro del Comitato scientifico della collana dell’Associazione internazionale di diritto penale “Siracusa International Institute for criminal justice and human rights”. È membro del Comitato di Direzione della “Rivista di diritto processuale”, del Comitato di Direzione della rivista “Cassazione penale”, del Comitato scientifico della rivista “Diritto penale contemporaneo. Rivista trimestrale”, della rivista “Sistema penale”, della rivista “L’Indice Penale” e del portale online “disCrimen”, dell’Editorial Board del “New Journal of European Criminal Law”, dell’Advisor Commitee del “Journal of Eastern European Criminal Law” e dell’Editorial Board della “Revista de Drept penal”.
È stato insignito della Laurea honoris causa in Legum scientiae dall’Università del Vest di Timisoara ed è Professore onorario della Leopold Franzens Universität di Innsbruck. È Socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Membro del Comitato d’onore dell’Associazione romena di scienze penali, Membro del Consiglio direttivo del Gruppo italiano AIDP (Association internationale de droit pénal), Membro dell’ECLAN (European Criminal Law Academic Network), Vicepresidente del Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste e giornalista pubblicista.
Dal 2001 al 2007 è stato per due mandati Presidente del Consiglio del Corso di Laurea integrato in Giurisprudenza e Scienze giuridiche dell’Università di Padova e dal 2001 al 2007 è stato Membro del Comitato etico della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste. Dal 2002 al 2008 è stato per due mandati Segretario dell’Associazione tra gli Studiosi del processo penale “G.D. Pisapia” e dal 2014 al 2018 per due mandati Suo vicepresidente. Dal 2009 al 2015 è stato Membro del Comitato consultivo per le problematiche giuridiche del Rettore; per un decennio dal 2010 al 2020 è stato Direttore della Scuola e poi Coordinatore del Corso di Dottorato in Giurisprudenza, e dal 2015 al 2020 è stato Membro della Giunta dei Coordinatori di Dottorato. Dal 2013 al 2016 è stato Presidente del Collegio di disciplina dell’Ateneo patavino

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.