Entusiasmato dalla partecipazione ad alcuni esperimenti elettromagnetici di André Marie Ampère, decisiva per la sua vocazione scientifica, ottenne la cattedra di filosofia naturale all’Accademia di Ginevra nel 1823 e per i successivi sette anni condusse studi sul calore specifico di vari gas e sulla temperatura della crosta terrestre. I suoi esperimenti nel 1836 sulla cellula voltaica, un primo tipo di batteria, favorirono lo sviluppo della teoria elettrica. Ha condiviso la visione del fisico inglese Faraday secondo la quale l’elettricità voltaica è causata dall’azione chimica. Nel 1840 inventò il processo per galvanizzare l’oro su argento e ottone, ricevendo nel 1841 un premio di 3.000 franchi dall’Academie des Sciences de France. Il suo Traité d’électricité théorique et appliquée venne tradotto in diverse lingue.