Le scienze astronomiche nel Veneto dell’Ottocento. Volume 8

Autore: Maria Cecilia GHETTI

I progressi in ambito scientifico e tecnologico caratterizzano lo sviluppo culturale del XIX secolo e coinvolgono anche le discipline astronomiche: la disponibilità di strumenti più precisi e l’affinamento delle tecniche di osservazione consentono una sempre più approfondita conoscenza della natura e dell’evoluzione dell’Universo e aprono la strada a percorsi di ricerca che troveranno poi piena realizzazione negli straordinari risultati del Novecento. In questo volume, ove sono raccolti i contributi di eminenti studiosi, emerge il quadro di una disciplina che, per natura e finalità, già di per sé esula dalla dimensione regionalistica ed acquista inoltre progressivamente, grazie ai risultati ottenuti, portata e respiro ‘europei’.
Include i contributi di: LEOPOLDO MAZZAROLLI, Presentazione; FRANCESCO BERTOLA, Introduzione; CARLO MACCAGNI, La tradizione astronomica nel Veneto; UMBERTO BOTTAZZINI, Astronomi e matematici in Italia nel 1800; UGO BALDINI, L’ambiente scientifico del Veneto nell’Ottocento: il quadro generale; MARIA LAURA SOPPELSA, Il ruolo degli astronomi veneti nei convegni degli scienziati italiani (1839-1847); MARIA CECILIA GHETTI, L’astronomia veneta ottocentesca nei documenti dell’Archivio universitario di Padova; VALERIA ZANINI, Gli strumenti degli astronomi alla Specola di Padova; ALESSANDRA FERRIGHI, La fabbrica della Specola: trasformazioni e innovazioni; FRANCESCO RIZZOLI, Presenze ed episodi dell’astronomia a Venezia nel XIX secolo; VIRGILIO GIORMANI, Voglia di Specola; LUISA PIGATTO, L’Osservatorio di Padova nell’Ottocento nei documenti e nella corrispondenza dei direttori; ILEANA CHINNICI, Astronomi dal Veneto in Sicilia nella seconda metà dell’Ottocento; FABRIZIO BÒNOLI E FRANCESCO POPPI, L’astronomia a Bologna nell’Ottocento e i rapporti con Padova; DAVIDE CENADELLI, PASQUALE TUCCI, Astronomia osservativa e astronomia descrittiva nella seconda metà del XIX secolo; LETIZIA BUFFONI, Le relazioni fra gli astronomi: corrispondenza tra Francesco Carlini e Giovanni Santini; FRANCA MANGIANTI, Pietro Tacchini e gli astronomi padovani; CONRAD A. BÖHM, Dalla marineria alla ricerca scientifica: la fondazione dell’Osservatorio Astronomico di Trieste; MASSIMO ROSSI, L’officina della Carta topografica del Regno Lombardo-Veneto (1833).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

Storia e Statuto

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

Le nostre sedi

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

La voce dell’Istituto

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Accademici

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

Organi istituzionali

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

Adunanze dei soci

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Incontri

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

Mostre

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

Premi e Concorsi

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

Formazione

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Visite guidate

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Periodici e Collane

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

Digital Library

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

Acquista un volume

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

La Polifora

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Codice Diplomatico Poliano

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

Archivi

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Patrimonio librario

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Collezioni d’Arte

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.