LINES DAVID A.

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: DISCIPLINE FILOLOGICHE E LINGUISTICHE
Data elezione: s.s. eletto il 23 marzo 2019

Professore ordinario di Italianistica nell'Università di Warwick

David A. Lines è Professore ordinario di Italianistica all’Università di Warwick, dove dirige anche il Centre for the Study of the Renaissance. È socio straniero (s.s.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, essendo stato eletto il 23 marzo 2019. Ha completato la sua formazione con un PhD in Storia ad Harvard e studi precedenti in Anglistica e Greco. La sua ricerca si concentra sulla storia dell’Aristotelismo italiano, la scienza e le università nella prima età moderna, e i conflitti culturali nel Rinascimento. È autore di pubblicazioni fondamentali e ha diretto numerosi progetti di ricerca internazionali su questi temi.

Curriculum Vitae di LINES DAVID A.

Professore ordinario in Italian Studies (da giugno 2018) e direttore del Centre for the Study of the Renaissance (dal settembre 2018), Università di Warwick.

Posizioni precedenti:
Assistant Professor (sett. 2006-agosto 2009), Associate Professor (sett. 2009-maggio 2013), Reader (giugno 2013-maggio 2018) in Italian Studies, University of Warwick. Assistant Professor (agosto 2002-luglio 2006), Dipartimento di Storia, University of Miami.

Formazione:
Harvard University (PhD in Storia, giugno 1997). University of North Carolina, Chapel Hill (MA in Anglistica [English], giugno 1991). Bryan College, Dayton, Tenn. (BA in Storia, Anglistica, Greco classico, giugno 1987). Maturità, Liceo Classico, Rimini (1983).

Borse/riconoscimenti:
Socio straniero, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti (eletto, marzo 2019). Senior Visiting Fellow, Istituto di Studi Avanzati, Università degli Studi di Bologna (genn.-febb. 2016). Deborah Loeb Brice Fellow, Villa I Tatti, Firenze (sett. 2005-giugno 2006). Research fellow, Deutsche Forschungsgemeinschaft, Monaco di Baviera (marzo 2001-agosto 2002). Research fellow, Alexander von Humboldt Stiftung, Monaco di Baviera (genn. 1999-febb. 2001). Research fellow, Netherlands Organization for Scientific Research (NWO), Università Cattolica di Nimega (sett. 1997-dic. 1998) Borsa per letteratura e filologia medievale latina, Fondazione Ezio Franceschini (sett. 1996-giugno 1997). William J. Fulbright fellowship for dissertation research in Italy (sett. 1995-giugno 1997). Frances A. Yates short-term fellowship, Warburg Institute, Londra (ott.-dic. 1995).

Principali pubblicazioni:
Aristotle’s ‘Ethics’ in the Italian Renaissance (ca. 1300-1650): The Universities and the Problem of Moral Education (Leiden: E.J. Brill, 2002), 613 pp.
Science and the Universities of Early Modern Europe: Teaching, Specialization, Professionalization, a cura di David A. Lines, numero speciale di «Early Science and Medicine», 6.4 (Winter 2001), 92 pp. Rethinking Virtue, Reforming Society: New Directions in Renaissance Ethics, c. 1350-1650, a cura di David A. Lines e Sabrina Ebbersmeyer (Turnhout: Brepols, 2013; Cursor Mundi, 3), 351 pp.
Forms of Conflict and Rivalries in Renaissance Europe, a cura di David A. Lines, Marc Laureys e Jill Kraye (Göttingen-Bonn: V&R unipress and Bonn University Press, 2015), 275 pp.
‘Aristotele fatto volgare’.Tradizione aristotelica e cultura volgare nel Rinascimento, a cura di David A. Lines ed Eugenio Refini (Pisa: ETS, 2014 [ma 2015]), 358 pp.
Venezia e Aristotele (ca. 1450-ca. 1600): greco, latino e italiano, catalogo della mostra (Venezia, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, 21 April-19 May 2016), a cura di Alessio Cotugno e David A. Lines (Venezia: Marcianum Press, 2016), 127 pp.
‘In Other Words’: Translating Philosophy in the Fifteenth and Sixteenth Centuries, numero speciale di «Rivista di storia della filosofia», a cura di David A. Lines e Anna Laura Puliafito (i.c.s., 2019).

Principali progetti di ricerca (tutti a Warwick):
Standard Research Grant, Arts and Humanities Research Council: Principal Investigator per progetto “Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy, c. 1400-c. 1650” (coordinato insieme a Simon Gilson e Jill Kraye, sett. 2010-genn. 2014). Marie Curie Intra-European Fellowship di Eva Del Soldato: Scientist in Charge per progetto “Philosophy for the People? Antonio Brucioli as a Translator of Aristotle in Sixteenth-Century Italy” (sett. 2012-agosto 2014). Leverhulme International Network: Principal Investigator per progetto “Renaissance Conflict and Rivalries: Cultural Polemics in Europe, c. 1300-c. 1650” (coordinato insieme ai seguenti partners: Warburg Institute, Centre d’Études Supérieures de la Renaissance (Tours), e le università di Bonn, Lovanio, Venezia e Firenze, sett. 2012-agosto 2015). ERC Starting Investigator Grant, progetto “Aristotle in the Italian Vernacular: Rethinking Renaissance and Early-Modern Intellectual History”: coordinatore del team di Warwick (con 4 postdoc) per un grant di Marco Sgarbi (PI), Università Ca’ Foscari, maggio 2014-aprile 2019. Marie Curie Intra-European Fellowship di Alessio Cotugno: Scientist in Charge per progetto “Sperone Speroni and his Legacy (1508-1588): Literature, Philosophy and the Vernacular” (sett. 2014-agosto 2016). Leverhulme Early Career Fellowship di Marta Celati: mentor per un progetto su “The ‘Mirror’ of History: Prince and Tyrant in Italian Renaissance Literature” (ottob. 2018-sett. 2021). Leverhulme Early Career Fellowship di Maria Pavlova: mentor per un progetto su “The Renaissance Knight: War, Nobility and Virtue from Pulci to Ariosto, 1461-1532” (ottob. 2018-sett. 2021).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.