Di agiata famiglia originaria della Puglia, e di sicura fede massonica, nel ’54 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell’università di Padova, ma non conseguì la laurea, forse anche per il sempre più evidente manifestarsi, in lui, di interessi scientifico-letterari. Collaboratore del “Politecnico” del Cattaneo, ma tiepido patriota, nel ’66 riuscì comunque ad essere eletto deputato per il collegio di Este; venne però bocciato alle elezioni generali del marzo ’67. Consigliere comunale di Vicenza dall’ottobre ’66 al giugno 1905, grazie all’appoggio dei moderati fu nuovamente eletto deputato per il collegio berico nel 1870 e ancora fino all’88, allorché si dimise. Dopo l’83 si avvicinò al Depretis, manifestando un acuto socialismo; cospicuo proprietario fondiario, membro di numerose accademie, nel 1905 venne nominato senatore.