MANZELLE MAURA

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: ARTI FIGURATIVE, MUSICA E CINEMA
Data elezione: s.c.r. eletta il 29 marzo 2025

Professoressa associata in Composizione architettonica e urbana nell'Università Iuav di Venezia

Maura Manzelle è Professoressa Associata in Composizione architettonica e urbana all’Università Iuav di Venezia. Architetto con dottorato in Teoria dell’Architettura, coordina il Centro studi RI-abitare_progettare il riuso (RI-Lab). Si occupa di nuove architetture e in particolare di riuso del patrimonio esistente, con progetti premiati come il Pio Loco delle Penitenti a Venezia. Svolge un’intensa attività culturale a Venezia e ha ricevuto il Premio di Architettura “Comune di Venezia” nel 2005. È stata eletta s.c.r. dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 29 marzo 2025.

Curriculum Vitae di MANZELLE MAURA

Architetto, Professoressa Associata in Composizione architettonica e urbana all’Università Iuav di Venezia, Dottore di Ricerca all’Università degli Studi di Genova in Problemi di Metodo nella Progettazione architettonica – Teoria dell’Architettura, si è laureata all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Dal 2022 all’Università Iuav di Venezia è Coordinatrice e responsabile scientifica del Centro studi RI-abitare_progettare il riuso (RI-Lab) nel cui ambito è co-direttore della collana editoriale RI-abitare. Progettare il riuso. Quaderni del Centro studi RI-Lab Università Iuav di Venezia della casa editrice Il Poligrafo.
Svolge attività culturali su temi dell’architettura e della città in collaborazione con vari istituti culturali veneziani, come la Fondazione Querini Stampalia, l’Ateneo Veneto per il quale dal 2014 è Segretaria e dal 2022 Presidentessa del Premio Pietro Torta per il Restauro di Venezia, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti.
Come progettista elabora progetti di nuove architetture e di riuso del patrimonio esistente; ha
partecipato a concorsi di progettazione anche promuovendo la collaborazione con studi internazionali.
Tra i progetti si segnalano quello di riuso del Pio Loco delle Penitenti, Venezia – vincitore del
concorso internazionale esposto nel 1999 nella mostra “Venezia: la nuova architettura” -, il Masterplan per il Porto Vecchio di Trieste, il progetto per le due residenze studentesche E1 e E2 nel Comprensorio universitario di Trieste in coprogettazione con A.T.E.R. Trieste.
Nel 2005 è tra i finalisti del Concorso “Nuova Piazza Barche – XXVII Ottobre” a Mestre-Venezia con lo Studio PROAP di Lisbona, e partecipa al concorso a inviti per la Nuova biblioteca della Fondazione Cini nell’Isola di San Giorgio a Venezia.
Nello stesso anno è stata insignita del Premio di Architettura “Comune di Venezia” nella sezione
“Restauro e recupero” per il progetto di riqualificazione di uno spazio per il lavoro.
Nel 2013 l’intervento di restauro e riuso del Pio Loco delle Penitenti a Venezia vale a IRE il Premio Torta, promosso dall’Ateneo Veneto e dall’Ordine e Collegio degli Ingegneri della Provincia di Venezia e nel 2014 è progetto selezionato e premio speciale alla committenza al XIV Premio Architettura Città di Oderzo; nel 2018 è Premio Internazionale Domus di Restauro e Conservazione – VI edizione_ medaglia d’argento ex equo e Premio Speciale Fassa Bortolo_ex equo.
Nel 2021 è stata selezionata per il Progetto RebelArchitette, Detoxing architecture from inequalities: a plural act presentato nella Sezione Decolonising the built environment del Padiglione Italia: Comunità Resilienti a cura di Alessandro Melis alla 17a Biennale di Architettura di Venezia “How will we live together?”.
Ha elaborato i suoi studi e la sua esperienza progettuale in più di cento pubblicazioni.
L’attività progettuale, di ricerca, di promozione culturale e di insegnamento dell’architettura sono
strettamente intrecciate, sempre partendo dagli interrogativi posti dalla contemporaneità.
Particolare attenzione dedica a “Venezia à témoin”: Venezia come caso-studio di una progettualità prefiguratrice legata agli anni del dopoguerra, caratterizzata da un grande impegno metodologico oltre che fattuale, e da problematiche emblematiche per la città contemporanea stratificata.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.