Laureatosi con lode all’Università Cattolica di Milano nel 1936, occupò la cattedra di Lingua e letteratura italiana del liceo statale di Tortona; fu lettore d’italiano all’università di Oviedo (Spagna) nel biennio 1941-43, occupandosi prevalentemente di Unamuno e di Ortega y Gasset. Rientrato in Italia, fu professore di liceo nella sua città natale ed incaricato di Lingua e letteratura spagnola all’università Bocconi. Nel 1948 divenne libero docente di Lingua e letteratura spagnola dopo aver superato il recentemente istituito concorso di libera docenza. Nel 1950 si trasferì a Madrid al servizio del Ministero degli Affari esteri e vi insegnò Lingua e letteratura italiana nella facoltà di Lettere dell’università di Madrid. Qui approfondì gli studi sui cronisti castigliani del Quattrocento, continuazione di una antica serie di sue ricerche intrecciantesi con altri interessi (Menéndez Pelayo storico dell’estetica, Calderón, Cervantes, Modernismo ispanico, ecc.). Fu per tre anni (1953-56) in Germania (Göttingen e Köln). Nel 1956 vinse il concorso per la cattedra di Letteratura spagnola all’università di Ca’ Foscari, che occupò fino a collocamento in pensione chiesto nel 1978. Dal 1971 al ’73 fu preside della Facoltà di Lingue. Promosse la fondazione degli “Annali di Ca’ Foscari” e nel 1978 fondò e diresse la quadrimestrale “Rassegna Iberistica”. Nel 1961, per incarico del Ministero degli Affari Esteri, tenne conferenze in tutte le capitali dell’America Latina a celebrazione del centenario dell’Unità d’Italia.